Multe stradali: quanti i km di tolleranza?
La legge ammette una tolleranza autovelox in caso di contravvenzione per eccesso di velocità: ecco a partire da quando scatta la multa.
Se premi sull’acceleratore e superi i limiti di velocità non vieni multato automaticamente. La legge stabilisce, infatti, una soglia di tolleranza. Il meccanismo serve per evitare di punire quelle piccole infrazioni che non destano alcuna pericolosità sociale e che possono essere attribuite a comportamenti involontari, a volte difficilmente controllabili.
Non è facile, infatti, guidare e al contempo tenere gli occhi puntati sulla lancetta del contachilometri, né la legge lo richiede, potendo anche questo essere fonte di pericolo. Gli occhi devono restare puntati sulla strada. Allora ben può succedere, ed anzi è assai frequente, specie sulle strade in discesa, di andare più veloce di quanto consentito dalla segnaletica. In questi termini, sarà bene sapere, in materia di
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Km di tolleranza: quando sono previsti
La cosiddetta tolleranza – ossia il “perdono” – per le piccole violazioni di legge (in questo caso, del Codice della strada) è ammessa solo nel caso di contravvenzione per «eccesso di velocità» e non per tutte le altre.
Non c’è tolleranza, ad esempio, se superi di pochi centimetri il segnale di stop posto in corrispondenza del semaforo o se una ruota dell’auto esce fuori dalle strisce bianche per il parcheggio; non c’è tolleranza se lasci l’auto per pochi minuti in un parcheggio a pagamento senza il ticket né se percorri qualche metro prima di indossare la cintura di sicurezza.
Ecco perché ha senso parlare di km di tolleranza: l’unico criterio di riferimento è, infatti, la «velocità» in termini di km/h (chilometri orari).
Km di tolleranza: importanti precisazioni
Prima di definire, per le multe stradali, quanti Km di tolleranza sono previsti dalla legge, è bene fare due importanti chiarimenti.
La “tolleranza” costituisce uno spazio intermedio tra ciò che è lecito e ciò che è illecito. Formalmente, essa si trova già nel campo dell’illecito, ma sostanzialmente, per essa non è prevista alcuna pena. Se un cartello stradale stabilisce, come limite di velocità, 50 km/h, chi procede a 51 km/h ha già superato i limiti e violato la norma, ma non è possibile procedere nei suoi riguardi con la contravvenzione.
La tolleranza è poi obbligatoria per legge e non rimessa all’arbitrio dell’amministrazione. In altri termini, non dipende dalla discrezionalità del poliziotto di turno stabilire se e quando applicare uno spazio di discrezionalità prima di elevare il verbale, poiché i km di tolleranza sono previsti dal Codice della strada e costituiscono un diritto dell’automobilista. In altri termini, chi viola i limiti di velocità ma rientra nella soglia della tollerabilità, se dovesse ricevere una multa potrebbe ricorrere al giudice e farla annullare.
La legge è, infatti, uguale per tutti e ciascun utente della strada può pretendere l’applicazione delle soglie di tolleranza, a prescindere dal veicolo utilizzato o dal tratto di strada interessato.
Questo risulta molto importante in tema di multe autovelox, laddove la natura stessa dell’apparecchio fa sì che la foto scatti in automatico dopo una certa velocità. Gli operatori devono quindi pre-impostare il misuratore elettronico della velocità tenuto conto della soglia di tolleranza prevista dalla legge.
Quanti Km di tolleranza prima che scatti la multa?
Veniamo ora al tema principale. Il Codice della strada prevede il 5% di tolleranza prima che scatti la multa per eccesso di velocità, con un limite minimo di 5 km/h (la soglia di tolleranza, cioè, non può mai essere inferiore a 5 km orari). In caso di numeri decimali, si approssima per eccesso.
La percentuale del 5% si applica sul limite di velocità previsto dalla segnaletica o, in mancanza, dal Codice della strada. In questo modo, tanto più è alto il limite di velocità previsto su uno specifico tratto di strada, tanto maggiore è la soglia di tolleranza. Ad esempio, è più elevata la tolleranza in autostrada che su una via urbana.
Ecco quali sono le soglie di tolleranza applicate ai vari limiti di velocità:
- su una strada con limite a 130 km/h, la multa scatta solo da 138 km/h. Difatti il 5% di 130 è 6,5 che, approssimato per eccesso, fa 7. La tolleranza è quindi fino a 137 km/h e chi rientra in tale limite non può essere multato. La multa scatta a partire da 138 km/h;
- su una strada con limite a 110 km/h, la multa scatta solo da 117 km/h. Difatti, il 5% di 110 è 5,5 che, approssimato per eccesso, fa 6. La tolleranza è quindi fino a 116 km/h e chi rientra in tale limite non può essere multato. La multa scatta a partire da 117 km/h;
- su una strada con limite a 90 km/h la tolleranza è di 5 km/h. Il 5% di 90 è infatti 4,5, che approssimato per eccesso fa 5. Dunque, fino a 95 km/h non si subisce alcuna contravvenzione. Le multe partono invece da 96 km/h;
- su una strada con limite a 70 km/h, la tolleranza è di 5 km/h perché il 5% di 70 è 3,5; senonché, come abbiamo detto sopra, la tolleranza non può mai scendere al di sotto di 5 km/h. Pertanto, in questo caso, l’eccesso di velocità è perdonato fino a 75 km/h; la multa scatta a partire da 76 km/h.
- su una strada con limite a 50 km/h, la tolleranza è di 5 km/h perché il 5% di 50 è 2,5; anche in questo caso, quindi, si applica la tolleranza minima di 5 km. Risultato: la multa parte da 56 km/h.
Una volta superata la soglia di tolleranza, la multa può scattare immediatamente. Non è, infatti, prevista un’ulteriore tolleranza (o, per così dire, una tolleranza dopo la tolleranza). Lo ha chiarito la Cassazione [1]. Tanto per fare un esempio, su una strada con limite a 90 km/h, si può essere multati già a 96 km/h, ossia per 1 solo km in più rispetto alla soglia di tolleranza. Secondo la Suprema Corte, infatti, non possono essere riconosciute altre tolleranze oltre a quelle fissate dalla legge. Nei fatti, però, le autorità “settano” gli autovelox e i tutor con un’ulteriore tolleranza, che tuttavia non è dato sapere poiché dipende dalla discrezionalità dell’organo accertatore e dal tipo di strada.