Licenze: legittima la vendita di software usato
Ho comprato un software e un sistema operativo con regolare licenza: ora però vorrei rivenderli; posso farlo o violo il copyright?
Così come è possibile per i libri, i cd e i dvd, anche i programmi scaricati da internet possono essere rivenduti da chi li ha acquistati con regolare licenza di utilizzo: lo ha stabilito la Corte di giustizia europea un paio di anni fa [1], chiarendo che chi distribuisce i programmi tramite il download delle copie (cioè permettendo ad altri utenti di scaricarle), facendo sottoscrivere al cliente un contratto di licenza per l’utilizzo a tempo indeterminato, non può impedire all’utilizzatore la successiva rivendita del programma.
Indice
La vicenda
Oracle
Oracle, però, non ci sta e chiama in causa il tribunale, sostenendo che i clienti che acquistano la licenza di utilizzo non possono vendere o trasferire ad altri il diritto di utilizzazione del software.
Il caso giunge fino in Cassazione, che rinvia la questione alla Corte di giustizia europea: il giudice nazionale vuole sapere se la direttiva comunitaria che tutela il software debba essere interpretata nel senso che il titolare del diritto d’autore può impedire la successiva commercializzazione di un software che egli stesso ha messo in commercio, o se, come succede per i prodotti che hanno un supporto fisico (cioè libri, cd, dvd…), anche il compratore può rivendere il programma.
La sentenza
La Corte, interpretando la Direttiva europea sulla tutela giuridica dei programmi per computer [2], ha affermato che il titolare del diritto d’autore, una volta venduta una copia del programma tramite download e concedendone il diritto di utilizzo senza limiti di durata, esaurisce il diritto di distribuzione su quella copia. Proprio per questo motivo l’utilizzatore potrà a sua volta rivendere la copia e la relativa licenza di utilizzo: è sempre l’ultimo acquirente a essere considerato il legittimo titolare della licenza di quella copia del programma.
Quali conseguenze pratiche
Le normative europee tutelano il diritto dell’autore di un software, equiparandolo alle opere letterarie. Come succede per i libri: chi vende una copia, pur conservando tutti i diritti d’autore, non ha più diritti su quella singola copia venduta.
Di conseguenza, non valgono le clausole contrattuali che limitano la possibilità dell’acquirente della licenza di rivenderla a sua volta a un altro utente. Inoltre, chi vende o distribuisce software deve permettere al compratore del programma usato di scaricare una copia del software acquistato, dato che quest’ultimo ha diritto all’aggiornamento e alla manutenzione del programma.
Attenzione, però: chi vende il software di seconda mano dovrà cancellare la propria copia dal suo computer per cessarne l’utilizzo, proprio come avverrebbe con la vendita di un libro, di un cd o di un dvd usato. In caso contrario si avrebbe una moltiplicazione illecita delle copie.
Questo significa anche che il software non può mai essere venduto a più utilizzatori contemporaneamente.