Cartella illegittima senza criterio di calcolo degli interessi
È viziata da difetto di motivazione la cartella che non contiene il tasso e il criterio di calcolo degli interessi.
Illegittima la cartella esattoriale che non indica il tasso di interesse applicato e/o il metodo di calcolo degli interessi. È quanto affermato da una recente sentenza della Cassazione [1].
Spesso la cartella di Equitalia contiene solo il riferimento al periodo di debenza e l’importo totale degli interessi addebitati al contribuente. Tale aspetto rappresenta però un motivo di illegittimità della pretesa, soprattutto qualora la cartella esattoriale non sia preceduta da un avviso di accertamento.
La cartella, infatti, così come qualsiasi atto amministrativo, deve essere
Se mancano i criteri di calcolo degli interessi, infatti, il contribuente non può verificarne la debenza ed eventualmente difendersi, se non ricorrendo a nozioni giuridiche – che non gli competono – per ricostruire il metodo seguito dall’ufficio.
L’obbligo di motivazione della cartella di pagamento deve dunque intendersi esteso anche all’indicazione e alla comprensione delle modalità di calcolo degli interessi e dei compensi di riscossione di cui viene intimato il pagamento, pure nel caso in cui la stessa rappresenti l’atto consequenziale di un prodromico avviso di accertamento [2].
Come vengono calcolati gli interessi moratori sulla cartella
Gli interessi di mora vengono applicati da Equitalia quando la cartella di pagamento viene pagata
Formula calcolo interessi moratori: Importo delle imposte dovute X numero di giorni di ritardato pagamento X tasso di interesse /365.
Il tasso di interesse da utilizzare varia in base al periodo e occorre tener conto della variazione temporale stabilita dall’Agenzia delle entrate. Il tasso di interesse moratorio per il 2016 è del 4,13%.