Cosa scrivere su bonifico per donazione?

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Si può fare un regalo tramite trasferimento di denaro sul conto corrente? Donazione di modico valore e donazione indiretta: come funzionano?

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Il bonifico è sicuramente lo strumento più comodo e sicuro per poter trasferire del denaro da una persona a un’altra, anche quando bisogna fare un regalo. Ad esempio, il nonno che vuole donare cento euro al nipote che studia all’estero può tranquillamente fargli un bonifico sul conto o sulla carta prepagata munita di Iban. Quest’operazione, però, potrebbe comportare dei rischi, se solo si tiene conto che, per la donazione, la legge prescrive l’atto pubblico. Ma non solo: ogni trasferimento di denaro potrebbe essere interpretato dal fisco come un pagamento in nero, non fatturato. Come risolvere questi problemi?

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Cosa scrivere sul bonifico per donazione?

Si prenda il caso del genitore che vuole fare un regalo al figlio per premiarlo del conseguimento della laurea; anziché comprargli una macchina o qualche altro oggetto costoso, preferisce trasferire dei soldi sul suo conto, così che possa essere libero di spenderli come meglio crede. Cosa deve fare il genitore in questo caso? Cosa scrivere sul bonifico per donazione? Scopriamolo insieme.

Bonifico: cos’è?

Il bonifico è un’operazione bancaria che consente di trasferire denaro da un conto corrente a un altro.

Grazie alle carte prepagate munite di codice Iban, questa operazione è possibile anche in assenza di un conto corrente vero e proprio. Ad esempio, la postepay evolution permette sia di effettuare che di ricevere bonifici.

Donazione: che cos’è?

La

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donazione è un contratto con cui una persona decide di impoverirsi per arricchirne un’altra. Insomma: la donazione è un regalo, fatto per puro spirito di liberalità, senza ricevere nulla in cambio.

Il problema della donazione è che, di regola, per farne una occorre rivolgersi al notaio. Approfondiamo questo aspetto.

Donazione: come si fa?

Per legge, la donazione si fa con atto pubblico, in presenza di due testimoni. In mancanza di questa forma, la donazione è nulla, con conseguente possibilità del donante e dei suoi eredi di poter chiedere la restituzione di quanto regalato.

Da tanto sembrerebbe evincersi l’assoluta impossibilità di effettuare una donazione tramite bonifico. Così non è. Vediamo perché.

Donazione con bonifico: si può fare?

Si può fare una donazione con bonifico? Secondo la Cassazione [1], la donazione fatta con bonifico bancario è nulla se non eseguita mediante l’atto pubblico di un notaio.

In altre parole, chi vuole fare una donazione in denaro tramite bonifico deve prima stipulare il contratto davanti al notaio, alla presenza di due testimoni; solo successivamente potrà eseguire il bonifico, inserendo nella

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causale i riferimenti all’atto pubblico.

Eccezionalmente, la donazione con bonifico si può fare anche in assenza di un preventivo contratto notarile, nei seguenti due casi:

Approfondiamo entrambi i casi.

Bonifico per donazione di modico valore: come fare?

Secondo la legge [2], la donazione di modesto valore non necessita dell’atto pubblico; il trasferimento è dunque valido anche in assenza di notaio e di testimoni. Come si fa a stabilire l’importanza dell’atto di liberalità?

La “modicità” della donazione (che esclude la forma dell’atto pubblico davanti al notaio) va valutata di caso in caso, a seconda delle condizioni economiche del donante e del valore intrinseco del bene donato.

La legge non stabilisce quindi una soglia minima al di sotto della quale una prestazione deve ritenersi modica. Per una persona ricca, mille euro possono essere pochi, mentre per un disoccupato può essere una somma ingente.

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Deve ritenersi che un bonifico di importo esiguo (cinquanta euro, ad esempio) costituisca praticamente sempre una donazione di modico valore, valida anche senza alcun atto pubblico. In casi del genere, chi esegue l’operazione potrà indicare, come causale, la dicitura “regalo” o “donazione”.

Bonifico per donazione indiretta: cos’è?

Il bonifico può essere anche un modo per permettere al donatario di avere denaro a sufficienza per acquistare un determinato bene. In casi del genere, si parla di donazione indiretta, cioè della liberalità fatta in vista di uno specifico acquisto. È il caso dei genitori che donano un’ingente somma di denaro al figlio per fargli comprare la casa.

In un’ipotesi del genere, a differenza del bonifico di soldi “puro e semplice”, che costituisce donazione diretta e che richiede il notaio, lo scopo è predeterminato: quello di consentire l’acquisto di un certo bene.

Ebbene, secondo la Cassazione sopra citata, il bonifico di denaro sul conto corrente a titolo di donazione indiretta non richiede il notaio, anche se si tratta di

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importi rilevanti, ma ciò solo a condizione che:

In sintesi, il bonifico di una somma di denaro, anche se di non modico valore, non richiede la presenza del notaio solo se lo scopo è quello di realizzare una donazione indiretta, ossia consentire al donatario di acquistare un bene determinato. È necessario che l’atto di acquisto specifichi la provenienza del denaro e la finalità dell’accredito.

È altresì opportuno che la causale del bonifico specifichi anch’essa lo scopo del trasferimento di denaro. Ad esempio, se i genitori fanno un bonifico al figlio per consentirgli l’acquisto della casa, la causale dovrà essere qualcosa del tipo “Donazione per acquisto casa” o “Contributo per acquisto immobile”, così da poter facilmente ricondurre il bonifico al futuro atto d’acquisto, da cui risulterà, appunto, che sono stati utilizzati i soldi donati.

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Bonifico per donazione: cosa scrivere?

A seconda delle tre ipotesi finora viste, ecco cosa è possibile scrivere nel bonifico fatto a titolo di donazione:

Alla fine, ciò che conta è che la causale sia chiara, a prescindere dalle parole formalmente scritte.

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