Oggetti smarriti: a chi occorre consegnarli?

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Ufficio oggetti smarriti: come funziona e a chi rivolgersi per cercare ciò che si è perso. È reato appropriarsi degli oggetti smarriti altrui?

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Se dovessi trovare un portafogli a terra e, reprimendo la tentazione di tenere i soldi per te, volessi adempiere ai tuoi obblighi morali e giuridici di restituirlo al titolare, come dovresti agire? E se si trattasse di un cellulare, una borsa, un computer portatile? Insomma, in caso di oggetti smarriti a chi occorre consegnarli? La legge è molto chiara nello stabilire un’apposita procedura: procedura al termine della quale si possono verificare due diverse ipotesi. Se il proprietario viene trovato, ti spetterà un premio in denaro. Se invece questi dovesse rimanere ignoto, potrai tenere per te l’oggetto smarrito.

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È chiaro però che, in presenza di un portafogli o di uno smartphone, la facilità nell’individuare il relativo titolare ti consentirà di evitare la trafila che a breve ti indicheremo e metterti tu stesso alla ricerca del distratto possessore. Questo non ti impedisce comunque di richiedere un premio. A quanto ammonta il premio per gli oggetti smarriti? Ne parleremo qui di seguito. Ma procediamo con ordine.

Oggetti smarriti: a chi rivolgersi?

L’articolo 927 del Codice civile è dedicato alle cosiddette «cose ritrovate», cioè che noi chiamiamo oggetti smarriti. Se vai all’estero o ti trovi in aeroporto, troverai la scritta in inglese “Lost and found”.

Cosa dice questa norma? Dice che chi trova una cosa mobile deve restituirla al proprietario e, se non lo conosce, deve consegnarla, senza ritardo, al sindaco del luogo in cui l’ha trovata, indicando le circostanze del ritrovamento.

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Quindi, in prima battuta, laddove tu conosca il titolare dell’oggetto o puoi risalire a questi facilmente (ad esempio dai documenti di identità presenti nel portafogli) dovrai contattarlo direttamente. Se non sei in grado di reperire il soggetto in questione, devi rivolgerti al Comune ove hai trovato l’oggetto, ove sarà presente l’ufficio Oggetti smarriti.

La norma, come visto, incarica il sindaco del recupero degli oggetti smarriti ma questi ben potrebbe delegare un dipendente dell’ente locale. Anzi, questa soluzione è quella più probabile.

A rivolgersi all’ufficio oggetti smarriti può anche essere un minorenne.

Che succede subito dopo che avrai consegnato l’oggetto all’ufficio del Comune? Il sindaco – o chi per lui – dovrà rendere nota tale consegna con la pubblicazione di un apposito avviso nell’albo comunale. Dopodiché, è necessario attendere un anno.

Se, trascorso tale periodo, il proprietario non si presenta per reclamare l’oggetto smarrito, questo diventa di proprietà di chi lo ha ritrovato. Dovrà quindi presentarsi in Comune, allo stesso ufficio Oggetti smarriti, per chiederne la consegna.

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Se, invece, durante questo tempo, il legittimo proprietario del bene si fa vivo, questi dovrà ricompensare il ritrovatore.

Cosa spetta a chi trova un oggetto smarrito?

Al ritrovatore dell’oggetto smarrito è dovuto un compenso di importo pari a un decimo del valore dell’oggetto stesso.

Tale gesto di riconoscenza, tuttavia, non è un obbligo legale se non viene esplicitamente richiesto dal ritrovatore. Nulla esclude, chiaramente, che il proprietario possa elargire, di propria spontanea volontà, un premio di valore superiore.

Cosa rischia chi non restituisce un oggetto smarrito?

La tentazione è sempre dietro la porta e molto spesso c’è chi si appropria degli oggetti smarriti dagli altri. La giustificazione di chi viene scoperto è puntualmente la stessa: «Credevo che il proprietario volesse sbarazzarsi dell’oggetto».

Ma bisogna stare attenti perché è proprio dalle modalità di rinvenimento dell’oggetto che si deve desumere se si tratta di un oggetto smarrito o abbandonato. E nessuno si sbarazza di un cellulare su una panchina del parco, sul tavolino di un treno o di un bar. C’è la spazzatura!

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Insomma, bisogna stare molto attenti a distinguere un oggetto smarrito da un oggetto abbandonato volontariamente dal legittimo proprietario (in questo caso rientrano anche gli animali abbandonati).

Un tempo, appropriarsi di oggetti smarriti costituiva reato. Oggi, non lo è più. Si tratta di un semplice illecito civile con sanzioni pecuniarie da 100 euro a 8 mila euro.

Oggetti smarriti negli aeroporti

Chi smarrisce un oggetto in aereo (una valigia, un bagaglio a mano, ecc.) deve seguire una trafila diversa. Occorre, innanzitutto, prima ancora di uscire dall’aeroporto, recarsi all’ufficio oggetti smarriti essendo in possesso del biglietto aereo e scontrino bagagli e compilare l’apposito modulo Pir (ossia Property irregularity report) descrivendo con la maggior precisione possibile, le caratteristiche dei bagagli. Trascorse le prime 24 ore, se il bagaglio smarrito non è stato ancora rintracciato e voi non siete residenti in quel luogo, alcune compagnie sono solite offrire una certa cifra per le piccole spese urgenti.

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Se, però, il bagaglio registrato (cioè dichiarato al check in e stivato) viene definitivamente perso, si ha diritto a un risarcimento massimo di 1.167 euro circa per voli assicurati da compagnie Ue in tutto il mondo. Ciò in applicazione della convenzione di Montreal del 1999. Esistono, in ogni caso, polizze assicurative contro il furto e la perdita dei bagagli che permettono — a fronte di un esiguo premio — di avere indennizzi superiori a quelli offerti dalle compagnie aeree.

Suggeriamo, inoltre, di pagare eventualmente il biglietto con una carta di credito che abbia un’assicurazione incorporata (prevista dalle carte di credito più diffuse).

Per quanto riguarda i voli aerei è inoltre possibile effettuare, al momento del check in, la dichiarazione di valore che permette di elevare il limite di responsabilità del bagaglio registrato. Così facendo, in caso di smarrimento, sarà risarcito il danno corrispondente al valore dichiarato.

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