Come avere estratti conto corrente oltre dieci anni

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Si può costringere la banca a fornire copia degli estratti conto più vecchi di 10 anni relativi al conto corrente intestato a persona defunta?

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Un nostro lettore ci chiede come avere gli estratti conto corrente di oltre dieci anni. Nel caso di specie, si tratta del conto intestato alla sorella defunta.

In generale, è diritto di ogni erede ottenere dalla banca copia degli estratti conto del defunto, senza che tale richiesta possa considerarsi accettazione tacita dell’eredità. Lo prevede l’art. 119 del Testo Unico Bancario (TUB).

Potrebbe tuttavia sopraggiungere un problema per via delle annualità: gli istituti di credito sono soliti infatti interpretare l’art. 119 TUB come norma che dispone l’obbligo di conservazione dei documenti concernenti il rapporto bancario per un periodo massimo di 10 anni. In buona sostanza, la filiale potrebbe sì riscontrare la domanda dell’erede ma limitatamente all’ultimo decennio. Come agire in questi casi?

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In realtà, secondo un determinato indirizzo giurisprudenziale, il citato articolo non prevede sempre e comunque un limite decennale: quest’ultimo si applica esclusivamente ai documenti contabili inerenti le singole operazioni (per esempio copie degli assegni, bonifici, prelievi dello sportello o dei versamenti ), ma non anche ai documenti di sintesi e agli estratti di conto che la banca è tenuta a conservare dalla data di apertura fino alla chiusura del rapporto bancario.

La giurisprudenza ha però ritenuto illegittima tale interpretazione. Difatti, sebbene l’art. 119 del Testo Unico Bancario preveda il diritto di ottenere documentazione relativa agli ultimi dieci anni, numerose sentenze (v. dopo) hanno chiarito che tale limite non si applica ai documenti contrattuali e agli estratti conto, che devono essere conservati dall’istituto di credito per tutta la durata del rapporto (Tribunale Termini Imerese, sez. UN, sentenza n. 962 del 05 agosto 2023).

Come avere copia degli estratti conto di oltre 10 anni

Per ottenere dalla banca copia degli estratti conto relativi al conto corrente intestato a tua sorella deceduta, risalenti a più di dieci anni fa, puoi seguire i seguenti passaggi:

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Richiesta formale alla banca: invia una richiesta scritta alla banca, specificando che agisci in qualità di erede di tua sorella e che, ai sensi dell’art. 2-ter decies del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, hai diritto di accedere ai dati personali della defunta.

Nella richiesta, cita la sentenza del Tribunale di Termini Imerese n. 962 del 5 agosto 2023, che afferma che non esiste un limite decennale per la conservazione dei documenti contrattuali e che la banca è tenuta a conservare gli estratti conto dalla data di apertura fino alla chiusura del rapporto.

Fornisci come motivazione alla tua richiesta l’interesse legittimo e concreto che giustifica l’accesso a tali documenti, ad esempio per la ricostruzione del patrimonio ereditario o per la tutela di diritti successori.

Tempi di attesa

L’istituto di credito ha l’obbligo di rispondere entro un termine congruo. Se questi rifiuta di fornire la documentazione o non risponde entro 90 giorni, puoi procedere con ulteriori azioni legali.

Che fare in caso di mancata risposta?

Prima di intraprendere un’azione giudiziaria, puoi presentare un

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ricorso all’ABF, un organismo indipendente che risolve controversie tra clienti e banche in modo più rapido e meno costoso rispetto al tribunale.

Se il ricorso all’ABF non porta a una soluzione soddisfacente, puoi rivolgerti al tribunale competente. Nella causa, potrai chiedere al giudice di ordinare alla banca l’esibizione della documentazione richiesta, facendo leva sulla giurisprudenza favorevole e sul tuo diritto di erede di accedere ai dati personali della defunta.

Costi

La banca può addebitarti solo i costi di produzione della documentazione richiesta, non potendo richiedere compensi ulteriori.

Diritto degli eredi

In qualità di erede, hai il diritto di accedere ai dati personali di tua sorella deceduta, come previsto dall’art. 2-ter decies del Codice Privacy. Questo diritto include l’accesso alla documentazione bancaria necessaria per la tutela dei tuoi interessi legittimi.

