Vendita alcolici: come ottenere la licenza

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A chi bisogna rivolgersi se si avvia un’attività che prevede il commercio di merce contenente alcol? L’elenco completo dei soggetti obbligati.

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Qualche anno fa, lo Stato ha deciso di dare una nuova stretta alla vendita degli alcolici. Per carità, non siamo ai tempi del proibizionismo americano dove per un bicchierino bisognava nascondersi nei bassifondi o frequentare le alte sfere. Nel nostro caso, il Governo ha voluto che chiunque possa in qualche modo produrre o fornire delle bevande contenenti alcol abbia un’apposita autorizzazione. E per «chiunque» si intende anche chi nel 2017 era stato escluso dall’apposita licenza: gli esercizi pubblici, gli esercizi di intrattenimento pubblico, gli esercizi ricettivi e i rifugi alpini. Il decreto Crescita

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[1], trasformato in legge nel 2019, ha fatto un passo indietro e li ha reintrodotti nell’elenco di chi è obbligato a denunciare la vendita di alcolici. Come ottenere la licenza?

Vendita alcolici: quale licenza serve?

Come accennato, dal 2019 tutti gli esercizi che vendono bevande contenenti alcol sono obbligati a fare la relativa denuncia all’Agenzia Dogane e Monopoli dello Stato e a chiedere la relativa autorizzazione. Si tratta della cosiddetta licenza Utf o Utif, cioè Ufficio tecnico finanza, rilasciata, appunto, dalle Dogane.

Il fatto di riportare nell’elenco gli esercenti che due anni prima erano stati esonerati dall’obbligo di licenza è un tentativo nemmeno tanto celato di combattere l’evasione dei tributi locali. Infatti, il citato decreto prevede che l‘Agenzia delle Dogane e, in generale, gli enti locali deputati al rilascio e al rinnovo delle autorizzazioni per la vendita di alcolici possano consegnarle ai richiedenti solo dopo avere verificato la

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regolarità dei pagamenti dei tributi locali. Insomma, niente versamento delle tasse e niente licenza.

Chi è obbligato a chiedere la licenza per la vendita di alcolici?

Dopo la conversione in legge del decreto Crescita, chiunque provveda alla vendita di alcolici è tenuto a richiedere la licenza Utf con le modalità che vedremo tra un istante.

Ecco l’elenco completo delle attività e degli esercizi tenuti a presentare la domanda:

Come avere la licenza per la vendita di alcolici?

La

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licenza Utf per la vendita di alcolici, che ha validità permanente, deve essere richiesta prima di avviare l’attività per la quale è necessario entrarne in possesso.

La domanda scritta deve essere presentata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli competente per territorio, compilando il modulo disponibile sul sito delle Dogane (adm.gov.it).

Il modulo è, in sostanza, una dichiarazione in cui si attesta di non avere dei precedenti penali per la fabbricazione clandestina di alcolici o per evasione fiscale. Occorre allegare una copia di un documento di identità e una marca da bollo da 16 euro. Potrebbe essere richiesta anche la Scia, cioè la segnalazione certificata di inizio attività oppure la Dia, cioè la dichiarazione di inizio attività nel caso in cui si trattasse di un esercizio avviato parecchio tempo fa.

La richiesta può essere consegnata di persona o inviata per raccomandata a/r all’indirizzo dell’Agenzia competente per territorio.

La produzione, commercializzazione o vendita di alcolici senza la licenza Utf comporta una sanzione amministrativa da 258,22 a 1.549,37 euro.

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