Condominio: la ripartizione delle spese si può modificare?
Si può derogare alle tabelle millesimali in materia di riparto delle spese di manutenzione, ordinaria e straordinaria, ma è necessaria l’unanimità dei voti.
L’assemblea di condominio può derogare il codice civile laddove stabilisce i criteri di ripartizione delle spese (qualsiasi tipo di intervento si tratti), ma lo può fare solo all’unanimità di tutti i partecipanti al condominio. È quanto stabilisce una recente sentenza della Cassazione [1].
Indice
La vicenda
Si torna a parlare di ripartizione delle spese condominiali per la manutenzione ordinaria o straordinaria della terrazza di copertura del palazzo (cosiddetto
L’assemblea, tuttavia, può modificare tale criterio previsto dal codice, ma serve il voto all’unanimità di tutti i proprietari, nessuno escluso.
Le regole del codice possono essere derogate
Le regole stabilite dal codice civile in materia di ripartizione delle spese condominiali possono essere modificate dall’assemblea. La deroga è valida se contenuta nel regolamento condominiale di tipo contrattuale, ossia approvato all’unanimità. Un esempio di deroga potrebbe essere l’esonerare alcuni condomini dal pagamento dei contributi, in misura parziale o anche totale.
Il condominio può modificare il regolamento condominiale nelle clausole relative alle regole di ripartizione con una delibera assembleare che deve essere assunta all’unanimità; le delibere che modificano a maggioranza i criteri di ripartizione delle spese comuni in difformità da quanto previsto dalla legge o dal regolamento condominiale contrattuale sono nulle e la nullità è rilevabile dal condomino che ha votato a favore.
I condomini possono derogare al principio generale anche mediante apposite convenzioni contrattuali.