Lasciare un bambino in auto è abbandono di minore?

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Cosa rischia un genitore che lascia il figlio piccolo dentro la macchina per pochi minuti?

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Potrebbe rischiare una condanna penale per abbandono di minore il genitore che lascia il bambino in auto anche per pochi minuti. Tutto dipende dalle circostanze concrete del fatto, dal potenziale pericolo che si potrebbe venire a creare, dall’età del figlio e dalla sua capacità di gestire la situazione. Senonché, secondo la Cassazione, i criteri per valutare la responsabilità penale del padre o della madre – ma anche di qualsiasi altro familiare che abbia in custodia il minore – devono essere piuttosto rigidi.

Una recente sentenza della Cassazione [1] fa il punto della situazione e, tramite l’analisi di un caso concreto (che servirà a noi anche da esempio per comprendere meglio l’argomento), lascia chiaramente comprendere quali rischi ci sono nel commettere tale condotta. Secondo infatti la Corte, il più delle volte, quando il figlio ha ancora pochi anni,

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lasciare un bambino in auto è abbandono di minore. Cerchiamo di fare il punto della situazione.

Quando lasciare un bambino in auto è reato?

La prima cosa da valutare per stabilire se lasciare un bambino in auto è abbandono di minore è l’età del figlio. Una cosa è infatti lasciare un quattordicenne, capace di gestire le situazioni di necessità e, se del caso, di chiamare soccorso, un’altra è un bambino di appena 5 o 6 anni.

Nel caso deciso dalla Cassazione, la madre di una bambina di 5 anni è stata condannata per abbandono del minore. I giudici hanno ritenuto che la piccola non era ancora autosufficiente né in grado di gestire i profili di pericolosità correlati al suo essere da sola a bordo di un veicolo.

Il secondo aspetto che viene spesso messo in evidenza per escludere la responsabilità del genitore è l’esposizione al sole dell’auto e i finestrini aperti per lasciare passare l’aria. Tuttavia, nel caso di specie, la Corte ha ritenuto ugualmente la responsabilità del genitore nonostante l’auto fosse all’ombra e la giornata era mite; il finestrino era stato lasciato con un’apertura di dieci centimetri; la bambina era assicurata al seggiolino e non poteva, perciò, intraprendere alcuna azione pericolosa. Dettagli insignificanti secondo la Cassazione visto che, «indipendentemente dalle azioni che la minore avrebbe potuto porre in essere, la vettura si trovava nel

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parcheggio posteriore di un supermercato, senza barriere all’ingresso e, quindi, aperto all’accesso di qualunque soggetto, che avrebbe potuto aprire la portiera del veicolo approfittando dell’apertura del finestrino». Insomma, l’eventualità che qualche malintenzionato «possa riuscire ad aprire la portiera della vettura», senza alcuna opportunità di intervento da parte del genitore, rende evidente «la situazione di pericolo» subita inconsapevolmente dal bambino.

Il terzo aspetto da considerare è il tempo durante il quale il minore rimane solo in auto. Anche in questo caso, la responsabilità del genitore scatta sia pure a fronte di pochi minuti. Nel caso deciso dalla Cassazione, si era trattato solo di cinque minuti.

Ultimo aspetto da considerare è la possibilità del genitore di sorvegliare l’autovettura. Chi entra in un supermercato non può spiare ciò che succede nell’abitacolo dell’auto e, pertanto, sarà ritenuto responsabile; chi, invece, si trova in un piccolo negozio può vedere agevolmente la macchina e, quindi, controllare il figlio: in tal caso, sarà più difficile giungere a un giudizio di colpevolezza.

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L’abbandono di minore per chi lascia il figlio in macchina

Secondo i giudici della Cassazione, il reato di abbandono di minori o incapaci scatta in presenza di qualsiasi condotta – attiva od omissiva – contrastante con il dovere giuridico di custodia gravante sul genitore e da cui derivi uno stato di pericolo per la vita o l’incolumità del bambino. Pericolo che può anche essere semplicemente potenziale: quindi, vanno valutate tutte le eventualità che potrebbero verificarsi, come ad esempio il fatto che terzi estranei possano rubare l’auto o tentare di rompere i finestrini.

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