Che differenza tra domicilio e residenza?
Come si chiama il luogo in cui una persona dimora abitualmente? È possibile chiedere che gli atti siano notificati in un posto diverso dalla propria abitazione?
Nel linguaggio comune spesso domicilio e residenza sono utilizzati come sinonimi; per la legge non è così, in quanto questi termini esprimono due concetti profondamente diversi. Qual è la differenza? Si può vivere in un certo posto ed avere il domicilio altrove? Vediamo cosa stabilisce il codice civile.
Indice
Cos’è la residenza?
La residenza è il luogo in cui la persona ha dimora abituale [1].
In pratica, la residenza è il posto in cui un soggetto vive, l’indirizzo della sua
Ogni cittadino ha l’obbligo legale di fissare la propria residenza nel Comune in cui vive.
La residenza va infatti registrata presso l’ufficio anagrafe di ogni Comune, compilando un’apposita dichiarazione [2].
Alla registrazione formale seguirà un accertamento da parte della polizia municipale: entro 45 giorni dalla dichiarazione, gli agenti si recheranno presso l’indirizzo indicato per verificare se effettivamente il dichiarante risiede in quel luogo.
Se la verifica ha esito negativo (e quindi si accerta che il dichiarante non vive presso l’indirizzo indicato), occorrerà pagare una sanzione pecuniaria amministrativa [3].
Se mi trasferisco stabilmente in un’altra città dovrò cambiare la residenza recandomi presso gli uffici anagrafici del Comune in cui andrò a vivere.
Se lascio il mio paese per un periodo breve o comunque temporaneo, il cambio di residenza non è necessario.
La residenza è fortemente caratterizzata dal concetto di abitualità: essa è il luogo in cui la persona vive abitualmente e in modo stabile.
Sotto questo profilo la residenza si distingue dalla dimora, che invece è il luogo in cui un soggetto attualmente vive (esempio tipico è quello della casa per le vacanze estive).
Perché è importante la residenza?
La legge impone ad ogni cittadino di fissare la propria residenza e prevede sanzioni a carico di chi non vi provvede.
Questo avviene perché la fissare la propria residenza in un determinato Comune porta con sé una serie di conseguenze legalmente importanti.
La residenza incide quindi sotto vari profili, tra cui si ricordano a titolo esemplificativo:
- l’iscrizione alle liste elettorali di quel determinato Comune;
- la scelta del medico di famiglia;
- gli adempimenti da svolgere in caso di matrimonio;
- la ricezione di raccomandate o di atti giudiziari;
- la competenza dei tribunali e degli uffici giudiziari in generale;
- la ricezione di certificati anagrafici;
- la possibilità di accedere ai servizi demografici del proprio Comune.
Per tutte queste ragioni, quindi, è consigliabile cambiare la residenza se il trasferimento in un’altra città avrà una durata molto lunga (per approfondire, ecco
Se invece ci si trasferisce solo per qualche mese, non occorre fissare altrove la propria residenza: cambierà solo la dimora, ma per quest’ultima non bisogna avviare alcuna pratica amministrativa.
Cos’è il domicilio?
Il domicilio è il luogo in cui una persona stabilisce «la sede principale dei suoi affari e interessi» [1].
In pratica, se la residenza indica il posto in cui un soggetto vive, il domicilio rappresenta la sede della sua vita professionale e lavorativa (per approfondire, si veda Cosa si intende per domicilio?).
Ad esempio, marito e moglie possono avere residenza nello stesso luogo ma due domicili diversi nei posti in cui rispettivamente lavorano (sulla possibilità per la coppia sposata di avere residenze diverse, si legga Due persone sposate possono avere residenze diverse?).
Le bollette quindi arrivano a casa (residenza); i documenti di lavoro o le pratiche professionali arrivano al domicilio.
Cos’è l’elezione di domicilio?
Il domicilio può coincidere con la residenza o meno; in quest’ultimo caso, occorre
L’elezione di domicilio non è una pratica amministrativa, ma una dichiarazione che di solito si fa per specifici affari.
Se diamo mandato ad un legale di rappresentarci o assisterci in una causa, eleggeremo domicilio nel suo studio professionale: in questo modo tutte le comunicazioni, notificazioni riguardanti la controversia perverranno direttamente in questo luogo.
Se partecipiamo ad un concorso pubblico ci verrà chiesto se il nostro domicilio coincide con la residenza: se indichiamo un indirizzo diverso, tutte le comunicazioni relative al concorso ci verranno inviate al domicilio indicato.
In poche parole, quando siamo coinvolti in uno specifico affare (o in uno più generale e duraturo come il lavoro), potremo scegliere di eleggere domicilio in un luogo diverso da quello di residenza.
Il domicilio sarà in questo caso la «sede» di quell’affare (o di tutti i nostri affari), il luogo che chi interagisce con noi in quello specifico contesto avrà come riferimento.