Sì affitto calcolato sulla base dei guadagni

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Una società dà in affitto la propria azienda ad un altra società: nella determinazione del canone si può stabilire una quota fissa mensile ed una variabile, da determinare a fine anno, in percentuale sul giro di affari effettuato?

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Secondo l’indirizzo prevalente della Cassazione [1] – sulla base del principio generale della libertà delle parti di determinare, in contratto, il canone locativo per gli immobili destinati ad uso non abitativo – è legittima la clausola in cui venga pattuita la determinazione del canone in misura differenziata e crescente per frazioni successive di tempo nell’arco del rapporto, ancorandola ad elementi predeterminati e idonei ad influire sull’equilibrio economico del contratto in modo del tutto indipendente dalle variazioni annue del potere di acquisto dell’euro. Ciò, salvo che risulti che le parti abbiano in realtà perseguito surrettiziamente lo scopo di neutralizzare soltanto gli effetti della svalutazione monetaria.

È dunque possibile un contratto di locazione nel quale le parti si accordino nel determinare che una quota del canone venga determinata in percentuale sul giro di affari realizzato dal soggetto conduttore.

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