Quanto costa una denuncia per insulti?
Sanzioni per il colpevole e spese legali che la vittima deve affrontare: tutti i costi di una causa per diffamazione o per ingiuria.
Chi offende la reputazione altrui deve sempre risarcire i danni patrimoniali e morali che la vittima, in conseguenza di ciò, ha subito. Ma se l’offesa viene pronunciata dinanzi ad almeno due persone quando il diretto interessato non è presente si rischia anche una querela per diffamazione. È questa la sostanziale differenza tra l’ingiuria (che è un illecito civile) e la diffamazione (che invece è un reato): l’immediata percezione dell’offesa da parte della vittima. Percezione che può avvenire anche attraverso strumenti telematici, come nel caso di una frase di troppo pronunciata in una videoconferenza.
Detto ciò vediamo quanto costa una denuncia per insulti. La questione può essere affrontata sotto più fronti e noi proveremo a dare risposta a ogni possibile dubbio: chi deve denunciare la diffamazione e, a tal fine, intende avvalersi di un avvocato, quanto dovrà pagare per la sua parcella? E il condannato, invece, a quale multa va incontro? Cerchiamo di fare il punto della situazione sia con riferimento all’ingiuria che alla diffamazione.
Indice
Quanto costa una causa per ingiuria
L’ingiuria non è un reato ma un semplice illecito civile. Chi vuol agire deve intentare una azione legale contro il responsabile, anticipando i costi del giudizio. Difatti, nel processo civile, le spese legali per la causa vengono anticipate dall’attore, da colui cioè che intende far valere il proprio diritto.
Quanto all’onorario dell’avvocato che difenderà la vittima, questo può essere liberamente trattato dalle parti e, di solito, varia in funzione dell’importo del risarcimento richiesto. Di norma si parte da non meno di 1.500 euro per arrivare anche a 5.000 euro.
Ci sono poi le spese vive. Per offese di poco conto, che abbiano comportato danni morali e/o patrimoniali di scarsa entità, bisogna considerare una tassa (il contributo unificato) di soli 43 euro che salgono a 98 euro se il valore del risarcimento raggiunge 5.200 euro e a 237 euro per risarcimenti fino a 26.000 euro.
A tali spese bisogna poi aggiungere l’eventuale fase esecutiva qualora, all’emissione della sentenza, il colpevole non volesse ottemperare alla condanna. Bisognerà quindi procedere alla notifica dell’atto di precetto e al pignoramento. E in questa fase i costi variano a seconda dei beni che si intende pignorare. Per un immobile si può arrivare anche a 4.000 euro.
Quanto costa una causa per diffamazione
La causa per la diffamazione, se svolta in via civile, segue le stesse regole viste per l’ingiuria: la parcella del legale è sottoposta alla libera trattativa delle parti ma ad essa vanno aggiunti i costi vivi del processo (contributo unificato, notifiche, ecc.).
Tuttavia, come abbiamo anticipato, la diffamazione è anche un reato. Pertanto la vittima ha anche altre strade. In particolare può
Una volta iniziato il processo penale, la vittima può scegliere di chiedere il risarcimento all’interno del processo penale, rinunciando così all’autonoma azione civile che abbiamo visto sopra. In tal caso, dovrà costituirsi parte civile nel processo penale. E anche in tale ipotesi sarà necessaria la difesa tecnica di un avvocato. Il costo della parcella varia dai 1.500 ai 5.000 euro, in base all’entità del danno e alla difficoltà del processo.
A quanto ammonta la sanzione per ingiuria?
All’esito della causa di una causa di ingiuria, il giudice condanna il responsabile a risarcire i danni alla vittima e a pagare una sanzione allo Stato
Quanto al risarcimento, questo dipende da una serie di variabili come:
- il tipo di offesa proferita (è certamente più grave dire di una persona che è un mafioso piuttosto che un incompetente o un pagliaccio);
- il tempo in cui l’offesa è rimasta pubblica nel caso della diffamazione (si pensi a un commento su un social che è stato cancellato subito o a un articolo di giornale letto invece da migliaia di persone);
- la professione e il ruolo sociale svolto dalla vittima (l’offesa può incidere sulla credibilità della vittima, comportando ad esempio un calo di fatturato o il suo allontanamento dalla società);
- le prove del danno morale e patrimoniale offerte dalla vittima.
Alla luce di queste circostanze, è impossibile prevedere l’ammontare del risarcimento che il responsabile potrà essere tenuto a versare. Possiamo stimare un minimo di 1.000 euro in via equitativa fino a un massimo di 30.000 euro (si pensi ad una falsa accusa di molestie a un medico con conseguente perdita di clientela o il fatto di riferire di un giudice che è corrotto).
A quanto ammonta la sanzione per diffamazione?
La diffamazione è invece un reato. In questo caso la pena è la reclusione fino a un anno o la multa fino a 1.032 euro, mentre la pena per diffamazione a mezzo stampa è la reclusione da sei mesi a tre anni o la multa non inferiore a 516 euro.
Quanto al risarcimento del danno valgono le stesse considerazioni fatte sopra per l’ingiuria. Pertanto anche in questo caso l’ammontare della somma dipenderà dal tipo di offesa e dalle prove offerte dalla vittima.