Come si calcola il riposo settimanale?

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Come viene stabilito il numero minimo di ore di riposo settimanale a cui ha diritto il lavoratore e in quale giorno va fruito?

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Lavori spesso la domenica? Devi sapere che il tuo giorno di riposo può anche non coincidere con la domenica, ma che in ogni caso hai diritto al riposo settimanale: si tratta infatti di un diritto garantito dalla Costituzione [1].

La legge sull’orario di lavoro [2] specifica, poi, a quante ore di riposo settimanale ha diritto il lavoratore: in particolare, le ore di riposo settimanale che devono essere fruite dal lavoratore sono 24, alle quali si aggiungono 11 ore di riposo giornaliero. Ciò vuol dire che, ogni settimana, il lavoratore ha diritto a una pausa di almeno

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35 ore.

Ma vediamo più nel dettaglio nel dettaglio come si calcola il riposo settimanale.

Riposo compensativo settimanale

Come abbiamo appena visto, il riposo settimanale minimo è pari a 35 ore (24 più 11 di riposo giornaliero).

Le 35 ore di riposo settimanale possono essere però rispettate come media in 14 giorni, secondo la normativa sull’orario di lavoro.

Che cosa significa? Facciamo un esempio per capire meglio.

Se il lavoratore presta servizio anche nel giorno di riposo settimanale e risulta aver interrotto l’attività per sole 12 ore (ossia per il periodo corrispondente al riposo giornaliero; in questo caso si supera di un’ora il riposo giornaliero minimo), la settimana successiva avrà diritto a un riposo di 58 ore (pari cioè a 2 giorni e 10 ore), per ristabilire la media settimanale di 35 ore di riposo.

In pratica il lavoratore, escludendo i riposi giornalieri, non avendo fruito delle 24 ore di riposo settimanale, alle quali vanno aggiunte le 11 ore di riposo giornaliero, beneficia di

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48 ore di riposo la settimana successiva (alle quali vanno, ugualmente, aggiunte 11 ore di riposo giornaliero).

Nel caso in cui il datore di lavoro non consenta di compensare, col riposo aggiuntivo riconosciuto al lavoratore la settimana successiva, il minor numero di ore di riposo settimanale godute, può essere sanzionato.

Sanzioni per mancato rispetto del riposo settimanale

In particolare, le sanzioni alle quali può essere assoggettato il datore di lavoro, per non aver consentito al lavoratore di godere del riposo settimanale, o del riposo compensativo, nella misura stabilita dalla legge, vanno da un minimo di 200 euro ed un massimo di 1.500 euro.

Se però la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori o si è verificata in almeno tre periodi di riferimento, l’importo sale da 800 a 3mila euro. Inoltre, se nella violazione sono coinvolti più di 10 lavoratori o questa si è protratta per almeno cinque periodi, la sanzione va da 2mila a 10mila euro.

Eccezioni alle disposizioni sui riposi

La legge sull’orario di lavoro prevede, però, alcune eccezioni alle disposizioni sui riposi settimanali:

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Tuttavia, come chiarito dal ministero del Lavoro [3], il diritto al riposo compensativo spetta comunque: in buona sostanza, è possibile organizzare turni di lavoro che prevedano anche più di sei giorni di lavoro consecutivo, purché nell’arco di 14 giorni vi siano 48 ore di riposo.

Gli altri riposi previsti dalla legge

Oltre al riposo settimanale, la normativa sull’orario di lavoro [2] prevede:

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