Covid: si può andare al lavoro?

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Il dipendente che è positivo al Coronavirus può presentarsi al lavoro oppure deve necessariamente mettersi in malattia? Il tampone è obbligatorio?

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Il Covid-19 è una malattia che ha cambiato profondamente le nostre vite e le nostre abitudini. Tra le tante domande che ci poniamo, una riguarda il nostro lavoro: possiamo continuare a svolgerlo anche se siamo positivi al virus? In altre parole: si può andare al lavoro con il Covid? Vediamo insieme quali sono i casi in cui si può o si deve restare a casa e quali sono i diritti e i doveri dei lavoratori positivi al Coronavirus.

Se sono positivo al Covid devo stare in quarantena?

Fino a qualche tempo fa, la risposta era sì.

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Chi risultava positivo al Covid, anche se asintomatico o con sintomi lievi, doveva rimanere in isolamento domiciliare per almeno 5 giorni, in attesa di un tampone negativo.

Questa misura era volta a limitare la diffusione del virus e a proteggere la salute pubblica.

Tuttavia, con il passaggio da pandemia a endemia, le regole sono cambiate.

Ora il Covid è considerato come una qualsiasi altra malattia virale e non è più previsto l’obbligo di quarantena per chi è positivo.

Questo significa che si può uscire di casa e andare al lavoro, a meno che non si abbiano sintomi gravi che compromettano la capacità lavorativa.

Se sono positivo al Covid ho diritto all’indennità di malattia?

Anche in questo caso, la situazione è cambiata rispetto al passato.

Prima bastava il tampone positivo per avere diritto all’indennità di malattia, indipendentemente dallo stato di salute.

Ora, invece, il solo tampone positivo non è più sufficiente: bisogna dimostrare che si è malati e che non si è in grado di svolgere il proprio lavoro, come per ogni altra patologia.

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Quindi, se si è asintomatici o con sintomi lievi, non si ha diritto all’indennità di malattia, a meno che non si lavori in settori a rischio di contagio, come la sanità o l’istruzione.

In questi casi, infatti, si applicano delle norme specifiche che prevedono il divieto di lavorare per i positivi al Covid e il riconoscimento dell’indennità di malattia.

Chi è positivo al Covid può andare al lavoro?

Alla luce di quanto appena detto, possiamo affermare che chi è positivo al Covid può andare al lavoro, in quanto il Coronavirus è equiparato a una normale influenza virale.

Spetterà quindi al dipendente verificare se le sue condizioni di salute sono tali da impedirgli di svolgere la propria attività lavorativa; in questo caso, occorrerà comunque l’attestazione del proprio medico di famiglia, come vedremo nel prossimo paragrafo.

A differenza di quanto succedeva in passato, dunque, non c’è alcun divieto per il lavoratore, il quale può recarsi regolarmente in azienda anche laddove dovesse presentare una sintomatologia da Covid

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Covid: come ottenere il certificato di malattia?

In caso di positività al Covid, per ottenere il certificato di malattia che giustifica l’assenza dal lavoro bisogna rivolgersi al proprio medico curante, che dovrà valutare le condizioni di salute in relazione alla capacità lavorativa.

Il medico rilascerà il certificato solo se riscontra una sintomatologia tale da impedire lo svolgimento del lavoro.

Non è necessario avere un tampone positivo, ma neanche negativo: il Covid, infatti, è trattato come una qualsiasi malattia infettiva e non richiede più il tampone per la guarigione, salvo che per accedere a strutture sanitarie o assistenziali (Rsa, ecc.).

Il certificato di malattia non può essere rilasciato per telefono, ma solo dopo una visita medica in presenza.

Il lavoratore, inoltre, deve sempre essere reperibile per le eventuali visite fiscali.

Quali sono le conseguenze se vado al lavoro positivo al Covid?

Se si va al lavoro positivi al Covid si rischia di esporre i colleghi (e i clienti) al contagio, con possibili

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conseguenze disciplinari da parte del datore di lavoro, se si violano le norme di sicurezza sul lavoro.

Per questo motivo, è consigliabile informare il proprio capo della situazione e concordare con lui le modalità di lavoro più adeguate.

Se possibile, si può optare per lo smart working, che permette di lavorare da casa senza perdere il salario.

Se invece si deve recarsi sul posto di lavoro, occorrerebbe rispettare le misure di prevenzione, come l’uso della mascherina, il distanziamento sociale e l’igiene delle mani.

In ogni caso, sarebbe opportuno evitare di andare al lavoro se si hanno sintomi gravi o se si lavora in settori a rischio di contagio.

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