Annullamento matrimonio Sacra Rota ed effetti civili

Aggiungi un commento
Annuncio pubblicitario

Quando il matrimonio viene annullato dalla Sacra Rota è come se non fosse mai stato celebrato. Quando è possibile e quali sono gli effetti della sentenza del tribunale ecclesiastico?

Annuncio pubblicitario

Molto spesso, quando un matrimonio finisce, si parla di annullamento del matrimonio o di divorzio, facendo confusione tra istituti molto diversi tra loro e pensando di poter scegliere, indistintamente, tra i due, a seconda di quale conviene di più. Ma non è affatto così. Quando il matrimonio viene annullato è come se non fosse mai stato celebrato per via della mancanza di un requisito essenziale alla sua validità; l’annullamento è possibile senza procedere alla previa separazione. Invece il

Annuncio pubblicitario
divorzio (che deve essere preceduto, a differenza dell’annullamento, dalla separazione dei coniugi) consiste nello scioglimento di un vincolo matrimoniale che resta, quindi, valido per il periodo in cui è durato. Potremmo riassumere in questo modo:

Non è tutto: per poter mettere fine “legalmente” a un’unione matrimoniale, bisogna inoltre distinguere tra:

In questa guida cerchiamo quindi di capire cosa comporta l’

Annuncio pubblicitario
annullamento del matrimonio dinnanzi alla Sacra Rota e quali sono gli effetti civili.

Matrimonio: quando è valido per la Chiesa?

Per essere valido agli occhi della Chiesa, il matrimonio deve essere contratto:

  1. in assenza di impedimenti, come la consanguineità: ad esempio, un matrimonio tra cugini di primo grado non è valido;
  2. dopo aver compiuto le formalità religiose secondo il diritto ecclesiastico: per intenderci, bisogna trovare un sacerdote che lo celebri e due testimoni;
  3. con il consenso al matrimonio dato e ricevuto in Chiesa.

In altre parole, le nozze devono essere frutto di una scelta autonoma, personale e libera. Da questi elementi occorre partire per capire se il legame è legittimo e valido.

Altro punto da non dimenticare: per la Chiesa il matrimonio è un vincolo indissolubile

Annuncio pubblicitario
, che dura “finché morte non ci separi”. Quindi, parlare di annullamento di matrimonio anche per il matrimonio canonico è un’espressione usata comunemente ma, di fatto, errata. La Chiesa può non annullare un matrimonio ma solo dichiararlo nullo, come – in pratica – se non fosse mai esistito.

Matrimonio: quando è nullo per la Chiesa?

Affinché la Sacra Rota – che è il tribunale ordinario del Vaticano – possa dichiarare nullo il matrimonio, devono essere presenti alcuni ben precisi presupposti indicati dal codice di diritto canonico. Vediamo quali sono:

Matrimonio: che fare per avere l’annullamento?

Perché il matrimonio canonico sia dichiarato nullo, ci si può rivolgere alla propria parrocchia, alla curia o consultare l’

Annuncio pubblicitario
Albo Rotale per conoscere gli avvocati ecclesiastici che esercitano nella zona di residenza, anche se l’avvocato rotale non ha limiti territoriali e può esercitare ovunque. Il tribunale competente è quello del luogo della celebrazione del matrimonio o del domicilio della parte convenuta; eventualmente anche quello del domicilio della parte attrice o del luogo in cui si trovano la maggior parte delle prove.

La causa di nullità del matrimonio inizia presentando un ricorso (cosiddetto “libello”) in cui vanno spiegati i motivi della richiesta.

Solo una delle due parti può iniziare il processo mentre l’altra può scegliere di

Perché la sentenza sia riconosciuta anche dalla legge civile bisogna chiedere alla corte d’appello competente un “giudizio di delibazione” che serve proprio ad attribuire efficacia nello Stato Italiano alle sentenze del Tribunale ecclesiastico: in pratica perché la persona sia considerata libera a tutti gli effetti. Attenzione: non si può delibare lo scioglimento delle nozze concordatarie se la convivenza tra i coniugi è durata almeno tre anni dalla data della loro celebrazione. Ciò non significa che il matrimonio non potrà più essere annullato dal tribunale ecclesiastico decorsi i tre anni ma che tale sentenza non avrà effetto per lo Stato italiano nel senso che non potrà essere “ratificata” (delibata), se l’altro coniuge vi si oppone. Se, invece, manca tale contestazione, la delibazione può ancora avvenire, nonostante il triennio.

Annuncio pubblicitario

Matrimonio: che succede se la Sacra Rota lo annulla?

Spesso si preferisce chiedere l’annullamento del matrimonio più che il divorzio. Perché? È presto detto: quando un matrimonio viene dichiarato nullo, è come se non fosse mai esistito; ciò significa che ci si può risposare in chiesa. Ma, quel che più conta, la dichiarazione di nullità fa venir meno (salvo alcune eccezioni) ogni tipo di dovere o tutela nei confronti del coniuge economicamente più debole. In soldoni: niente mantenimento o alimenti a beneficio dell’ex, anche se non è tutto così automatico. Perché il matrimonio sia dichiarato nullo da parte del tribunale ecclesiastico, non basta (come per la separazione e il divorzio) che sia definitivamente venuta meno la comunione di vita spirituale e materiale tra i coniugi, ma occorre che si sia verificata almeno una delle cause che abbiamo elencato sopra.

I figli nati dall’unione dichiarata nulla sono legittimi. Essi, infatti, si considerano nati da un matrimonio putativo, cioè che si credeva esistesse e una sentenza civile si occuperà di regolare la loro custodia e il loro mantenimento.

Annuncio pubblicitario

Matrimonio: la riforma di Papa Francesco

Nel 2015 Papa Francesco ha approvato due leggi per la riforma del codice di diritto canonico e per quello dei canoni delle Chiese orientali con cui sono state introdotte molte novità importanti riguardo all’annullamento del matrimonio religioso. Novità assoluta è il divorzio breve, a cui si può ricorrere se le cause della nullità del matrimonio siano evidenti: a decidere sull’annullamento non è la Sacra Rota ma il vescovo diocesano.

Nullità del matrimonio e, quindi, divorzio breve anche nei seguenti casi:

Altra significativa novità voluta da Papa Francesco riguarda la sentenza di annullamento: mentre in passato era necessaria una doppia sentenza per la conferma dell’annullamento del matrimonio, ora basta una sola sentenza per poter procedere nuovamente a nozze. In pratica:

Annuncio pubblicitario

Punto fermo anche sui costi per l’annullamento del matrimonio religioso: 525 euro per la tassa da pagare alla Sacra Rota, a cui però bisogna aggiungere l’onorario dell’avvocato rotale (che va da un minimo di 1.575 euro ad un massimo di 2.995 euro), l’Iva e la Cassa di Previdenza Forense. Tuttavia, se si riesce a dimostrare, tramite documentazione idonea, di non poter versare la cifra di 525 euro, l’importo verrà scalato fino alla totale gratuità.

Anche i tempi si riducono: se prima, per una sentenza definitiva bisognava aspettare almeno due anni, ora per il processo ordinario la tempistica è di circa un anno. Per il processo breve, invece, bastano 30 giorni per decretare la nullità del matrimonio religioso.

Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo. Diventa sostenitore clicca qui