Qual è la retribuzione di receptionist?
La retribuzione del lavoratore viene fissata dal contratto collettivo di settore e dagli accordi individuali.
Hai concluso il tuo corso di studi presso l’istituto alberghiero? Vorresti iniziare a lavorare come receptionist presso un albergo? Vuoi sapere quale trattamento economico potresti ricevere? Nel nostro ordinamento, la definizione della retribuzione del lavoratore è il frutto della contrattazione individuale tra azienda e lavoratore. I contratti collettivi, in ogni caso, fissano la soglia reddituale minima che deve essere riconosciuta al lavoratore, in base al livello di inquadramento e alle mansioni svolte.
Cosa succede nel settore alberghiero? Qual è la retribuzione di receptionist?
Indice
Chi è il receptionist?
È capitato a tutti noi di prenotare una stanza in un hotel oppure un appartamento in un residence. Ebbene, quando si arriva nella struttura si trova, generalmente, un grosso bancone preposto all’accoglienza ed al ricevimento degli ospiti. I lavoratori addetti a tale mansione sono dei receptionist, che in italiano significa addetto al ricevimento.
Cosa fa il receptionist?
Le principali mansioni del receptionist sono le seguenti:
- servizi di accoglienza dell’ospite;
- verifica della disponibilità delle camere e prenotazione;
- assegnazione delle camere ai clienti al loro arrivo;
- gestione delle comunicazioni con il cliente;
- fornire informazioni richieste dall’ospite.
In realtà, i receptionist non svolgono, tutti, le medesime mansioni. Accanto alle funzioni indicate sopra, che sono le più semplici e basilari, vi sono degli
- tenuta della cassa;
- attività amministrativo-contabili;
- funzioni di vigilanza e controllo.
Ne consegue che, a seconda delle mansioni assegnate, tale qualifica può comportare mansioni più o meno complesse.
Receptionist: come viene inquadrato?
La complessità delle mansioni assegnate al receptionist incide anche sul relativo inquadramento nella scala di classificazione del personale prevista dal contratto collettivo di riferimento che è il Ccnl turismo – sezione alberghi.
In particolare, nella classificazione del personale del Ccnl turismo, possiamo individuare i seguenti livelli cui può essere inquadrato il receptionist:
- livello III: è il caso del capo centralinista, ovvero, colui che, all’interno di strutture organizzative complesse, è responsabile del controllo, della verifica e del coordinamento dell’attività dei centralinisti e svolge anche mansioni complesse che richiedono una specifica ed adeguata conoscenza professionale delle comunicazioni e delle tariffazioni nazionali ed internazionali, con adeguata conoscenza delle lingue estere;
- livello IV: è il caso del “centralinista lingue estere“, ovvero, il lavoratore che avendo buona e specifica conoscenza delle lingue estere, è in grado di eseguire prestazioni specializzate oltre che per le comunicazioni interne anche per quelle internazionali, determinandone anche le tariffe;
- livello V: è il caso del centralinista semplice.
Receptionist: quanto guadagna?
La
- il livello di inquadramento nel Ccnl;
- gli accordi tra le parti sul trattamento retributivo.
Nel nostro ordinamento, infatti, la retribuzione spettante al lavoratore viene pattuita dalle parti nella lettera di assunzione. In ogni caso, le parti devono rispettare i minimi salariali previsti dalla contrattazione collettiva.
Per questo il receptionist avrà diritto al minimo salariale relativo al Ccnl Turismo, sulla base del livello di inquadramento, oltre all’ulteriore somma che dovesse essere pattuita nel contratto di lavoro sotto forma di superminimo individuale.
In particolare, i minimi salariali mensili (per quattordici mensilità) previsti dal Ccnl Turismo dal gennaio 2018 sono i seguenti:
- livello III: euro 1.643,37;
- livello IV: euro 1.550,69;
- livello II: euro 1.454,28.
Gli importi sopra indicati contengono sia la paga base che l’indennità di contingenza visto che è stato disposto il conglobamento dei due valori.
Per quanto concerne il superminimo individuale, si tratta della quota di retribuzione pattuita tra datore di lavoro e lavoratore che eccede il
L’attribuzione del superminimo non è soggetta a regole precise essendo il frutto della negoziazione individuale tra le parti. Solitamente, il datore di lavoro decide di riconoscere l’ad personam a causa delle caratteristiche personali e professionali del dipendente, tra cui:
- particolare esperienza nella mansioni;
- particolari competenze specifiche (es. conoscenza di numerose lingue straniere, abilità informatiche, etc.);
- condizioni di mercato;
- particolare difficoltà a reperire professionalità analoghe.
Nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, le parti possono modificare il trattamento retributivo pattuito.