Acquisto di beni usati: quale garanzia?

Aggiungi un commento
Annuncio pubblicitario

Comprare oggetti di seconda mano: quali diritti ha l’acquirente e quali obblighi il venditore?

Annuncio pubblicitario

Come noto, l’acquirente ha diritto a ricevere una garanzia legale per tutti i difetti di produzione che si dovessero manifestare nei due anni successivi all’acquisto del prodotto. Il termine si riduce a un solo anno per chi compra per esigenze lavorative (e dunque con Partita Iva e richiesta di fattura). Ma cosa succede se l’oggetto è “di seconda mano”? Qual è la garanzia in caso di acquisto di beni usati?

Proveremo ad affrontare l’argomento in questa breve e pratica guida, tenendo distinti gli acquisti fatti presso un professionista (ossia da un negoziante specializzato proprio nella vendita di beni usati) da quelli fatti da privati (magari tramite internet). Come vedremo a breve, sui primi incombono obblighi di maggior tutela verso l’acquirente rispetto ai secondi. Ma procediamo con ordine.

Annuncio pubblicitario

In cosa consiste la garanzia legale?

L’acquirente ha diritto a ricevere quanto promessogli con la vendita [1]. Il bene acquistato deve quindi essere:

Se il bene acquistato non presenta tali caratteristiche, la vendita è viziata (si parla tecnicamente di “difetto di conformità”). Pertanto il venditore, anche se in buona fede, è responsabile nei confronti dell’acquirente.

La garanzia è di:

Il contratto non può mai ridurre la durata della garanzia. Può tutt’al più allungarla (cosa che avviene, di solito, dietro pagamento di un sovrapprezzo). Perciò si parla di

Annuncio pubblicitario
garanzia legalecon riferimento a quella (di 2 o 1 anno) prevista inderogabilmente dalla legge, e di garanzia convenzionale con riferimento invece a quella più lunga prevista in contratto.

Vediamo ora, più nel concreto, quali sono i diritti dell’acquirente collegati alla garanzia legale. L’acquirente che si accorge di un difetto preesistente del prodotto, anche se manifestatosi in un momento successivo all’acquisto, ha una serie di diritti. Innanzitutto può far valere le sue lamentele nei confronti di chi gli ha venduto l’oggetto, senza che questi possa costringerlo a rivolgersi al produttore, aggravandone la posizione. È dunque il venditore tenuto a fornire la garanzia.

In secondo luogo, l’acquirente può chiedere, a propria insindacabile scelta:

Se entrambe queste soluzioni dovessero risultare troppo onerose o impossibili (si pensi a un prodotto ormai uscito dal commercio), il venditore può imporre all’acquirente di optare per una delle seguenti opzioni:

Annuncio pubblicitario

Ma come far valere la garanzia? Solo nel caso di acquisto da parte di professionista (e dunque, quando la garanzia è di 1 solo anno), l’acquirente ha l’obbligo di denunciare al venditore il difetto entro 8 giorni dall’acquisto, pena la decadenza dalla garanzia. Tale comunicazione però non è necessaria se:

Viceversa, nel caso di vendita al consumatore, quest’ultimo non ha alcun obbligo di preventiva comunicazione e può rivolgersi al venditore in qualsiasi momento, purché nell’arco dei due anni di garanzia.

Chi vende oggetti usati è tenuto a fornire la garanzia?

Anche chi vende beni usati deve fornire la garanzia se svolge la propria attività in modo professionale (parliamo quindi di negozianti, concessionari auto, piattaforme, ecc.). La garanzia è esclusa per tutti i difetti facilmente visibili all’atto dell’acquisto. Ad esempio, se una persona compra dei jeans usati che presentano delle macchie non può successivamente chiederne la sostituzione, proprio perché il vizio era riscontrabile, al momento dell’acquisto, con l’

Annuncio pubblicitario
ordinaria diligenza.

Dunque chi compra un oggetto usato deve di certo prestare maggiore attenzione perché deve immaginare che il prodotto, proprio in quanto “di seconda mano”, potrebbe presentare delle forme di usura che uno nuovo non ha. Ed è proprio in ragione di questa usura che il prezzo è inferiore.

