Contrassegno disabili: guida completa su funzionamento e utilizzo

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Ti sei mai chiesto come funziona il pass invalidi e come usarlo correttamente? Ecco una guida dettagliata che risponderà a tutte le tue domande.

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La Costituzione si impegna a rimuovere tutti gli ostacoli che, di fatto, pregiudicano la corretta applicazione del principio di uguaglianza sostanziale tra cittadini. È questa la base delle numerose norme a tutela delle fasce deboli della popolazione, in primo luogo gli invalidi e coloro che hanno ridotta capacità motoria. Prima tra tutte la previsione di un apposito contrassegno disabili che dia loro la possibilità di parcheggiare in apposite aree riservate e nei quartieri a traffico limitato (ztl).

Anche chiamato pass invalidi

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, questo tagliando facilita la circolazione e la sosta dei veicoli destinati al servizio di persone con problemi di deambulazione o non vedenti. Ma chi può ottenere questo pass? Come si richiede? Come si utilizza in maniera corretta? Scopriamo insieme tutte le risposte.

Chi ha diritto al rilascio del contrassegno disabili?

In alcuni casi, può essere rilasciato temporaneamente anche a persone con:

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Ma in questi due casi il pass ha una validità di non oltre cinque anni.

Come si usa il contrassegno disabili?

Il contrassegno disabili non è vincolato a un veicolo specifico. Questo significa che può essere usato anche su un’auto di un’altra persona che non deve necessariamente essere un familiare del disabile, a condizione però che quest’ultimo si trovi a bordo (tanto nell’ipotesi in cui si trovi alla guida o meno, in qualità di passeggero trasportato da terzi).

Dunque l’uso del contrassegno disabili prescinde dalla titolarità di una patente di guida o dalla proprietà di un veicolo.

Cosa accade se il contrassegno viene usato da una persona diversa dal titolare?

Se il contrassegno viene usato da una persona diversa dal titolare e lo stesso non è a bordo, chi lo utilizza dovrà pagare la multa per uso improprio del contrassegno di 78 euro.

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Dove deve essere esposto il contrassegno disabili?

Il pass deve essere esposto in originale sulla parte anteriore del veicolo in modo da essere chiaramente visibile per i controlli.

Non è quindi valida la fotocopia del contrassegno, neanche se l’utilizzatore possiede l’originale ma lo ha dimenticato a casa.

Secondo la giurisprudenza, l’uso del pass in fotocopia integra solo un illecito amministrativo (cui si applica la sanzione di 78 euro) ma non integra alcun illecito penale a patto che l’utilizzatore possegga l’originale. In caso contrario, ossia se viene utilizzata una fotocopia in assenza di alcun pass, si commette il reato di falso.

Come anticipato il contrassegno deve essere esposto sul cruscotto dell’auto, e quindi sulla parte anteriore in modo da poter essere visto agevolmente dalla polizia. La multa scatta se il contrassegno è esposto su un’altra parte dell’auto o se, per dimenticanza, è rimasto nel porta oggetti, pur essendo presente in auto.

Che succede se il titolare del contrassegno disabili muore?

In caso di decesso del titolare, di perdita dei requisiti o di scadenza del termine di validità, il contrassegno deve essere restituito all’ufficio competente che lo ha rilasciato.

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Quando scade il contrassegno disabili

Il contrassegno disabili definitivo scade dopo 5 anni e quindi richiede il rinnovo dello stesso secondo la procedura che vedremo a breve.

Il contrassegno disabili provvisorio (quello cioè rilasciato in caso di momentanea riduzione della capacità di deambulazione) scade prima di cinque anni: la scadenza è indicata sul certificato stesso e varia a seconda della patologia e delle esigenze del titolare.

Come posso richiedere il contrassegno disabili?

Per richiedere il contrassegno, è necessario rivolgersi all’Ufficio di Medicina Legale dell’ASL, sottoporsi a visita e ottenere una certificazione medica attestante la capacità di deambulazione impedita o ridotta, o la cecità totale.

Il passo successivo è presentare un’apposita istanza al Sindaco del Comune di residenza, cui va allegato la certificazione medica rilasciata dall’ASL.

Come chiedere il rinnovo del contrassegno disabili?

Se il contrassegno è scaduto da più di 90 giorni, la procedura per il rinnovo è identica a quella appena vista per il primo rilascio.

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Negli altri caso, alla scadenza del contrassegno bisogna seguire una diversa procedura a seconda che si tratti di:

In entrambi i casi, è necessario successivamente presentare al Comune di residenza apposita domanda per richiedere il rilascio del nuovo contrassegno disabili, allegando la certificazione medica, il vecchio contrassegno in originale e, per i contrassegni temporanei, la marca da bollo prevista dalla normativa vigente.

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Dove può essere usato il contrassegno disabili?

Il contrassegno ha validità su tutto il territorio nazionale. Permette la circolazione in zone a traffico limitato (Ztl) e il parcheggio negli appositi spazi riservati, ad eccezione degli stalli di parcheggio personalizzati.

È possibile chiamare il carro attrezzi per l’auto di un disabile?

Per i veicoli che espongono il contrassegno disabili è sempre vietata la rimozione ed il blocco del veicolo. L’infrazione a questa norma comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria.

È possibile il fermo auto per un’auto di disabili?

È anche vietato il fermo amministrativo per le auto di soggetti titolari dei benefici della legge 104/1992.

Con il contrassegno disabili si paga la sosta?

Ogni singolo Comune è libero di stabilire l’esenzione dal pagamento nei parcheggi con strisce blu. La gratuità della sosta dunque non è un diritto ma dipende dalle previsioni locali.

Come avere un pass per un parcheggio disabili individuale

Il parcheggio riservato nei pressi dell’abitazione o del luogo di lavoro può essere chiesto da coloro che sono già in possesso del contrassegno per disabili rilasciato dal Comune di residenza. Il rilascio è rimesso alla scelta del Comune sulla base delle particolari condizioni fisiche del disabile. Per chiederlo è necessario che il richiedente risieda o lavori in un’area urbana ad alta densità di traffico veicolare, con carenza di stalli di sosta, e che né l’interessato né un suo familiare convivente dispongano di un box o un posto auto nel proprio condominio.I

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