Quando l'amministratore di condominio deve restituire i soldi
Si può denunciare l’amministratore che trattiene i soldi del condominio o li versa su un altro conto corrente?
La gestione delle finanze in un condominio è una questione delicata, tant’è vero che il codice civile, proprio al fine di evitare equivoci o confusioni, impone all’amministratore di far affluire sul conto corrente intestato al condominio medesimo, tutte le somme riscosse per conto di quest’ultimo, anche quando si tratta di contanti. Spesso, però, si possono verificare irregolarità nella contabilità che portano a controversie legali. La giurisprudenza ha più volte messo in luce come un condominio può ottenere il rimborso delle somme indebitamente trattenute dal capo condomino. In questo articolo affronteremo dunque questa tematica: vedremo cioè
Indice
Come deve avvenire la gestione delle spese condominiali?
Le spese condominiali devono essere gestite dall’amministratore con trasparenza e accuratezza.
La legge prevede che ogni movimento finanziario sia documentato e giustificato.
Nel caso in cui l’amministratore non riesca a fornire tali giustificazioni, come accaduto nel caso preso in esame dal Tribunale di Roma con la sentenza 4453/17, egli è tenuto a restituire le somme di cui non vi è più traccia né giustificazione in merito all’uso delle stesse.
Cosa deve fare l’amministratore quando riceve soldi del condominio?
Quando l’amministratore riceve pagamenti diretti al condominio deve versarli in banca. In alternativa all’uso dei contanti, egli deve chiedere che venga eseguito un bonifico.
L’amministratore non può riscuotere contanti e poi spenderli direttamente senza prima averli fatti transitare dal conto corrente condominiale.
Insomma, ogni pagamento fatto al condominio deve essere documentabile tramite la tracciabilità dello stesso: tracciabilità che si ottiene proprio grazie all’estratto conto.
Cosa deve fare l’amministratore quando fa un pagamento per conto del condominio?
Allo stesso modo, l’amministratore che effettua un pagamento per conto del condominio deve mantenere traccia contabile dell’esborso, conservando fatture, ricevute o scontrini.
Se non ci sono “pezze giustificative” delle spese effettuate, l’amministratore è tenuto a rimborsare al condominio le somme mancanti.
Come controllare la gestione del condominio?
L’assemblea che abbia dubbi sulla regolarità dell’operato dell’amministratore può nominare un
Per la nomina del revisore – il cui costo può poi essere messo a carico dell’amministrare responsabile solo all’esito di una condanna giudiziale al risarcimento del danno – è necessaria la maggioranza dei presenti in assemblea che rappresentino almeno metà dei millesimi.
Cosa fare contro l’amministratore che si appropria di soldi?
Dall’analisi del bilanci potrebbero risultare ammanchi di cassa, vuoi perché l’amministratore non ha rispettato l’obbligo del versamento dei contanti sul conto condominiale, vuoi perché sostiene di aver effettuato pagamenti senza conservarne traccia.
In tutti questi casi è possibile:
- agire in via penale, con una querela per appropriazione indebita;
- agire in via civile per ottenere il rimborso delle somme.
L’azione penale può essere intrapresa:
- da ciascun singolo condomino, con apposita querela;
- dal nuovo amministratore di condominio che dovrà però ottenere il consenso dell’unanimità.
La giurisprudenza ritiene che la querela possa essere sporta solo alla
L’azione civile può altresì essere ad iniziativa del singolo o dell’amministratore nuovo (che in tal caso però non necessita di un mandato unanime).
Il giudice, nell’ambito del processo, nominerà un consulente tecnico d’ufficio (il cosiddetto CTU) per verificare se effettivamente sussistono gli ammanchi.
La consulenza tecnica d’ufficio gioca un ruolo fondamentale nella risoluzione delle controversie relative alla gestione contabile del condominio. Nel caso specifico, la CTU ha permesso di rilevare una contabilità irregolare e un credito verso i proprietari esclusivi, evidenziando l’assenza di documentazione adeguata per le spese e le entrate del condominio.
Il Tribunale di Roma ha stabilito che l’ex amministratore è tenuto a restituire al condominio
Resta salva la possibilità per il condominio di chiedere il risarcimento dei danni.
Come possono i condomini proteggersi dalle cattive gestioni?
I condomini possono proteggersi dalle cattive gestioni attraverso un’attenta supervisione delle attività dell’amministratore, richiedendo regolarmente la documentazione delle spese e partecipando attivamente alle assemblee.
È diritto di ogni condomino ottenere dall’amministratore la visione o la copia della documentazionecontabile e dei registri, non potendo ciò essere subordinato al pagamento di un prezzo (se non le spese vive per le fotocopie).
Inoltre, è fondamentale assicurarsi che l’amministratore sia una figura professionale qualificata e, in caso di dubbi o irregolarità, non esitare a ricorrere a vie legali.