Come valutare un immobile

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Vediamo, in modo semplice, quali sono i criteri di valutazione di una casa o di un terreno, utili sia a chi vuol vendere che a chi vuol comprare.

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Hai deciso di vendere la tua casa. Prima di affidarti a un’agenzia immobiliare che valuti il tuo appartamento, decidi di fare qualche tentativo da solo. Così, il primo passo che devi percorrere è stabilire il prezzo. Per farlo devi conoscere il mercato o quantomeno sapere come valutare un immobile. Se dunque è questo il tuo problema, in questa guida troverai tutte le indicazioni utili per attribuire alla tua casa il giusto valore.

Valutare correttamente un immobile è un lavoro da professionisti, perché sono tanti i fattori che possono incidere nella determinazione del prezzo. Il privato, inoltre, nell’attribuire un valore a una casa o a un terreno è fortemente condizionato da alcune idee preconcette, delle quali spesso non si rende nemmeno conto. Infatti, se deve acquistare tenderà a rilevare tutti i difetti che, a suo avviso, dovrebbero fare scendere il prezzo; se viceversa deve vendere sarà portato a considerare il proprio immobile di valore, spesso in misura superiore rispetto a quello effettivo. Ecco, quindi, quali sono i criteri da seguire per valutare nel modo giusto un immobile.

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Perché conviene saper valutare un immobile?

Anche se ci si rivolge a un’agenzia immobiliare, è conveniente conoscere quali sono i criteri di valutazione di una casa o di un terreno. Infatti, gli interessi dell’agenzia non sempre coincidono perfettamente con quelli del cliente. Certo, l’agente aiuta quest’ultimo a raggiungere il suo obiettivo, ma a che prezzo? Il professionista desidera concludere al più presto l’affare per guadagnare la sua provvigione.Quest’ultima corrisponde a una percentuale del prezzo di vendita che deve essere pagata sia dal venditore che dall’acquirente. Quindi, l’agente potrebbe tendere a sottovalutare un immobile per far sì che esso si venda velocemente. Per questo motivo, anche se non si intende vendere casa da soli, è utile conoscere almeno orientativamente quale potrebbe essere il prezzo.

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Qual è la formula per valutare un immobile?

Per valutare un immobile (sia esso un appartamento, una villa, un terreno o un magazzino) esiste una precisa formula, che è la seguente: valore di mercato = superficie commerciale x quotazione al metro quadrato x coefficienti di merito.

Per comprendere la suddetta formula, occorre conoscere il significato dei termini in essa contenuti. Vediamoli uno per uno.

Cos’è la superficie commerciale di un immobile?

Come puoi immaginare, la superficie di un immobile è la misura dello spazio disponibile dell’immobile stesso. Tutti noi conosciamo, più o meno, la superficie della casa in cui abitiamo: 80, 100, 200 metri quadri.

Quella che noi di solito consideriamo, però, è la superficie calpestabile; la superficie commerciale è qualcosa di diverso, perché prende in considerazione anche spazi che si aggiungono a quello interno della casa: i muri perimetrali, balconi e terrazze, eventuali giardini. Vediamo, dunque, come si determina la superficie commerciale. Il procedimento da adottare è il seguente:

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In questo modo, si ottiene la superficie commerciale dell’immobile.

Facciamo un esempio pratico.

Consideriamo un appartamento di 150 metri quadri, con balconi di 30 metri quadri, una terrazza di 50 metri quadri e un giardino di 80 metri quadri. La superficie commerciale sarà così determinata:

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Sommando i valori così calcolati (150 + 7,5 + 9 + 15 + 24) otterremo la superficie commerciale dell’immobile, pari a 205,5 metri quadri.

Una volta in possesso di questo valore dovremo moltiplicarlo per la quotazione al metro quadro. Vediamo subito di cosa si tratta e come reperirla.

Come conoscere la quotazione al metro quadro?

La quotazione al metro quadro è il valore attribuito a un metro quadro di un immobile. Esso varia da una città all’altra, e, anche nell’ambito di una stessa città, da un quartiere all’altro e da una strada all’altra. Infatti, una casa situata in un’importante città d’arte non avrà lo stesso valore di un’altra che si trova in un paese isolato; un immobile ubicato in una via principale avrà una quotazione al metro quadro superiore rispetto a un altro che si trova in un quartiere periferico; un appartamento che si affaccia su una strada ricca di locali e di negozi avrà un valore più elevato rispetto a quelli che si trovano nello stesso quartiere ma in traverse secondarie.

