È legale filmare un rapporto sessuale?
Può essere denunciato chi, a casa sua, filma in segreto il rapporto sessuale con un’altra persona all’insaputa di questa e quindi senza consenso?
C’è chi ha il vizio di volersi filmare mentre fa sesso con le altre persone e chi invece non ama l’esibizionismo. Quando si incontrano due persone che, su questo tema, non la pensano nello stesso modo, è possibile che uno dei due, non rispettando l’altro/a, faccia come gli pare e, senza dire nulla, nasconda la telecamera in una libreria, in un comodino o dentro qualche cassetto forato. Insomma, per chi ha rapporti occasionali, imbattersi in qualcuno che ama riprendere le proprie prestazioni non è così difficile. Ma è legale filmare un rapporto sessuale?
Come certamente saprai, è lecito registrare una conversazione con altre persone e finanche usare una telecamera, seppur i presenti non sono a conoscenza di ciò. Non c’è bisogno di avere il consenso altrui per usare le microspie, ma a patto di non essere in un luogo di privata dimora dei soggetti “registrati” e che chi registra non si allontani dalla scena, lasciando intendere agli altri di non sentire ciò che dicono in sua assenza.
A questo punto starai pensando che riprendere un rapporto sessuale è tutta un’altra cosa: non sono più in gioco le dichiarazioni e i pensieri, ma la sfera più intima di una persona nonché il suo stesso corpo (nudo). Ecco perché si ritiene che filmare un rapporto sessuale sia illegale e integri il reato di interferenza illecita nella vita privata. Ma non è così. Secondo la Cassazione questo ragionamento è totalmente sbagliato. Difatti, anche fare l’amore può essere oggetto di “candid camera”. Perché mai? La norma del codice penale [2] ricollega l’illecito penale della registrazione all’intimità del domicilio violata e non all’assenza di consenso dell’interessata; né rileva la natura dell’azione che si sta svolgendo dentro l’appartamento. Tanto è vero che la norma è stata collocata, dal legislatore, nella parte del codice che persegue i delitti contro l’inviolabilità del domicilio e non quelli della libertà della sfera sessuale.
Non si configura quindi il reato di interferenza illecita nella vita privata
Il reato scatterebbe nel caso di una persona che registri immagini in un domicilio che non è il proprio; al contrario chi è ammesso nell’abitazione diventa parte della vita privata del relativo proprietario il quale, in casa propria, può fare ciò che vuole, ivi compreso registrare la presenza degli ospiti e anche le loro nudità senza bisogno di affiggere cartelli.
Bisogna quindi evitare di usare la telecamera a casa degli altri. La macchina invece è territorio neutro: dice infatti la stessa Cassazione che l’automobile non è considerabile un luogo equiparabile all’abitazione e, pertanto, l’uso della “cimice” diverrebbe pienamente legittimo.
Non è la prima volta che la Cassazione si esprime in questi termini (leggi Video di rapporto sessuale all’insaputa dell’altro non è reato). Quindi, da oggi in poi, prima di spogliarsi bisognerà stare attenti a che – nascosta dalla cornice di un quadro, da un soprammobile o da qualsiasi altra superficie sporgente – non vi sia una piccola telecamera. Questo perché, se così fosse, non potremmo farci nulla e saremmo costretti a sperare che il file non passi in mani di malintenzionati.