Segnalare infrazioni stradali con foto: una guida completa

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È davvero possibile che un privato segnali una violazione stradale tramite fotografie? Analizziamo il ruolo dei cittadini e della polizia stradale in questo processo.

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Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia ci consente di documentare e condividere quasi ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Ma fino a che punto può arrivare il nostro ruolo di osservatori attivi, soprattutto in ambito stradale? Possiamo noi, come privati cittadini, documentare con una fotografia un’infrazione al codice della strada e sperare che ciò porti a una multa?

Ipotizziamo il caso di una persona che noti un’auto in divieto di sosta o parcheggiata sulle strisce per disabili. Se dovesse fare una foto e inviarla alla polizia quest’ultima potrebbe multare il trasgressore?

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Questa guida si propone di rispondere a queste domande, analizzando il ruolo dei cittadini e degli organi di polizia stradale nell’accertamento delle violazioni del Codice della strada.

Cosa dice il Codice della Strada riguardo all’accertamento delle violazioni?

Il Codice della Strada, precisamente l’articolo 12, indica chiaramente che l’accertamento delle violazioni e l’adozione di eventuali provvedimenti spettano esclusivamente agli organi di polizia stradale. Questi hanno il compito di prevenire e accertare le violazioni in materia di circolazione stradale, nonché di tutelare e controllare l’uso della strada.

I cittadini possono segnalare violazioni stradali?

Sì, i cittadini possono segnalare violazioni stradali o situazioni pericolose per la sicurezza della circolazione. Queste segnalazioni possono essere supportate da fotografie, ma la loro validità dovrà essere sempre accertata dagli organi di polizia stradale. In altri termini si tratta di semplici indizi che richiederanno un intervento

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in loco delle autorità. Difatti, la legge impone che sia il pubblico ufficiale ad accertare l’infrazione e deve farlo attraverso i mezzi che la legge gli offre: quindi o attraverso la constatazione personale della violazione oppure attraverso gli strumenti di controllo elettronici a distanza (ad esempio autovelox, tutor, telecamere ztl).

In altri termini, un vigile non potrebbe elevare una multa solo sulla base della foto che gli è stata inoltrata da un cittadino. Per poter redigere il verbale è necessario che si rechi sul posto e controlli se la violazione è ancora in corso. Diversamente non può fare nulla.

Le fotografie scattate dai privati possono essere usate come prova di una violazione?

Le fotografie o i video inviati dai cittadini non possono costituire elementi di prova, ma solo indizi. L’accertamento della violazione deve essere sempre eseguito dagli organi di polizia stradale.

Poniamo il caso di Tizio che nota un veicolo parcheggiato in divieto di sosta. Tizio scatta una foto del veicolo e la invia agli organi di polizia stradale. In questo caso, la foto non può costituire prova della violazione, ma può aiutare la polizia stradale a individuare l’area e a procedere con un accertamento ufficiale di persona.

Conclusione

In conclusione, anche se viviamo in un’epoca in cui documentare e condividere è alla portata di tutti, quando si tratta di violazioni del Codice della Strada, l’accertamento spetta esclusivamente agli organi competenti. I cittadini possono svolgere un ruolo attivo segnalando potenziali infrazioni, ma la validazione di queste segnalazioni e l’eventuale applicazione di sanzioni rimane una prerogativa della polizia stradale.

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