Mostrare le parti intime in un luogo pubblico o aperto al pubblico è reato
Vietati mini shorts e scollature: per la Cassazione è “contrario alla pubblica decenza”.
Rischia una condanna penale per atti contrari alla pubblica decenza [1] chi, in luogo aperto al pubblico, indossa vestiti succinti al fine di mostrare le proprie parti intime.
Così ha stabilito in una recente sentenza la Cassazione [2], che ha condannato una giovane donna al pagamento di un’ammenda di 600 euro, in quanto “abbigliata in modo da far vedere le parti intime del corpo, in particolare il seno e il fondo schiena, lasciando scoperti i glutei”.
L’importanza del luogo
Nelle motivazioni della sentenza, i giudici hanno sottolineato come la condotta della donna fosse contraria alla pubblica decenza
In particolare, la Cassazione ha precisato che, ai fini della configurabilità del reato, non è rilevante che tali atti siano percepiti da terzi, ma è sufficiente la semplice “possibilità della percezione di essi“.
Decoro e pudore
Al contrario degli atti osceni [3], sempre caratterizzati da un contenuto sessuale, gli atti contrari alla pubblica decenza risultano lesivi del decoro, del pudore e delle normali regole della convivenza civile. Nel caso di specie, il comportamento tenuto dalla donna risultava idoneo a provocare disgusto e disapprovazione, nonostante quest’ultima, al momento dell’intervento della polizia, non fosse in compagnia di alcun individuo.