Opere fotografiche e fotografie semplici: differenza
In quali casi uno scatto fotografico è equiparabile a un dipinto oppure a un disegno artistico? Come sono tutelate le semplici foto?
La legge sul diritto d’autore tutela tutte le opere dell’ingegno frutto della creatività delle persone. In esse rientrano i romanzi, le composizioni musicali, le sculture, i dipinti e, al ricorrere di certe condizioni, anche le foto. È in questo contesto che si pone la seguente domanda: qual è la differenza tra opere fotografiche e fotografie semplici?
Come diremo nel prosieguo, solo per le prime sono considerate opere dell’ingegno a tutti gli effetti, con conseguente estensione della disciplina prevista dalla legge sul diritto d’autore. Per le seconde, invece, è prevista una tutela molto più attenuata. Ma procediamo con ordine.
Indice
Cosa sono le opere fotografiche?
Sono “opere fotografiche” le foto in cui è presente un apporto creativo da parte del loro autore, in modo tale da contraddistinguerle dalla mera riproduzione di elementi della vita reale quali possono essere, ad esempio, immagini di dolci, di piante o di abitazioni prive di originalità.
Secondo la giurisprudenza [1], il carattere della creatività emerge ogniqualvolta il fotografo riesca ad inserire nell’opera la propria fantasia, il proprio gusto, la propria sensibilità, tali da trasmettere le proprie emozioni a chi la esamini.
La fotografia è quindi tutelata dal copyright quando è il frutto dell’ingegno e della creatività del suo autore. Si pensi agli scatti con cui vengono immortalati gli attori, i cantanti, le modelle, oppure alcuni scorci paesaggistici particolarmente suggestivi.
Insomma: quando l’immagine non è
Cosa sono le fotografie semplici?
Al contrario delle opere artistiche, le fotografie semplici sono scatti privi dell’originalità tipica del processo creativo che caratterizza un’opera dell’ingegno.
Secondo la legge [2], sono fotografie semplici le immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale, ottenute col processo fotografico o con processo analogo, comprese le riproduzioni di opere dell’arte figurativa e i fotogrammi delle pellicole cinematografiche.
Insomma: la classica foto del turista non può essere considerata un’opera dell’ingegno e, quindi, una fotografia d’autore, per quanto possa essere bella e ben fatta.
Lo stesso dicasi per la foto di cronaca di un giornale, una foto di gruppo, lo scoop di un paparazzo, una foto pubblicitaria, la foto ricordo di un viaggio, ecc.
La giurisprudenza
Opere fotografiche e fotografie semplici: differenza
È chiara la differenza tra opere fotografiche e fotografie semplici: mentre le semplici fotografie sono immagini di persone o elementi della vita reale ottenute con un procedimento fotografico che chiunque può eseguire, le opere fotografiche sono dotate di carattere creativo, connotate da evidenti tratti di originalità, che permettono di riconoscere l’impronta personale del suo autore e l’espressione inventiva della sua personalità.
Fotografie d’autore e semplici foto: come sono tutelate?
Da questa differenza derivano precise conseguenze in punto di tutela giuridica, in quanto solo le opere fotografiche, essendo considerate alla stregua di qualsiasi altra
La durata della protezione delle fotografie artistiche è di 70 anni dalla morte dell’autore. Quest’ultimo vanta non soltanto i diritti patrimoniali sull’opera (diritto esclusivo di riproduzione, distribuzione, comunicazione al pubblico, ecc.) ma anche i diritti morali.
In particolare, l’autore vanta il diritto di paternità e quello di opporsi a modificazioni dell’opera che pregiudichino il suo onore o la sua reputazione.
Anche l’autore di una fotografia semplice gode comunque di alcuni diritti di esclusiva; in particolare, il diritto esclusivo di riproduzione e diffusione della foto.
Questi diritti durano per 20 anni dalla produzione della fotografia. Allo scadere di questo termine, le foto entrano nel pubblico dominio e possono essere liberamente utilizzate da chiunque.
L’autore delle fotografie semplici non gode invece dei diritti morali, quali il diritto di paternità ed il diritto di opporsi alla modifica delle proprie opere.
Un’altra importante differenza rispetto alle opere fotografiche è che quelle semplici sono protette soltanto se riportano il nome dell’autore e l’anno di produzione della fotografia.
In mancanza di tali indicazioni, il loro uso è libero, a meno che non si dimostri la conoscenza di tali dati da parte dell’utilizzatore.
È dunque chiaro che le fotografie semplici godano di una tutela ridotta rispetto a quella del diritto d’autore; pertanto, chi intende utilizzare una foto deve essere messo in condizione di sapere se la stessa è ancora protetta (o se sono passati 20 anni dalla sua produzione) e a chi rivolgersi per chiedere l’autorizzazione. Ove ciò non sia possibile, l’utilizzo è libero.