Assemblea sindacale: come funziona?

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Diritto dei dipendenti di riunirsi durante l’orario di lavoro: a chi spetta, quante ore, retribuzione, opposizione del datore di lavoro.

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I lavoratori possono indire periodicamente un’assemblea sindacale: il diritto di riunirsi in assemblea è previsto dallo statuto dei lavoratori [1] ed è normalmente disciplinato da parte del contratto collettivo.

Lo Statuto dei lavoratori, nel dettaglio, prevede il diritto dei lavoratori di riunirsi nell’unità produttiva in cui svolgono l’attività, a seguito di convocazione da parte del sindacato, per discutere su materie d’interesse sindacale e del lavoro.

Ma questo diritto spetta a tutti i lavoratori o solo ad alcune categorie? Spetta soltanto ai dipendenti pubblici o delle grandi aziende? L’

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assemblea sindacale come funziona? Le ore di assemblea sono retribuite? Il datore di lavoro può opporsi?

Facciamo il punto sull’assemblea sindacale: chi può indirla, presso quali aziende, quali lavoratori hanno il diritto di partecipare, per quante ore all’anno ci si può riunire, se e come sono pagate le ore di riunione.

Presso quali imprese si può indire l’assemblea sindacale?

Lo Statuto dei lavoratori prevede il diritto di indire l’assemblea sindacale relativamente alle sole imprese industriali e commerciali che occupano più di 15 dipendenti

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in ciascuna sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo. Le stesse disposizioni si applicano alle imprese agricole che occupano più di 5 dipendenti.

Chi può indire l’assemblea sindacale?

In base alle previsioni dello Statuto dei lavoratori, l’assemblea può essere indetta, singolarmente o congiuntamente, dalle rappresentanze sindacali (aziendali o unitarie), cioè dalle Rsa o dalle Rsu, presso l’unità produttiva. L

Secondo le Sezioni Unite della Cassazione, il diritto di convocare l’assemblea sindacale va riconosciuto non solo alle rappresentanze sindacali unitarie come organo collegiale, ma anche ai suoi singoli componenti, cioè ai singoli rappresentanti sindacali.

Dove si svolge l’assemblea sindacale?

L’assemblea sindacale si deve svolgere presso l’unità produttiva in cui i partecipanti prestano servizio, secondo lo Statuto dei lavoratori. Tuttavia, si ritiene legittima la decisione del sindacato di riunirsi con i dipendenti anche al di fuori del luogo di lavoro vero e proprio. Non devono essere però modificate le ore di riunione previste e preventivamente comunicate al datore di lavoro.

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Quante ore di assemblea sindacale all’anno?

I lavoratori hanno diritto di riunirsi, nell’unità produttiva in cui prestano servizio, sia al di fuori dell’orario di lavoro che durante l’orario di lavoro stesso, nei limiti di 10 ore annue, per le quali viene corrisposta la normale retribuzione.

I contratti collettivi, anche aziendali, possono prevedere disposizioni di miglior favore. Per contratti collettivi si intendono:

I lavoratori somministrati possono partecipare?

Il Testo unico dei contratti di lavoro [3] prevede espressamente il diritto dei lavoratori con contratto di somministrazione a partecipare alle assemblee del personale delle imprese utilizzatrici.

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Come sono pagate le ore di assemblea sindacale?

Per le ore di assemblea è riconosciuta la normale retribuzione. La retribuzione è imponibile, quindi devono essere operate le ordinarie ritenute e detrazioni, sia contributive che fiscali.

Relativamente ai lavoratori part time, il datore deve erogare la normale retribuzione, riducendo la copertura economica per le 10 ore previste dalla norma in proporzione all’orario effettivamente prestato dal lavoratore a tempo parziale.

Il Testo unico dei contratti [4] prevede infatti che il lavoratore a tempo parziale abbia gli stessi diritti di un lavoratore a tempo pieno comparabile; prevede inoltre che il trattamento economico e normativo sia riproporzionato in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa.

Quali sono gli obblighi del datore di lavoro relativi all’assemblea sindacale?

In caso di richiesta di assemblea, il datore di lavoro è obbligato a:

Richieste di assemblea da differenti sigle sindacali

Nel caso in cui il datore di lavoro riceva

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più richieste di assemblea da parte di differenti associazioni sindacali, le riunioni sono indette secondo l’ordine di precedenza delle convocazioni, così come sono state comunicate all’azienda.

Il datore può impedire lo svolgimento dell’assemblea?

Il datore di lavoro non può impedire la riunione sindacale. Il comportamento del datore di lavoro che non concede i locali o impedisce lo svolgimento dell’assemblea, in particolare, può configurare una condotta antisindacale, con conseguente ricorso del sindacato al giudice [5].

Il datore non può impedire l’assemblea nemmeno se la riunione cagiona un danno all’attività produttiva (che viene bloccata per una o più ore).

Può, invece, opporsi se sussiste l’esigenza di tutelare interessi costituzionalmente garantiti, quali la garanzia dell’incolumità delle persone, la sicurezza o la salvaguardia degli impianti.

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