Così, anche le parti meccaniche – si pensi all’acquisto di un’auto – che sono soggette a maggior consumo con l’uso sono esclude dalla garanzia. Non lo sarebbe il motore, perché è proprio da questo che dipende la funzione principale del bene, ma potrebbero esserlo i freni o gli pneumatici.

In sintesi la garanzia non è dovuta se, al momento della conclusione del contratto di vendita, l’acquirente conosceva i vizi della cosa e l’ha comunque acquistata oppure se i vizi erano evidenti o facilmente riconoscibili, salvo che, in questo secondo caso, il venditore abbia dichiarato che la cosa era esente da vizi.

Fatta questa premessa, anche chi vende oggetti usati è tenuto alla garanzia di due anni. Tuttavia (e ciò succede solo per i beni di “seconda mano”), le parti possono accordarsi per una

Annuncio pubblicitario
garanzia di durata diversa purché questa non sia inferiore a un anno.

Anche in questa ipotesi – come abbiamo visto per l’acquisto di oggetti nuovi – le parti non possono eliminare, con una clausola contrattuale, la garanzia prevista dalla legge. Con conseguente nullità di qualsiasi patto stipulato in tal senso.

Come funziona la garanzia dei prodotti usati?

La garanzia dei prodotti usati funziona negli stessi termini e modalità di quelli nuovi. Quindi:

Cos’è la garanzia convenzionale?

Diversa dalla garanzia legale è la cosiddetta garanzia convenzionale

Annuncio pubblicitario
[3], attraverso la quale il venditore o il produttore si impegna a rimborsare il prezzo pagato, sostituire, riparare il bene di consumo – nuovo o usato – qualora non corrisponda alle condizioni enunciate nella dichiarazione di garanzia o nella relativa pubblicità. È il caso, per esempio, della garanzia “soddisfatti o rimborsati” o delle tante garanzie che prevendono l’immediata sostituzione del bene se, per qualsiasi causa, si rompa o presenti un vizio. La si trova soprattutto nei prodotti elettronici per i quali si può acquistare, con un sovrapprezzo, la cosiddetta estensione di garanzia.

Si badi bene che la garanzia convenzionale è ulteriore e non alternativa a quella legale, in quanto quest’ultima è ineliminabile. Ciò vuol dire che il venditore può offrire una garanzia convenzionale accanto, e non al posto di, quella legale di due anni (o un anno, a seconda dei casi).

C’è garanzia per la vendita di oggetti usati da privati?

Diverso è il discorso nel caso in cui la compravendita avviene tra soggetti privati (si pensi ai mercatini dell’usato, agli scambi tramite web, ecc.). In questo caso

Annuncio pubblicitario
il venditore non è tenuto a fornire la garanzia. Tuttavia deve garantire all’acquirente che il bene ha le caratteristiche promesse. In altri termini, è responsabile il venditore se assicura che l’oggetto è funzionante se poi non è vero; non lo sarebbe se invece l’oggetto dovesse rompersi dopo solo un anno per un vizio che non era stato occultato dal venditore stesso.

Chi compra un oggetto da un privato quindi deve fare molta attenzione. Egli può esercitare solo l’azione di risoluzione del contratto entro cinque anni dall’acquisto solo quando il bene venduto è diverso da quello prospettato (o presenza qualità di livello inferiore): si pensi a chi vende un paio di scarpe usate, pubblicando le foto sul web, tuttavia dette foto si riferiscono a un periodo anteriore, quando ancora il prodotto era nuovo.

Insomma, il venditore non deve trarre in inganno l’acquirente (diversamente potrebbe anche rispondere del reato di truffa).

Se una persona compra un’auto da un privato e questa, dopo poco, si rompe, il venditore non è tenuto a offrire la garanzia se il guasto dipende da un’usura che poteva essere facilmente riscontrabile dal compratore in sede di acquisto, eventualmente avvalendosi di un proprio tecnico di fiducia.

Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo. Diventa sostenitore clicca qui