Come recuperare il Pin del codice fiscale?
Quando serve e a chi chiedere il codice per poter accedere con la tessera sanitaria ai servizi online della Pubblica amministrazione.
Ogni cittadino italiano, dal momento in cui viene a mondo, ha il proprio codice fiscale. Si tratta di una sequenza alfanumerica che identifica in modo univoco una persona. Nove lettere e sette numeri che contengono, tra gli altri dati, il cognome e il nome del titolare, la sua data e luogo di nascita. Sembrano passati anni luce da quando il codice fiscale veniva rilasciato in versione cartacea: quel cartoncino venne sostituito da una tessera plastificata bianca con una fascia di colore verde nella parte superiore. Poi è stato integrato nella tessera sanitaria, diventata anche Carta nazionale dei servizi per poter accedere ai siti Internet delle Pubbliche amministrazioni, compresa l’Agenzia delle Entrate. Tutto questo grazie a un chip inserito nella tessera stessa. Per poter utilizzare appieno i servizi della Pa, ci vuole un Pin. Come ottenerlo?
Va detto, innanzitutto, che il Pin non è obbligatorio ma si rende necessario se si vuole utilizzare la tessera sanitaria (cioè il codice fiscale) come Carta nazionale dei servizi. A tal fine, per ottenere il Pin, è possibile:
- fare domanda presso uno degli sportelli dell’Agenzia delle Entrate presenti sul territorio nazionale, presentando un documento di identità in corso di validità;
- delegando una persona, sempre munita di modulo di richiesta compilato e di documento di identità valido.
Se, invece, si deve recuperare il Pin del codice fiscale perché è stato perso, oltre a farne richiesta allo sportello dell’ufficio delle Entrate, è possibile utilizzare il codice Puk fornito insieme alla tessera. Quest’ultimo è il codice in grado di sbloccare a tessera quando è stato inserito per tre volte un Pin sbagliato. Chi non sa il proprio Puk deve recarsi per forza presso uno sportello dell’Agenzia delle Entrate per riattivare la tessera contenente il codice fiscale.
Indice
A che serve il Pin del codice fiscale?
Probabilmente, la maggior parte dei cittadini non è in possesso del Pin del codice fiscale. Questo perché per quasi tutte le pratiche per le quali viene chiesto il codice fiscale non occorre il Pin. Tuttavia, trattandosi di un codice inserito in una tessera che funge anche da Carta nazionale dei servizi, il Pin si rende necessario per accedere ai servizi online della Pubblica amministrazione.
Infatti, per poter effettuare determinate pratiche sui siti degli enti pubblici ci sono tre possibilità:
- accedere con lo Spid;
- accedere con la Carta d’identità elettronica;
- accedere con la Carta nazionale dei servizi.
Quest’ultima è quella che contiene il codice fiscale. Al fine di utilizzarla a tale scopo, c’è bisogno del Pin. Dopodiché, servirà:
- un lettore di smart card già collegato ed installato;
- un computer a cui collegare il lettore;
- una connessione ad Internet;
- un software in grado di gestire la TS-CNS, scaricabile dai siti ufficiali delle Regioni.
A chi viene rilasciata la tessera sanitaria con codice fiscale?
La tessera sanitaria valida anche come codice fiscale o Carta nazionale dei servizi viene rilasciata a:
- chiunque sia titolare di codice fiscale, avente diritto all’assistenza sanitaria nazionale. Qualora il periodo di assistenza sanitaria sia inferiore a 30 giorni, l’Asl di competenza rilascia, in sostituzione della tessera sanitaria, un certificato cartaceo;
- tutti i nuovi nati ai quali sia stato attribuito il codice fiscale.
La parte posteriore della tessera corrisponde all’assicurazione malattia europea, utilizzabile quando ci si trova in un Paese dell’Ue e si ha bisogno di assistenza sanitaria. Contiene sempre il codice fiscale dell’assistito e il suo utilizzo non richiede il Pin. Viene rilasciata a:
- tutte le persone iscritte e a carico del Servizio sanitario nazionale in possesso della cittadinanza italiana che hanno la residenza in Italia;
- ai cittadini comunitari ed extracomunitari iscritti al Ssn e non a carico di Istituzioni estere;
- ai lavoratori con contratto di diritto italiano iscritti all’Anagrafe italiani residenti all’estero (Aire) e distaccati all’estero;
- agli studenti (titolari di modello E106 o S1) iscritti all’Aire;
- ai pensionati (e loro familiari) in possesso di un modello E121 o S1;
- ai familiari di lavoratori, che risiedono in un Paese diverso da quello del capofamiglia, in possesso di modello E109 o S1.