Autovelox: trucchi e meccanismi per evitare foto e multa

Aggiungi un commento
Annuncio pubblicitario

Sfuggire alle multe degli autovelox: lacca per capelli, domopack, stracci, fango e vari marchingegni. Ecco una rassegna dei trucchi che circolano in rete e delle conseguenze legali per chi li utilizza.

Annuncio pubblicitario

La capacità tecnica, unita alla furbizia, può costare cara: specie se – come nel caso di specie – lo scopo è di evitare le sanzioni previste dal codice della strada.

La polizia stradale ha, di recente, denunciato un uomo di Bolzano per aver montato, sulla propria auto, un meccanismo in grado di rendere illeggibile la targa agli autovelox. In questi casi è bene sapere che scatta il reato di “Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri[1]. Infatti, il codice della strada

Annuncio pubblicitario
[2] attribuisce alla targa di ciascun veicolo una funzione documentale in quanto ne rappresenta i dati di identificazione (immatricolazione). Chiunque dunque manomette la targa è punito ai sensi del codice penale.

Sono diversi i trucchi che circolano su internet, consigliati per creare una sorta di “invisibilità” della targa ai misuratori elettronici di velocità. Si tratta, ovviamente, di meccanismi illegali che vi sconsigliamo dall’utilizzare. Il rischio è quello di affrontare un processo penale per scampare invece a una sanzione amministrativa! Tuttavia, come semplice nota di colore, ne abbiamo raccolti alcuni, tratti da vari forum.

Ci sono leggende sull’uso di riflettenti come domopack, compack disk e lacca per capelli sulla targa: quest’ultima – stando a quello che si scrive – potrebbe fungere allo scopo solo se l’autovelox è munito di flash (cosa che capita sempre più raramente).

Se la lacca non è ritenuta efficace, vi sono sistemi simili più apprezzati dagli utenti delle strade. Così esistono spray appositi, venduti su internet e pubblicizzati come portentosi (pochi feedback a riguardo).

Annuncio pubblicitario

C’è anche chi “pittura” la targa con una verniciatura lucida e trasparente, che rende impossibile leggerla se fotografata con il flash. Le chiamano “targhe catarifrangenti”: non appena illuminate dalla luce la riflettono creando un effetto-abbaglio che rende poco leggibile la targa.

Alcuni suggeriscono di usare il gel per capelli o, ancor più spesso, il fango. Tuttavia, avere la targa sporca è anch’esso un illecito. Infatti, è indifferente che l’agente abbia agito con dolo o colpa: egli risponde della mancata leggibilità della targa anche solo per non aver prestato la dovuta diligenza alla sua pulizia.

Qualcuno suggerisce, su Yahoo Answers, di “dimenticarsi” uno straccio che penzola sulla targa. Anche questo mezzo, oltre ad essere illegale, è inutile: alla polizia basta avere poche cifre della targa e il modello dell’auto per poter risalire al proprietario.

Un paio di anni fa si trovava su e-Bay una bomboletta che chiamata Photoblocker da spruzzare sulla targa: ovviamente illegale anch’essa.

Si vendono dispositivi in grado di disturbare il segnale di Telelaser o Laser, accecandolo con un particolare

Annuncio pubblicitario
flash. Questi si basano sullo stesso principio del misuratore di velocità: hanno una coppia di sensori infrarosso da montare dentro la mascherina dell’automobile e una centralina che va nascosta dentro l’abitacolo.

Non pochi corridori sono stati trovati dalle volanti con vere e proprie targhe false o con targhe contraffatte con l’uso di vernice sui numeri (per esempio: un “3” che diventa un “8”, una “P” che si trasforma in “R”, una “F” in “E”, ecc.). Le conseguenze penali, in questi casi, sono assai serie.

Il miglior modo per evitare grane con tutor e autovelox resta quello di rispettare i limiti, per quanto a volte possano apparire poco sensati.

Ma se proprio avete il vizio del pedale, sappiate che esistono navigatori satellitari che forniscono la localizzazione di diverse postazioni fisse di autovelox lungo strade e autostrade. Essi però non funzionano con le postazioni mobili. Ci si può allora affidare ad alcune applicazioni per smartphone (per esempio, per iPhone c’è iCoyote) che informano il conducente della presenza di autovelox sia fissi che mobili. Le mappature, in questo caso, sono realizzate attraverso le segnalazioni effettuate dagli utenti che attraversano le strade e che le inviano alla community in tempo reale.

Annuncio pubblicitario

Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo. Diventa sostenitore clicca qui