Fac simile curriculum senza esperienza

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Non hai mai messo piede nel mondo del lavoro. Hai qualche chance di entrarci? Dipende anche da come ti giochi le carte nel cv. Ecco un modello che fa per te

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Sei fresco di diploma o di laurea e il tuo percorso di studi si è concluso proprio in un momento storico e sociale con picchi di disoccupazione da far tremare anche i più impavidi ottimisti. Non è facile oggi trovare il lavoro della vita. E non è facile neppure trovare un qualsiasi e generico lavoro con contratto. Ci si arrabatta con prestazioni occasionali, con lavori stagionali al mare o in montagna, con palliativi che sembrano non portare a nulla. E spesso, neo-diplomati o neo-laureati, possiedono magari anni di proficui studi alle spalle, ma non certo grandi esperienze professionali da presentare nel proprio cv. Che fare allora per avere qualche chance di infilarsi in questo tortuoso labirinto del mondo del lavoro? Invece di abbandonare ogni speranza, proviamo a vedere come poter valorizzare quel poco che si ha, abbozzando un

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fac simile di curriculum senza esperienza, che riesca comunque a far colpo su selezionatori e aziende.

Come scrivere un curriculum senza esperienza?

Se ti stai ponendo questa domanda probabilmente hai finito da poco gli studi o sei molto giovane. Devi perciò ancora crearti tutto quel bagaglio di esperienze che ti permette di fare colpo su aziende, potenziali capi e selezionatori. Ti domandi quindi – in questo particolare momento storico, in cui i giovani fuggono all’estero in cerca di futuro – come puoi tu ambire a una benché minima chance di firmare un contratto di assunzione con tanto di stretta di mano.

Non siamo qui per diffondere fragranze di irrealistico ottimismo. Ma qualche sentore certamente sì. Non è impossibile trovare lavoro senza essere accompagnati da esperienze professionali precedenti. Con qualche piccolo accorgimento in fase di compilazione curriculum

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, chili di buona volontà e un pizzico di fortuna, qualche possibilità forse c’è.

Ecco qualche consiglio su come scrivere un buon curriculum, che possa almeno colpire i temuti selezionatori, anche se non hai esperienza lavorativa:

Dove inviare un curriculum?

Quando invii un curriculum per qualsiasi posizione lavorativa, impegnati a centrare l’obiettivo. Non sempre si riesce, ma fai uno sforzo per capire (soprattutto quando invii un’autocandidatura) a quale referente aziendale puoi inviarlo (Google e Linkedin sono ottimi alleati in queste ricerche). Se non riesci a risalire alla persona, puoi indirizzarlo all’ufficio risorse umane (Alla corte attenzione del Responsabile del personale, Spett.le Ufficio Risorse umane, Gentile Responsabile Risorse umane). Un buon metodo è anche quello di avere la faccia tosta e telefonare direttamente, per chiedere a quale referente sia possibile inviare il curriculum.

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Cerca comunque sempre di centrare il bersaglio (almeno di avvicinarti). Evita inoltre curriculum, frasi, oggetti preimpostati e standardizzati. Un’azienda vuole sapere che stai mandando il curriculum esattamente e proprio a lei. Personalizza più che puoi. È vero serve tempo, ma cercare un lavoro è un lavoro!

False dichiarazioni nel curriculum: cosa rischio?

Sei senza esperienza lavorativa e ti è venuta in mente la mezza genialata di mentire sul curriculum, inventandoti esperienze mai fatte, lingue mai conosciute, competenze mai acquisite? Meglio evitare. Potresti infatti andare incontro a qualche guaio o quantomeno a una bella figura da cialtrone, di quelle da tornarsene a casa con orecchie basse e voglia di sotterrarsi.

Innanzitutto i selezionatori possono sempre verificare la veridicità di quello che scrivi. Se ad esempio dici che hai lavorato un anno come segretaria nell’azienda Pinco Pallo, il selezionatore può contattare quell’azienda e sapere che tipo di impiegata sei stata. Ti immagini la faccia del selezionatore nel sentirsi rispondere: “

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Non conosciamo nessuno con quel nome che abbia lavorato con noi”? A volte può capitare anche che la bugia venga fuori ad assunzione ormai fatta.

Se il selezionatore opera nell’ambito della pubblica amministrazione e tu ti sei candidato a un concorso pubblico, potresti rischiare guai seri. Potrebbe caderti tra capo e collo un’accusa penale di falsità ideologica commessa da un privato nei confronti della pubblica amministrazione [1] e false dichiarazioni su identità e qualità personali [2]. Nel primo caso si rischiano fino a due anni reclusione, nel secondo anche fino a 5 anni. Quest’ultima situazione è più rara, ma nel 2013 la Cassazione [3] ha confermato la condanna di una persona che aveva mentito sul proprio cv inviato ad un’amministrazione comunale. E sappiamo benissimo che è del tutto inutile (e impossibile dal punto di vista giuridico) mettersi a discutere con la parola definitiva della Cassazione.

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