Si può pignorare l'eredità?

Aggiungi un commento
Annuncio pubblicitario

Il creditore può effettuare il pignoramento dell’intero asse ereditario non ancora diviso? Come espropriare la singola quota di una comunione?

Annuncio pubblicitario

I debiti non pagati possono condurre al pignoramento dei beni, i quali possono essere venduti o assegnati direttamente al creditore per soddisfare il proprio diritto. Con il presente articolo risponderemo alla seguente domanda: si può pignorare l’eredità?

In altre parole, si tratta di capire se il creditore può sottoporre ad esecuzione forzata l’asse ereditario, cioè la comunione indivisa di beni tra gli eredi di una persona defunta. Vediamo cosa dice la legge a tale proposito.

Cos’è il pignoramento?

Il

Annuncio pubblicitario
pignoramento è l’atto, notificato dall’ufficiale giudiziario, con cui viene intimato al debitore di non disporre dei propri beni, in quanto vincolati al soddisfacimento delle pretese del creditore.

Se i beni del debitore si trovano presso altri soggetti (è il caso del conto corrente in banca, ad esempio), l’atto di pignoramento va notificato anche a costoro. Si tratta del noto pignoramento presso terzi.

L’effetto principale del pignoramento è quello di rendere inefficaci nei confronti del creditore gli atti di disposizione aventi ad oggetto i beni sottoposti al vincolo.

Se il debitore vende la casa pignorata, il creditore potrà comunque aggredirla, come se non fosse mai uscita dal suo patrimonio.

Il pignoramento rappresenta il tipico atto dell’esecuzione forzata, cioè della procedura che consente al creditore di soddisfarsi sul patrimonio del debitore anche contro la volontà di questi.

Si può pignorare l’asse ereditario?

La legge consente di pignorare non solo i beni di proprietà esclusiva del debitore ma anche quelli da costui posseduti solamente in

Annuncio pubblicitario
comproprietà, cioè in comunione con altre persone.

È ciò che accade con l’eredità che è stata accettata ma non ancora divisa tra più soggetti.

È quindi possibile pignorare l’asse ereditario, cioè il patrimonio lasciato dal defunto (cosiddetto “de cuius”) a favore dei suoi familiari.

In questa ipotesi, trattando di comunione indivisa, l’atto di pignoramento andrà notificato a tutti gli eredi/comproprietari, affinché non si disponga delle quote in modo tale da aggirare la pretesa creditoria [1].

Ovviamente, presupposto fondamentale per poter pignorare l’eredità è che questa sia stata accettata dal debitore: se così non fosse, il creditore non potrebbe accampare alcun diritto nei confronti del patrimonio del de cuius.

Al contrario, l’accettazione dell’eredità fa sì che questa diventi tutt’uno con il patrimonio personale del debitore, giustificandone quindi il pignoramento.

Come espropriare la quota del debitore?

Il pignoramento dell’eredità indivisa è legale ma non può intaccare i diritti degli altri eredi che debitori non sono.

Annuncio pubblicitario

Il creditore può infatti soddisfarsi solamente sulla quota di eredità spettante al debitore, nei confronti del quale si vuole ottenere il soddisfacimento del proprio credito.

Allorquando si tratta di beni indivisi (ivi inclusa l’eredità), la legge prevede la seguente procedura:

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dal titolo Pignoramento immobiliare quota ereditaria.

Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo. Diventa sostenitore clicca qui