Scadenza contratto a tempo determinato: comunicazione
Nel contratto a termine il datore di lavoro è obbligato a inviare una lettera con il preavviso della cessazione del rapporto?
È frequente chiedersi se sia necessaria una comunicazione alla scadenza del contratto a tempo determinato. Il datore deve avvisare il dipendente dell’imminente cessazione del rapporto di lavoro? E cosa succede se tale comunicazione non viene inviata e l’attività prosegue regolarmente? Cerchiamo di comprendere, più nel dettaglio, cosa prevede la legge in proposito, quali sono gli obblighi del datore e i diritti del dipendente, quali sono le conseguenze di una eventuale proroga o rinnovo contrattuale.
Indice
Comunicazione preventiva contratto a tempo determinato: è obbligatoria?
Salvo diversa previsione del contratto collettivo, il rapporto di lavoro a tempo determinato (anche conosciuto come “contratto a termine”) si conclude alla
Nessuna legge difatti impone al datore di lavoro di inviare, prima della scadenza del termine, una comunicazione preventiva al dipendente. Il quale pertanto può evitare di presentarsi al lavoro.
Continuazione di fatto dell’attività lavorativa
Ma che succede se, nonostante la scadenza del contratto, il dipendente si dovesse presentare ugualmente al lavoro? Si avrebbe un’automatica conversione del contratto a termine in uno a tempo indeterminato? Non automaticamente. Ci spieghiamo meglio.
La prosecuzione di fatto del rapporto oltre il termine può avvenire entro precisi limiti temporali e fatto salvo comunque il pagamento una maggiorazione retributiva.
In particolare, dal momento della scadenza del termine il contratto può proseguire al massimo fino a:
- 50 giorni, per i contratti di durata iniziale pari o superiore a 6 mesi;
- 30 giorni, per i contratti di durata inferiore.
Se il rapporto prosegue oltre i suddetti termini di tolleranza il contratto si considera a tempo indeterminato dalla scadenza dei termini stessi.
La maggiorazione della retribuzione è pari al:
- 20% per ogni giorno successivo alla scadenza fino al decimo giorno;
- 40% per ciascun giorno ulteriore.
In ogni caso la prosecuzione del rapporto di lavoro a tempo determinato entro i termini appena indicati deve comunque rispettare il limite massimo di durata previsto dalla legge e di cui parleremo più avanti.
Perché la comunicazione della scadenza del contratto a termine è opportuna?
Nonostante la legge non imponga al datore la comunicazione al dipendente della cessazione del contratto a termine, la stessa può risultare opportuna per due ragioni. La prima è proprio quella di evitare la prosecuzione di fatto della prestazione lavorativa che potrebbe implicare la trasformazione del contratto in uno a tempo indeterminato.
Inoltre è bene ricordare che i termini dell’eventuale impugnazione del contratto a tempo determinato da parte del dipendente decorrono dalla cessazione del rapporto
L’impugnazione infatti deve avvenire entro 180 giorni dalla cessazione del contratto
Entro i 180 giorni successivi all’invio della suddetta comunicazione il dipendente deve rispettare un’ulteriore scadenza: nel termine di ulteriori 180 giorni deve depositare il ricorso nella cancelleria del tribunale(sezione lavoro) oppure deve comunicare alla controparte la richiesta di tentativo di conciliazione o arbitrato.
Cosa succede alla scadenza del contratto a tempo determinato?
Alla scadenza del contratto a termine è possibile:
- prorogare il contratto (cosiddetta proroga);
- trasformare il contratto in uno a tempo indeterminato;
- fare proseguire il rapporto “di fatto” entro i limiti visti sopra;
- stipulare un nuovo contratto a termine (cosiddetto rinnovo).
La proroga è ammessa solo se la durata complessiva del contratto non supera i 12 mesi. Al contrario, in caso di durata superiore, la possibilità di proroga è riconosciuta esclusivamente in presenza delle cosiddette causali (ossia di specifiche ragioni indicate dalla legge). Fanno eccezione i contratti stipulati per attività stagionali
Facciamo un esempio pratico.
Immaginiamo un contratto di lavoro a termine della durata di 10 mesi. Le parti concordano una proroga di ulteriori 6 mesi. Anche se la proroga interviene quando il rapporto non ha ancora superato i 12 mesi è comunque necessario indicare le causali in quanto complessivamente il rapporto avrà una durata superiore a tale limite.
Comunicazione di cessazione
Se il contratto a termine cessa prima della scadenza del termine il datore di lavoro deve comunicare, entro 5 giorni, al ministero del Lavoro la cessazione del rapporto. Ciò deve avvenire a prescindere dalla causa che abbia determinato l’interruzione del contratto (accordo consensuale, recesso durante il periodo di prova, dimissioni, licenziamento per giusta causa,).
La comunicazione di cessazione va effettuata utilizzando il modello UniLav.
Approfondimenti
Contratto di lavoro a tempo determinato: cosa succede alla scadenza?