Arresti domiciliari: si può uscire a fare la spesa?

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Cosa può fare chi è sottoposto a misura cautelare? L’imputato ristretto in casa può andare al supermercato senza autorizzazione del giudice?

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Chi si trova agli arresti domiciliari non può uscire di casa senza il permesso del giudice. È però evidente che vi sono alcune attività che, se non espletate, metterebbero a rischio l’integrità fisica del detenuto: si pensi, solo per fare un esempio, alla necessità di sottoporsi a una visita medica oppure di doversi ricoverare in ospedale. È proprio in questo contesto che si pone la seguente domanda: durante gli arresti domiciliari si può uscire a fare la spesa?

Quella di procurarsi il cibo è sicuramente un’esigenza vitale che non può essere trascurata. Questa uscita, però, potrebbe tramutarsi in un’

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occasione di fuga per colui che si trova agli arresti. Insomma: bisogna bilanciare le esigenze personali dell’imputato con quelle della giustizia italiana. È per tale motivo che la situazione va valutata di caso in caso. Vediamo cosa dicono la legge e la giurisprudenza.

Cosa sono gli arresti domiciliari?

Gli arresti domiciliari sono una misura cautelare che il giudice applica a colui che è fortemente sospettato di aver commesso un delitto particolarmente grave.

In pratica, non si va ai domiciliari per un furtarello o una truffa: occorre essere indagati per un reato decisamente più grave, come ad esempio quello di spaccio o di violenza sessuale.

In cosa consistono i domiciliari?

Gli arresti domiciliari impediscono all’imputato di muoversi dalla propria abitazione oppure da altro luogo di privata dimora.

In pratica, i domiciliari equivalgono a una

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pena detentiva, con l’importante differenza di essere scontata in casa anziché in carcere.

In assenza di una propria dimora, è possibile indicare l’abitazione di un’altra persona (purché questa acconsenta acché la misura sia scontata nella sua proprietà), un luogo pubblico di cura o di assistenza ovvero, in alternativa, una casa famiglia protetta.

È invece sempre vietato scontare gli arresti in un immobile occupato abusivamente.

Cosa può fare chi si trova ai domiciliari?

Chi si trova agli arresti domiciliari non può uscire dal luogo in cui il giudice ha prescritto che debba attendere la fine del processo [1].

È proibito perfino allontanarsi per uscire nel cortile condominiale oppure sul pianerottolo di casa.

In linea di massima, ci si può allontanare dal luogo designato a scontare la misura cautelare solo previo consenso del giudice, al quale quindi bisognerà chiedere l’autorizzazione se non è già stata concessa all’interno dell’ordinanza con cui sono stati disposti gli arresti.

Non è invece vietato usare il telefono

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oppure internet, convivere con altre persone oppure ricevere visite di familiari e amici, a meno che non esista un espresso divieto del giudice.

Insomma: chi si trova ai domiciliari non può assolutamente uscire di casa, ma può comunicare con il mondo esterno, salvo espresse restrizioni stabilite dal giudice con il proprio provvedimento.

Chi è ai domiciliari può uscire per fare la spesa?

Chi si trova ai domiciliari non può uscire a fare la spesa se non è stato autorizzato dal giudice. In questo senso anche la giurisprudenza [2].

Ciò significa che, a meno che il giudice, all’interno del provvedimento con cui ha ordinato gli arresti, oppure successivamente con esplicita autorizzazione, non abbia acconsentito, chi si trova ristretto in casa dovrà farsi fare la spesa al supermercato da qualcun altro, ad esempio da chi convive con lui oppure da altre persone disposte a portargli ciò di cui ha bisogno.

Solitamente, il giudice autorizza sin dall’inizio chi si trova da solo a casa agli arresti domiciliari: in tale caso, infatti, è evidente che l’imputato abbia bisogno di uscire, anche solo per un’ora, per acquistare ciò di cui ha

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bisogno per vivere.

È la stessa legge a stabilire che «se l’imputato non può altrimenti provvedere alle sue indispensabili esigenze di vita ovvero versa in situazione di assoluta indigenza, il giudice può autorizzarlo ad assentarsi nel corso della giornata dal luogo di arresto per il tempo strettamente necessario per provvedere alle suddette esigenze ovvero per esercitare una attività lavorativa».

Qualora ne sia dimostrata l’esigenza, quindi, chi si trova agli arresti domiciliari non solo può ottenere di andare a fare la spesa ma perfino di andare a lavorare, se non ha altro modo per provvedere al proprio sostentamento.

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