Fisco: addio F23
Registrazione atti privati, si passa dall’F23 all’F24.
Novità in materia fiscale. Per il versamento dei tributi e dei relativi interessi, sanzioni e accessori dovuti in relazione alla registrazione degli atti privati a partire dal 2 marzo 2020 esce di scena il vecchio modello F23 attualmente in uso. Gli italiani dovranno invece presentare il modello F24.
Fino al 31 agosto 2020 sono comunque considerati validi i versamenti effettuati con modello F23. A comunicarlo è l’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 27 gennaio 2020 n. 18379.
Indice
Casi in cui si dovrà pagare con F24
La novità si applica a tutti gli atti privati soggetti a registrazione (in termine fisso, in caso d’uso o presentati volontariamente per la registrazione) sulla base di quanto previsto dal Testo Unico dell’imposta di registro (DPR 131/86). Restano ferme le modalità di versamento, tramite modello F24, già previste per le somme dovute in relazione alla registrazione di:
- contratti di locazione e affitto di beni immobili (provv. AE 3 gennaio 2014 n. 554);
- atti costitutivi delle Start Up innovative, nonché gli appositi codici tributo da utilizzare (provv. AE 19 luglio 2016 n. 115137).
Decorrenza e periodo transitorio
La decorrenza dell’adozione del modello F24 è stabilita per gli atti presentati per la registrazione dal 2 marzo 2020. Fino al 31 agosto 2020, sono comunque considerati validi i versamenti effettuati sia con modello F23, sia con modello F24. A partire dal 1° settembre 2020 i suddetti versamenti sono effettuati esclusivamente con il modello F24. Per le somme dovute a seguito di atti emessi dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate, i versamenti sono effettuati utilizzando esclusivamente il tipo di modello di pagamento allegato o indicato negli atti stessi.