Seguendo i passaggi appena indicati e utilizzando gli strumenti legali a tua disposizione, potrai costringere la banca a fornirti copia degli estratti conto più vecchi di dieci anni relativi al conto corrente di tua sorella deceduta.

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Giurisprudenza

Il Tribunale di Bari ha scritto testuali parole: «Quanto all’ordine di consegna in copia della documentazione ultradecennale, che, in ordine alla consegna dei documenti contrattuali, gli stessi non soggiacciono al limite decennale di cui all’art. 119 co. 4 TUB (tale articolo ha portata speciale rispetto alla generale previsione di cui all’art. 2220 c.c.) poiché non trattasi di meri documenti contabili ma di documenti contenenti l’atto costitutivo del rapporto, per il quale è prescritta ex art. 117 TUB la forma scritta, come tale esigibili dal cliente in copia nei limiti della decorrenza della prescrizione ordinaria (cioè dieci anni dalla chiusura del rapporto di conto corrente) e che, quanto agli estratti conto e agli scalari, neppure tale documentazione contabile di sintesi soggiace al limite della decennalità ex art. 119 co. 4 TUB, norma che si riferisce unicamente alla “documentazione inerente a singole operazioni” e non ai documenti di sintesi come appunto estratti conto e gli scalari che la banca è tenuta (in base al combinato disposto dei co. 1 e 2 dell’art. 119 TUB) a consegnare in copia al cliente durante il rapporto e alla sua scadenza con termine prescrizionale ordinario dalla chiusura del rapporto

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». (in questo senso, Trib. Bari 7.10.2020, Catania 14.1.2020; Trib. Napoli 19.6.2019).

Anche l’Arbitro Bancario Finanziario, Collegio di Roma, con la decisione n. 1045/2020 ha statuito, con riferimento all’art. 119 Tub: «Risulta evidente la distinzione tra i documenti sintetici (menzionati al primo e al secondo comma) e i documenti inerenti alle singole operazioni (menzionati al quarto comma). Le due categorie sono soggette ad una disciplina profondamente diversa, avendo natura giuridica e funzione del tutto distinte. I documenti sintetici corrispondono, infatti, ai documenti in cui, in forma sintetica, sono raggruppate le operazioni compiute in un determinato periodo, con lo scopo di rappresentare in maniera chiara e sintetica tutti i rapporti di debito/credito tra le parti».

Per i rapporti regolati in conto corrente, il secondo comma dell’art. 119 Tub espressamente prevede che “tale documento di sintesi sia rappresentato dall’estratto conto” ed ancora, si legge nella sentenza, “i documenti di sintesi hanno lo scopo di consentire al cliente di controllare l’andamento del rapporto nella sua interezza, dall’apertura alla chiusura”. Ne consegue che «

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la banca ha l’obbligo di conservazione di tali documenti dall’apertura del contratto fino alla sua chiusura». Pertanto, considerare che la banca sia tenuta alla conservazione degli estratti conto soltanto con riferimento all’ultimo decennio significherebbe “privare il cliente del diritto all’informazione” (Trib. di Napoli 31 gennaio 2019).

In conclusione, gli estratti conto non rappresentano la «documentazione inerente a singole operazioni», secondo il disposto del citato art. 119, comma 4, TUB, ma costituiscono, esclusivamente, per il cliente un resoconto sulle movimentazioni di conto che, ai sensi del secondo comma dell’art. 119 TUB, viene a questi inviato con periodicità. Dunque, la produzione di estratti conto non è soggetta al limite decennale di cui all’art. 119, comma 4, TUB”.

Alla luce della suddetta interpretazione, per poter ottenere gli estratti conto ultradecennali, si consiglia al lettore di intraprendere una delle seguenti strade:

  1. se egli ha già acquisito la qualità di erede, rivolgersi al Tribunale per ottenere, mediante ricorso per decreto ingiuntivo, l’ordine da parte del giudice alla banca di consegnare tutta la documentazione relativa al rapporto di conto corrente dall’apertura ad oggi (trattasi di ricorso per decreto ingiuntivo per consegna di beni mobili);
  2. in alternativa, potrebbe presentare reclamo formale alla banca con richiesta di corresponsione degli estratti conto ultradecennali; il rigetto o la mancata risposta al reclamo possono così essere impugnati dinanzi all’Arbitro Bancario Finanziario.

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