Come scrivere lettera di licenziamento badante?

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Nel nostro ordinamento, il lavoratore domestico può essere licenziato senza dover indicare il motivo del recesso datoriale.

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Hai assunto una badante per accudire un tuo parente molto anziano. La persona da assistere è deceduta e vuoi sapere come devi procedere per licenziare la badante.

Nel nostro ordinamento la legge prevede una forte protezione del lavoratore contro il licenziamento illegittimo. Tuttavia vi sono alcuni rapporti di lavoro che esulano da questa disciplina come, tra gli altri, il rapporto di lavoro domestico.

Ma come scrivere lettera di licenziamento badante? Quali pagamenti spettano alla badante dopo il licenziamento?

Come vedremo il contratto collettivo del lavoro domestico ha introdotto una serie di norme a tutela del lavoratore in caso di licenziamento. Ma andiamo per ordine.

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Cos’è il rapporto di lavoro domestico?

Il rapporto di lavoro domestico è il contratto che lega una persona fisica o una famiglia ed un lavoratore che viene assunto per effettuare servizi di pulizia e cura della casa (colf) oppure attività di assistenza e accudimento di persone non autosufficienti (badante).

La particolarità del lavoro domestico è che il datore di lavoro non è una grande azienda ma, di solito, una persona fisica o una famiglia. Proprio per questo la legge prevede un indebolimento delle tutele del lavoratore domestico rispetto ad un lavoratore subordinato standard, soprattutto in materia di licenziamento.

Licenziamento della badante: quali regole?

La legge [1] prevede che, per la generalità dei lavoratori subordinati, il licenziamento possa essere adottato solo se si fonda su una giusta causa o un giustificato motivo

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. Proprio per questo, all’interno della lettera di licenziamento, il datore di lavoro deve indicare in modo specifico qual è la ragione che ha determinato il recesso datoriale.

Tale disciplina non si applica al lavoro domestico. Ne consegue che il datore di lavoro può licenziare la badante senza dover indicare alcuna motivazione e senza che debba sussistere un comportamento negligente del lavoratore oppure un’esigenza oggettiva che rende necessario il licenziamento.

L’unico obbligo del datore di lavoro è rispettare il periodo di preavviso di licenziamento previsto dal Ccnl lavoro domestico [2]. In particolare, il contratto collettivo prevede i seguenti periodi di preavviso:

rapporti non inferiori a 25 ore settimanali:

Rapporti inferiori alle 25 ore settimanali:

Occorre notare che i predetti termini di preavviso sono raddoppiati se il datore di lavoro intima il licenziamento alla badante prima del trentunesimo giorno successivo al termine del congedo per maternità.

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Ovviamente, il datore di lavoro può comunque decidere di licenziare la badante in tronco, con effetto immediato: in tal caso dovrà erogare alla lavoratrice, insieme alle spettanze di fine rapporto, l’indennità di mancato preavviso pari alla retribuzione che sarebbe spettata alla badante nel periodo di preavviso di licenziamento.

Licenziamento badante: quali somme occorre pagare?

Se si decide di procedere al licenziamento della badante occorre considerare che, all’atto della cessazione del rapporto di lavoro domestico, occorre pagare alla lavoratrice:

Come scrivere lettera di licenziamento badante?

Per licenziare la badante occorre inviare una lettera di licenziamento che può avere un contenuto analogo a quello che trovi nell’apposito box sottostante.

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