Scopri se qualcuno ha clonato il tuo profilo Facebook o le tue foto
Individuare i furti di identità e di fotografie è diventata un’esigenza di primaria importanza: il diritto all’identità del nome, riconosciuto dal nostro ordinamento, potrebbe essere messo a repentaglio proprio dai nuovi strumenti tecnologici e da internet.
Il rischio di questo secolo non è tanto ricevere una visita dei ladri a casa, ma la clonazione della nostra identità “social-virtuale”. Né si può sperare di risolvere il problema evitando di iscriversi a Facebook o a qualsiasi altro network: ciò non potrebbe comunque escludere che terzi utilizzino i nostri estremi o le nostre foto (ovunque reperite) per creare un profilo falso. Per questo, poter controllare la presenza in rete di “usurpatori” della nostra identità risulta una questione di vitale importanza.
Esistono vari metodi per effettuare tali ricerche, con alcune precisazioni che a breve vedremo.
Indice
Metodo per nome
Il primo metodo – e ovviamente il più facile – è di effettuare una ricerca nominativa, digitando, sulla stringa dei contatti Facebook, il proprio nome. Qualora, al di là delle probabili omonimie, dovesse risultare un profilo che, oltre al nostro nome, faccia uso dei nostri segni distintivi (la foto, la data di nascita, la situazione lavorativa, familiare e sentimentale), il problema sarebbe presto risolto e avremmo scovato già l’abuso.
Ma non sempre è così facile. Anzi. Il problema sorge quando qualcuno – il cui nominativo utilizzato è di fantasia e, per ciò, a noi sconosciuto – ha utilizzato le nostre foto per creare un profilo dal nome diverso dal nostro. In questo caso, individuarne l’esistenza potrebbe essere assai difficile.
Metodo per foto
Una soluzione al problema potrebbe consistere nel fare una ricerca attraverso
Per prima cosa dovremo individuare le nostre foto su Facebook che potrebbero essere state “captate” dai falsari (in genere la foto di profilo o quelle più appariscenti. Quindi, le dovremo salvare sul desktop del computer.
A questo punto, dovremo aprire Google Immagini e cliccare sull’icona a forma di macchina fotografica posta sul lato destro della stringa di ricerca (quella dove, normalmente, si digitano le parole da ricercare). Di lì, si aprirà un box. Clicchiamo su “Carica un’immagine”. Il sistema ci chiederà di identificare il percorso dove si trova la nostra fotografia incriminata. La selezioniamo (ricordandoci che l’abbiamo salvata sul desktop) e diamo l’avvio alla ricerca.
Google comincerà la ricerca e individuerà tutti i siti ove è presente tale foto. È molto probabile che ci fonrisca, come primo risultato, proprio il nostro profilo Facebook. Potrebbe tuttavia indicarci anche l’indirizzo di altri siti, forum, blog o profili di social network. In tal caso, avremo avuto la risposta al nostro dubbio.
Metodo attraverso cellulare
Su ogni smartphone esiste un’app, chiamata Google Search. Questa applicazione consente di effettuare la stessa ricerca appena descritta direttamente dal nostro cellulare e, probabilmente, in tempi più celeri. Bisognerà selezionare la funzione di ricerca tramite immagini, cliccare sull’icona a forma di macchina fotografica e scattarsi una foto. Google Verrà messo nella condizione di cercare tutti i siti che contengono immagini di persone che ci assomigliano!
Riserva sulla privacy
Purtroppo, non tutti gli account Facebook usano utilizzare una foto profilo. Molti infatti sono quelli anonimi, senza foto, mentre quelle inserite negli album interni vengono blindate con le impostazioni sulla “privacy”. In tal caso, Google o qualsiasi altro motore di ricerca non riuscirà a verificare se le nostre foto sono state carpite dal qualche usurpatore. In questi casi, dunque, il procedimento appena descritto potrebbe essere del tutto inutile.
Segnalazione dell’abuso
Qualora, a seguito delle descritte verifiche, avremo identificato un profilo fasullo che utilizza le nostre identità, dovremo
Si tratta di una procedura molto semplice. Basta andare sul profilo della persona, cliccare sulla freccetta verso il basso posta in corrispondenza del bottone “messaggio” e poi selezionare “Segnala/blocca”. Di lì, bisognerà spuntare la voce “invia una segnalazione”.
Il suggerimento è quello di verificare periodicamente la presenza di tali abusi. Di questi tempi esiste tanta c’è tanta gente annoiata il cui unico divertimento è dare fastidio agli altri.
Tutela penale
Ovviamente esiste anche una tutela davanti ai normali tribunali: il comportamento di chi utilizza il nome altrui è sanzionato penalmente (si tratta del reato di sostituzione di persona). Si potrà pertanto agire con il deposito di una querela, anche alla Polizia Postale.