Opposizione a pignoramento anche con decreto ingiuntivo definitivo

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Come funziona la tutela del consumatore nell’opposizione all’esecuzione anche se il decreto ingiuntivo non è stato opposto, secondo la giurisprudenza italiana e dell’Unione Europea.

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Una recente e importantissima sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione affronta il tema del pignoramento e dell’opposizione all’esecuzione per il consumatore, anche in assenza di opposizione al decreto ingiuntivo. In buona sostanza, allineandosi alle indicazioni della giurisprudenza comunitaria, la nostra Corte ha affermato la possibilità di opporsi a un pignoramento anche se il decreto ingiuntivo non è mai stato contestato ed è perciò divenuto definitivo. Questo garantisce ai consumatori la possibilità di far valere eventuali clausole abusive e vessatorie nei contratti standard predisposti da soggetti forti come banche e finanziarie. Ma procediamo con ordine e vediamo come funziona l’

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opposizione al pignoramento anche se il decreto ingiuntivo è definitivo.

Cos’è il decreto ingiuntivo e quando può essere opposto?

Il decreto ingiuntivo è un provvedimento giudiziale che può essere emesso in favore di un creditore per ottenere il pagamento di un credito. Il debitore può opporsi al decreto ingiuntivo entro quaranta giorni, sollevando eventuali questioni che mettano in dubbio la validità del credito o del contratto alla base dello stesso.

Cosa succede se il consumatore non oppone il decreto ingiuntivo?

Se il consumatore non presenta opposizione al decreto ingiuntivo entro il termine previsto, il decreto diventa definitivo e può essere utilizzato per avviare un’azione esecutiva, come il pignoramento, al fine di ottenere la soddisfazione del credito.

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In tal caso dunque il debitore non può opporsi al pignoramento contestando censure contro la legittimità del decreto ingiuntivo: egli infatti è ormai decaduto dal termine, dovendo presentare tali questioni entro i 40 giorni per l’opposizione al decreto ingiuntivo.

Come è tutelato il consumatore in caso di clausole vessatorie e abusive?

I principi appena enunciati subiscono però una deroga nel caso in cui:

In tali ipotesi infatti la recente sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione italiana [1], in conformità con la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) [2], stabilisce che il consumatore può proporre opposizione all’esecuzione – ossia contestare il pignoramento –

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anche se non ha presentato opposizione al decreto ingiuntivo e quindi il relativo termine è ormai scaduto.

Il giudice dell’esecuzione può valutare, anche per la prima volta, l’eventuale carattere abusivo delle clausole del contratto alla base del decreto ingiuntivo emesso, garantendo una tutela effettiva al consumatore.

Immaginiamo il caso di Tizio: se non ha opposto il decreto ingiuntivo e il professionista avvia il pignoramento, Tizio può ancora proporre opposizione all’esecuzione, sollevando questioni che avrebbe dovuto sollevare con l’opposizione al decreto ingiuntivo, relative all’abusività delle clausole contrattuali.

Qual è il ruolo del giudice nella tutela del consumatore?

La Corte di Cassazione ha affermato che il giudice del monitorio è tenuto a verificare d’ufficio l’eventuale carattere abusivo delle clausole contrattuali, al fine di garantire al consumatore una tutela efficace. Se tale verifica non è stata effettuata nella fase monitoria, il giudice dell’esecuzione può esaminare d’ufficio l’eventuale carattere abusivo delle clausole, anche se il decreto ingiuntivo non è stato opposto.

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Quali sono le implicazioni pratiche di questa sentenza per i consumatori?

Le implicazioni pratiche di questa sentenza sono rilevanti per i consumatori, in quanto garantiscono una tutela efficace anche in caso di decreto ingiuntivo non opposto. Essi infatti possono far affidamento sulla legittimità di una opposizione tardiva, anche oltre la scadenza dei termini per contestare il decreto ingiuntivo. Infatti, anche se il debitore non ha presentato opposizione al decreto ingiuntivo, avrà comunque la possibilità di contestare l’eventuale carattere abusivo delle clausole contrattuali nella fase esecutiva.

In quali contratti spiega effetti la sentenza delle Sezioni Unite?

La sentenza delle Sezioni Unite sarà particolarmente utile in tutte le procedure di pignoramento immobiliare delle banche o delle finanziarie contro i propri clienti che non abbiano pagato il debito.

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