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Dove trovare la quotazione al metro quadro di un immobile? Basta andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate che mette a disposizione un’apposita banca dati. E’ sufficiente inserire la città e la via in cui si trova l’immobile per avere la relativa quotazione.

Si tratta di un servizio molto utile anche a chi vuole affittare un immobile: è infatti possibile conoscere, per ogni metro quadro, il valore dell’affitto mensile. Se, ad esempio, una casa ha una superficie di 100 metri quadri, e il valore indicato dall’Agenzia delle Entrate è di 5 euro al metro quadro/mese, sarà possibile darla in locazione per un canone mensile di 500 euro.

Torniamo all’esempio che abbiamo fatto sopra di una casa la cui superficie commerciale risulta essere di 205,5 metri quadri. Andando sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ed inserendo la città e la via in cui si trova l’immobile, risulta una quotazione a metro quadro di mille euro. Moltiplicando, quindi, 205,5 (superficie commerciale) x 1000 (quotazione al metro quadro) otteniamo 205.500 euro. Per avere il

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valore definitivo, però, occorre tenere conto di un altro elemento: i coefficienti di merito. Ti spiego subito di cosa si tratta.

Cosa sono i coefficienti di merito?

Il coefficiente di merito è un importo che bisogna aggiungere o sottrarre dal valore dell’immobile, determinato nel modo che ti ho spiegato sopra. Esso varia secondo diversi fattori che rendono l’immobile stesso più o meno pregiato. Ad esempio, se esso si trova al piano terra, dal suo valore bisognerà sottrarre il 10%. Così, se il valore è di 100.000 euro, da tale importo bisognerà sottrarre 10.000 euro e il valore definitivo risulterà di 90.000 euro. Di seguito ti indico i principali coefficienti di merito.

In base al piano:

In base all’età e alle

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condizioni dell’edificio:

I suddetti coefficienti si riferiscono all’intero edificio nel quale si trova la casa che deve essere valutata.

In base allo stato di conservazione dell’immobile:

I suddetti coefficienti si riferiscono alla singola casa oggetto di valutazione.

In base all’esposizione e al panorama:

In base alla luminosità:

In base al riscaldamento:

In base alla presenza di eventuali

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locazioni:

Come si calcola il valore di uffici e magazzini?

Fin qui abbiamo visto come calcolare il valore di un immobile a destinazione abitativa. Come comportarsi se invece bisogna valutare un magazzino o un appartamento da destinare ad ufficio?

Anche in questo caso bisogna, innanzitutto, calcolare la superficie commerciale, seguendo i criteri che ti ho già spiegato. Occorre poi moltiplicare la superficie per il valore a metro quadro, reperito sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo, si ottiene il valore base dell’immobile, che andrà aumentato o diminuito secondo i coefficienti di merito.

Ecco di seguito i coefficienti da prendere in considerazione.

Per gli uffici, in base alla posizione:

Per i magazzini:

Per i

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negozi:

Per i capannoni:

In base all’eventuale locazione:

Come calcolare il valore di un terreno?

Completiamo la spiegazione di come valutare un immobile considerando come si calcola il valore di un terreno.

Innanzitutto, bisogna recarsi al Catasto, oppure andare sul sito dell’agenzia del territorio e ricercare:

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Per effettuare la ricerca, occorre utilizzare il codice fiscale del proprietario, oppure i dati catastali del terreno (foglio e particella).

Il reddito o la rendita catastale vanno, quindi, moltiplicati per il moltiplicatore catastale.

Poniamo ad esempio che il reddito sia di 500 euro e che il moltiplicatore catastale sia 40: in questo caso dalla moltiplicazione di questi due valori (500 x 40) otterremo 20.000. Questo sarà il valore orientativo del terreno.

Questo valore, però, è suscettibile di aumentare o diminuire secondo le caratteristiche del terreno. Si terrà così in considerazione se la zona in cui esso di trova è di maggiore o minore pregio ambientale; se vi sono coltivazioni e, in caso affermativo, se esse sono più o meno pregiate; se vi sono costruzioni; se vi è disponibilità d’acqua; se sul terreno sono presenti vincoli o servitù; se esso è servito da strade e se è più o meno lontano dal centro abitato.

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