Verifica intestatario conto corrente

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Si può risalire al titolare dal numero di conto corrente? Si può risalire dall’iban all’intestatario del conto? Come avere dalla banca il nome del correntista?

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Al giorno d’oggi, non esiste persona che non abbia un conto corrente, cioè un deposito presso un istituto di credito da cui prelevare danaro con relativa facilità. I vantaggi del conto corrente sono molti: comodità e sicurezza dei pagamenti e di ogni tipo di transazione; protezione dai furti; possibilità di prelevare praticamente presso ogni sportello bancario. A volte, soprattutto quando ci sono in gioco ingenti somme di denaro, prima di effettuare un pagamento sarebbe opportuno verificare l’intestatario del conto corrente

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: soprattutto nelle transazioni a mezzo internet, infatti, non si ha certezza con chi si ha a che fare.

È possibile risalire dal numero di conto corrente al titolare? Dal codice iban si può risalire all’intestatario del conto? Come fare a sapere chi è il titolare di un determinato conto in banca? Peraltro, è appena il caso di ricordare che oggi anche le Poste italiane offrono un servizio di conto corrente postale; dunque, i quesiti appena esposti valgono anche per chi sia intestatario di un conto alle Poste. Se l’argomento ti interessa, prosegui nella lettura: scopriremo insieme come fare la verifica dell’intestatario del conto corrente.

Conto corrente: cos’è?

Prima di spiegare come verificare l’intestatario di conto corrente

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, è bene chiarire cosa intendiamo quando parliamo di conto corrente: sebbene quasi tutti ne abbiano uno, è ugualmente opportuno fornirne una nozione semplice e comprensibile.

Il conto corrente è uno strumento che indica generalmente il deposito di denaro da parte del titolare del medesimo conto, comunemente detto correntista, all’interno di un istituto di credito, e che consente l’utilizzo di moneta bancaria, cioè della moneta elettronica.

Con il conto corrente, in pratica, una persona apre una specie di fondo ove colloca il proprio denaro; così facendo, il titolare può gestire tutti i suoi affari (entrate e uscite, incassi e pagamenti) attraverso quel conto, compiendo operazioni sia attive che passive.

A cosa serve il conto corrente?

Il conto corrente presenta notevoli vantaggi:

Conto corrente postale: cos’è?

Già da qualche anno, anche le Poste italiane offrono ai propri clienti la possibilità di aprire un conto corrente: si tratta del

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conto BancoPosta.

BancoPosta non è altro che il conto corrente messo a disposizione dalle Poste italiane per i propri clienti. Ciò significa che, chi intende aprire un conto presso le Poste, diventerà necessariamente un correntista Bancoposta.

Il conto BancoPosta è riservato alle persone fisiche (sono escluse, dunque, tutte le persone giuridiche come imprese, società ed enti) e funziona a tutti gli effetti come un normale conto corrente bancario.

Perché verificare un conto corrente?

Verificare chi è l’intestatario di un conto corrente (bancario o postale che sia) può essere operazione indispensabile allorquando si sta chiudendo una trattativa con persona che non si conosce fisicamente.

Pensa a un acquisto da fare online mediante pagamento sulle coordinate bancarie che il venditore ti ha fornito: come fare a sapere che non si tratti di una truffa e che i soldi non vadano a una persona diversa da quella che si spaccia per venditore?

La verifica di un conto corrente, inoltre, può rivelarsi un’azione necessaria per controllare la reale esistenza o l’

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affidabilità di un soggetto a cui dobbiamo destinare un bonifico o un qualunque pagamento.

Come fare a sapere a chi è intestato un conto corrente? Quali informazioni servono? Prosegui nella lettura e avrai le risposte che cerchi.

Conto corrente: come sapere a chi è intestato?

Per sapere a chi è intestato un conto corrente (bancario o postale che sia) devi innanzitutto essere a conoscenza del numero del conto. Come sapere qual è il numero di un conto corrente? Te lo spiego subito.

Se devi effettuare un pagamento a favore dell’intestatario di un conto corrente, sicuramente questi ti avrà fornito il codice Iban ove effettuare il bonifico. Ebbene, devi sapere che le ultime dodici cifre del codice Iban rappresentano proprio il numero del conto corrente.

Ora che sei in possesso di questa informazione, per sapere a chi è intestato un conto corrente dovrai andare presso l’istituto di credito (banca o Poste, a seconda del tipo di conto) ove il conto è stato aperto e, fornendo il numero di conto che hai ricavato dall’iban, chiedere a chi è intestato.

