La giusta causale per bonifici di donazione tra parenti

Aggiungi un commento
Annuncio pubblicitario

Scopri qual è la giusta causale per una donazione a parenti tramite bonifico bancario: come evitare controlli fiscali e garantire la conformità alle normative antiriciclaggio.

Annuncio pubblicitario

Il bonifico bancario è uno strumento molto utilizzato per trasferire somme di denaro tra conti correnti, anche in caso di donazioni tra parenti. Tuttavia, è essenziale specificare correttamente la causale del bonifico per evitare controlli fiscali e possibili sanzioni tributarie. In questo articolo, ti forniremo indicazioni utili su come scegliere la giusta causale per bonifici di donazione tra parenti e rispondere alle domande più frequenti sull’argomento.

Perché è importante specificare la causale in un bonifico tra parenti?

La più recente normativa antiriciclaggio prevede che ogni movimentazione di denaro sul nostro conto corrente debba avere una

Annuncio pubblicitario
indicazione precisa della provenienza. Indicare correttamente la causale del bonifico, anche se tra parenti, indipendentemente dall’importo dell’operazione, è fondamentale per garantire la trasparenza e la giustificazione dell’operazione, evitando così possibili controlli e sanzioni.

Quindi anche per importi inferiori a 5.000 euro è necessario specificare la causale. Il limite di 5.000 euro riguarda solo il divieto di utilizzo di contanti negli scambi di denaro tra soggetti diversi, quindi non attiene alle movimentazioni bancarie.

Qual è la giusta causale per un bonifico tra parenti

Non esistono formule prestabilite per la causale, tuttavia è importante essere precisi nella descrizione del motivo del bonifico. Ecco alcuni esempi di causali che puoi utilizzare:

Come indicare correttamente un bonifico tra parenti in caso di prestito?

Se la somma oggetto del bonifico è un prestito, è consigliabile specificare che si tratta di un

Annuncio pubblicitario
prestito “infruttifero” nella causale, per evitare possibili accertamenti su presunti interessi maturati e mai contabilizzati. Ad esempio: “Prestito infruttifero a mio figlio Giuseppe“.

È necessario indicare il nome e il grado di parentela nella causale del bonifico?

Non, non è necessario indicare il nome e il grado di parentela del beneficiario nella causale del bonifico. E questo perché il beneficiario è già evidenziato dal fatto di essere questi intestatario del conto mentre il grado di parentela è un dato oggettivo che può essere ricostruito in qualsiasi momento con un certificato anagrafico.

Perché è necessario indicare che si tratta di una donazione o un regalo?

La legge presume che ogni bonifico ricevuto sul conto corrente costituisca reddito e, come tale, vada dichiarato al fisco per il pagamento delle imposte su tale somma. Spetta al contribuente dimostrare che l’importo non è soggetto a tassazione come nel caso di donazioni di modico valore. Ecco perché la causale del bonifico potrà costituisce uno degli elementi di difesa da opporre all’Agenzia delle Entrate. Chiaramente non può però essere l’unico. Se così fosse un professionista potrebbe non fatturare alcun compenso ricevuto solo facendo scrivere, nella causale del pagamento da parte del cliente, la dicitura “donazione”. Ma è chiaro che, sussistendo un rapporto di parentela stressa, specie se si tratta di soggetti conviventi, si avranno minori difficoltà a dimostrare l’esistenza della donazione.

Annuncio pubblicitario

Ad ogni modo, quando si tratta di cifre elevate, è sempre meglio, oltre alla causale del bonifico, formalizzare la donazione con una scrittura privata registrata. In alternativa alla registrazione si può munire il documento di data certa attraverso l’autentica notarile oppure tramite l’invio del documento con raccomandata senza busta (ossia piegata su sé stessa) oppure tramite PEC. E tutto ciò per evitare che il fisco possa pensare che il contratto di donazione sia stato fatto in un momento successivo all’accertamento, solo per procurarsi la prova contro l’Agenzia delle Entrate.

Posso utilizzare la causale del bonifico per giustificare altre ricorrenze?

Certamente, è possibile indicare altre ricorrenze come matrimoni, prime comunioni, cresime o battesimi nella causale del bonifico per giustificare l’operazione bancaria.

Quali sono le possibili conseguenze di una causale errata o imprecisa?

Una causale errata o imprecisa può attirare l’attenzione delle autorità finanziarie, che potrebbero avviare controlli e verifiche sulle operazioni bancarie in questione. In caso di irregolarità riscontrate, è possibile incorrere in sanzioni pecuniarie o, in casi più gravi, in conseguenze penali. Per evitare questi rischi, è importante seguire le linee guida sopra indicate e fornire una causale chiara, precisa e conforme alle normative vigenti.

Annuncio pubblicitario

Posso modificare la causale di un bonifico già effettuato?

Se ti accorgi di aver inserito una causale errata o imprecisa in un bonifico già effettuato, è consigliabile contattare immediatamente la tua banca per richiedere una rettifica. Tuttavia, le banche potrebbero applicare delle spese per questa operazione o potrebbero non essere in grado di modificare la causale se il bonifico è già stato accreditato sul conto del beneficiario. In ogni caso, è sempre meglio informarsi e cercare di risolvere l’errore il prima possibile.

In caso di bonifici tra parenti di importi elevati, è necessario pagare le tasse?

In Italia, le donazioni tra parenti sono soggette a un’imposta sulle donazioni che varia in base al grado di parentela e all’importo donato. Tuttavia, esistono delle franchigie (importi esenti da tasse) che possono essere applicate in base al grado di parentela tra il donante e il beneficiario. Per esempio, le franchigie per le donazioni ai figli o ai genitori sono di 1 milione di euro, mentre per i fratelli e le sorelle sono di 100.000 euro. In ogni caso, è sempre consigliabile consultare un commercialista o un avvocato per valutare la propria situazione fiscale e verificare la corretta applicazione delle franchigie e delle imposte sulle donazioni.

Quali documenti possono essere richiesti in caso di controlli finanziari sulle donazioni tra parenti?

In caso di controlli finanziari sulle donazioni tra parenti, le autorità potrebbero richiedere documentazione che attesti l’esistenza della donazione (ad esempio, una lettera di donazione firmata da entrambe le parti, munita di data certa).

Annuncio pubblicitario

Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo. Diventa sostenitore clicca qui