È necessaria la visita medica dopo la malattia?

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Quando la visita medica post-malattia è obbligatoria secondo l’interpello 1/2024 del ministero del Lavoro.

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La salute e la sicurezza sul lavoro sono tematiche di fondamentale importanza in ogni ambito lavorativo, sia privato che pubblico. Il datore di lavoro infatti è tenuto a garantire la sicurezza psicofisica dei dipendenti ai sensi dell’articolo 2087 cod. civ.

Una delle questioni che spesso genera dubbi riguarda l’obbligo della visita medica di controllo al termine di un lungo periodo di assenza dal lavoro per motivi di salute, superiore a sessanta giorni. Con l’interpello 1/2024, il ministero del Lavoro ha fornito chiarimenti preziosi al riguardo, stabilendo

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quando è necessaria la vista medica dopo la malattia.

La questione coinvolge l’obbligo della cosiddetta “sorveglianza sanitaria” che grava sul datore di lavoro e che tuttavia scatta solo in presenza di determinate condizioni. Vediamo quali sono.

Quando è obbligatoria la visita medica post-malattia?

La normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, precisamente il Dlgs 81/2008, prevede che la visita medica di rientro al lavoro sia necessaria solo per le mansioni che comportano un obbligo di sorveglianza sanitaria. Pertanto, non tutti i lavoratori sono tenuti a sottoporsi a questa verifica al termine di un’assenza prolungata per motivi di salute.

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Chi è soggetto a sorveglianza sanitaria?

Il Dlgs 81/2008 si applica trasversalmente a tutti i settori, sia nel privato che nel pubblico, e considera come datore di lavoro anche le figure dirigenziali all’interno della pubblica amministrazione. Questo significa che la normativa riguarda un’ampia gamma di lavoratori, inclusi coloro che operano in contesti in cui la gestione della salute e sicurezza sul lavoro è affidata a specifici responsabili.

Devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria, a cura e spese del datore di lavoro, i lavoratori esposti a:

In quali casi è prevista la visita medica al rientro?

Il legislatore stabilisce che la visita medica di rientro sia necessaria dopo un’assenza per malattia

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superiore a sessanta giorni continuativi ma solo per i lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria per come sopra elencati. In pratica si tratta dei lavoratori che, prima dell’assenza, erano già soggetti a controlli periodici di idoneità legati alla sorveglianza sanitaria. L’obiettivo è verificare che il lavoratore sia ancora in grado di svolgere le proprie mansioni senza rischi per la propria salute.

Quali sono i doveri del datore di lavoro?

Tra i numerosi obblighi del datore di lavoro, figura la nomina di un medico competente per la sorveglianza sanitaria, qualora i rischi lavorativi lo richiedano. Questa disposizione garantisce che ogni lavoratore sia adeguatamente monitorato in relazione ai potenziali rischi connessi alla propria mansione.

Cosa comprende la sorveglianza sanitaria?

La sorveglianza sanitaria include diverse pratiche, tra cui la visita medica preventiva, finalizzata a valutare l’idoneità del lavoratore alla specifica mansione assegnata. Questo controllo è essenziale per prevenire situazioni di rischio e garantire che ogni individuo sia fisicamente e psicologicamente in grado di svolgere il proprio lavoro senza pericoli.

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Cosa succede se il datore di lavoro non organizza la visita medica di rientro?

Se il datore di lavoro trascura di organizzare la visita medica di rientro, può incorrere in sanzioni. La mancata organizzazione può essere interpretata come una violazione delle normative sulla salute e sicurezza sul lavoro, con possibili sanzioni pecuniarie o l’obbligo di adottare misure correttive da parte delle autorità competenti.

Cosa rischia il lavoratore che rifiuta di sottoporsi alla visita medica obbligatoria?

Se un lavoratore decide di non sottoporsi alla visita medica obbligatoria, può essere soggetto a sanzioni disciplinari o contrattuali da parte del datore di lavoro. Queste possono variare dal mancato riconoscimento dell’indennità di malattia fino al licenziamento per giusta causa.

Cosa accade in caso di non idoneità dopo la visita medica?

In caso di non idoneità accertata dalla visita medica, il lavoratore non viene licenziato, ma è previsto il suo trasferimento a un reparto o a una mansione che non comporti gli stessi sforzi o rischi della posizione precedente. Questo permette al lavoratore di continuare la propria attività lavorativa in un contesto più sicuro e adatto alle sue condizioni di salute.

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