Se perdo in un processo devo pagare le spese?

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Mia figlia, drogata e violentata in discoteca, è stata spinta da una pedana non in regola riportando danni. Il processo si è concluso a suo sfavore e ora deve pagare le spese. Che fare?

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Come è previsto dalla legge, nel caso in cui una causa intrapresa sia persa, il giudice pronuncia anche la condanna alle spese che il vincitore ha dovuto sostenere per difendersi nel processo che ha vinto.

L’avvocato di controparte ha inviato alla figlia della lettrice l’atto di precetto (cioè l’intimazione a pagare). Trascorso il termine di 10 giorni indicato, se non adempie (paga) spontaneamente procederà al recupero forzoso di quanto richiesto. Come si fa il recupero forzoso?

Il recupero forzoso avviene tramite le

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azioni esecutive: nel caso di specie pignoramenti. La figlia della lettrice non ha una busta paga, nè un immobile, un’auto o un conto corrente. La sua pensione nulla c’entra, non essendo la lettrice la persona obbligata al pagamento. Questo significa, in buona sostanza, che il creditore non ha a disposizione beni sui quali procedere al pignoramento. Non avendo nulla in proprietà e non ricevendo una busta paga, in pratica, il pignoramento non potrà essere effettuato positivamente.

Altra questione è, eventualmente, la decisione della figlia di giungere ad un accordo con l’avvocato di controparte per il pagamento delle somme richieste. In questo caso potrà mettersi in contatto con il creditore e proporgli, eventualmente, anche un pagamento dilazionato. La scelta spetta esclusivamente alla lettrice ed a sua figlia.

In mancanza di qualsivoglia bene da pignorare, l’esecuzione forzosa non potrà avere alcun effetto appunto per la mancanza di beni sui quali soddisfare il credito.

Articolo tratto da una consulenza dell’avv. Antonio Ciotola

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