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In particolare, se colui che riceverà il bonifico ti ha anche fornito un nominativo e vuoi sapere se davvero quel nome corrisponde al conto, allora potrai chiedere allo sportello se il numero di conto corrente corrisponde effettivamente al nome che ti è stato comunicato.

Il problema è che non sempre l’operatore allo sportello è disposto a darti questa informazione: per privacy, infatti, i dipendenti di un istituto di credito non possono fornire alcuna informazione riferita ai propri clienti, anche quando l’intestatario del conto è già censito nei sistemi informativi della banca.

In sostanza, dunque, dalle coordinate iban si possono trarre informazioni molto utili a proposito del conto corrente, dell’istituto di credito e del Paese di provenienza, ma non sull’identità dell’intestatario, il quale potrebbe essere sia una persona fisica che una persona giuridica (un’impresa, ad esempio).

Avvocato può chiedere intestatario conto?

Maggiore fortuna si potrebbe avere se la richiesta dell’intestatario del conto corrente

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provenga da un avvocato che agisce per conto di un proprio cliente.

Il caso classico è quello del legale che, prima di procedere ad azionare il pignoramento, si rivolge a una banca per sapere se il debitore sia intestatario di un conto corrente da poter “aggredire”.

Tizio notifica a Caio un decreto ingiuntivo per la somma di diecimila euro. Poiché Caio non si oppone, il decreto diventa esecutivo. L’avvocato di Tizio procede alla notifica del precetto e si prepara al pignoramento. Poiché non sa se Caio abbia denaro, l’avvocato scrive alla banca chiedendo se il debitore è titolare di conti correnti.

Anche in un caso del genere la banca non sarebbe tenuta a rispondere all’invito dell’avvocato di comunicare gli eventuali conti correnti di cui è titolare il debitore. Al contrario, se l’avvocato notificasse un atto di pignoramento all’istituto di credito, allora questo sarebbe obbligato ad accantonare le somme di cui il soggetto è debitore, a patto però che egli abbia un conto presso quella banca.

L’unico modo per sapere preventivamente se un soggetto è

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titolare di un conto corrente è quello di fare istanza al presidente del tribunale affinché autorizzi la ricerca telematica dei beni (e dunque, anche dei conti correnti) del debitore. Te ne parlo nel prossimo paragrafo.

Creditore: come conoscere i conti correnti del debitore?

Vediamo ora il caso del creditore che, prima di procedere ad esecuzione forzata, voglia essere certo che presso l’istituto di credito vi siano effettivamente dei conti correnti pignorabili. In questa ipotesi, l’ordinamento giuridico ammette la ricerca dei fondi posseduti dal debitore.

La legge [1] dice che il creditore può fare istanza al presidente del tribunale del luogo in cui il debitore ha la residenza per chiedere di essere autorizzato ad effettuare la ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare.

Con questa autorizzazione il presidente del tribunale dispone che l’ufficiale giudiziario acceda mediante collegamento telematico diretto ai dati contenuti nelle banche dati delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nell’

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anagrafe tributaria e in quella degli enti previdenziali (tipo Inps, per intenderci), per l’acquisizione di tutte le informazioni rilevanti per l’individuazione di cose e crediti da sottoporre ad esecuzione, comprese quelle relative ai rapporti intrattenuti dal debitore con istituti di credito (banche) e datori di lavoro.

Terminate le operazioni di ricerca telematica, l’ufficiale giudiziario redige un processo verbale nel quale indica tutte le banche dati interrogate e le relative risultanze. L’ufficiale giudiziario procede altresì ad effettuare il pignoramento munito del titolo esecutivo e del precetto.

Se la ricerca telematica ha consentito di individuare cose che si trovano in luoghi appartenenti al debitore compresi nel territorio di competenza dell’ufficiale giudiziario, allora quest’ultimo accede agli stessi per provvedere al pignoramento.

Si può verificare la validità del conto corrente?

Se è vero che è molto difficili risalire all’intestatario di un conto corrente, è altrettanto vero che esiste un modo per verificare la

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regolarità di un codice Iban (e, di conseguenza, del conto): ci sono diversi siti internet che mettono a disposizione un servizio che ti consente di “passare al setaccio” un codice Iban al fine di provarne la validità.

In altre parole, inserendo il codice in tuo possesso, ti verrà detto se esiste e corrisponde effettivamente ad un conto corrente. Non ti dirà, però, a chi è intestato.

È addirittura possibile fare il contrario, cioè ottenere il codice iban inserendo le coordinate bancarie (numero del conto corrente) di un altro individuo. Anche in questa evenienza non potrai sapere a chi è realmente intestato un conto corrente, ma potrai almeno verificare se esso esiste oppure è solo fittizio.

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