Come sapere se un’università straniera ha valore in Italia?
Come funziona l’accreditamento per corsi universitari esteri in Italia.
Sempre più studenti si rivolgono a corsi di studio settorializzati per conseguire professionalità più specifiche. Si registra così un largo abbandono delle università tradizionali, che forniscono una formazione ad ampio spettro, in favore invece di atenei online o addirittura fuori dall’Italia. Sorge a questo punto un comune interrogativo: come sapere se un’università straniera ha valore in Italia e se il corso fatto all’estero possa essere riconosciuto nel nostro Paese? Ci sono ulteriori esami da sostenere per ottenere la convalida della laurea?
La prima questione che bisogna affrontare è quella dell’
Le università straniere, che desiderano estendere la propria offerta formativa in Italia, sono tenute a seguire una procedura ben definita che garantisce la qualità e il riconoscimento dei titoli accademici erogati. Questo processo di accreditamento è fondamentale non solo per assicurare l’eccellenza educativa, ma anche per facilitare l’integrazione degli studenti nel sistema accademico e professionale italiano.
Indice
Le due opzioni
Per stabilire una presenza accademica significativa in Italia, le istituzioni straniere hanno due opzioni principali, ognuna delle quali riflette un diverso livello di impegno e integrazione nel panorama educativo nazionale.
La possibilità più immediata, basata sul principio della libertà di stabilimento, consente di aprire semplicemente uno sportello informativo o un punto di contatto
Invece le università estere che non vogliono limitarsi ad aprire uno sportello nel nostro Paese possono seguire due strade diverse, a seconda della finalità da perseguire.
La prima opzione, più complessa e articolata, implica l’istituzione di una vera e propria sede universitaria in grado di offrire corsi di studio, accogliere studenti sul territorio nazionale e conferire titoli accademici. Tali titoli, una volta ottenuto il riconoscimento, godono della stessa validità di quelli emessi dalla sede madre dell’università straniera. Tuttavia, questo livello di integrazione richiede un rigoroso processo di accreditamento, paragonabile a quello previsto per le istituzioni educative italiane.
Come avviene l’accreditamento
Il percorso di accreditamento, delineato dal Decreto Ministeriale 214/2004, prevede una serie di fasi ben definite, che iniziano con la valutazione da parte dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (
Le istanze sono preposte a garantire che la sede estera soddisfi tutti i requisiti necessari, tra cui il riconoscimento ufficiale nel Paese di origine, la disponibilità di infrastrutture adeguate e il rispetto degli standard accademici e professionali per il corpo docente.
Inoltre, è indispensabile ottenere l’approvazione dei Ministeri dell’Interno e degli Affari Esteri, ulteriore passaggio quest’ultimo che sottolinea l’importanza di una cooperazione interministeriale nella gestione dell’istruzione superiore. Le università candidate devono dimostrare di possedere tutti i requisiti richiesti e di mantenere elevati standard di qualità, sottoponendosi a valutazioni periodiche ogni quattro anni.
Attualmente, in Italia, solo due sedi di università straniere hanno completato con successo questo percorso e ottenuto l’accreditamento: la sede torinese dell’ESCP Europe, istituzione francese, e quella milanese della Macromedia, università tedesca. Quest’ultima, tuttavia, non ha ancora avviato le proprie attività accademiche in Italia, situazione che potrebbe portare alla revoca dell’autorizzazione concessa.
Questo processo di accreditamento non solo garantisce il rispetto degli standard educativi ma rappresenta anche un importante strumento di politica accademica, volto a promuovere l’integrazione culturale e la collaborazione internazionale nel campo dell’istruzione superiore.
Le filiazioni
La seconda modalità con cui le università straniere possono integrarsi nel sistema educativo italiano è attraverso la creazione di “filiazioni”. Questo approccio prevede l’istituzione, in Italia, di specifici programmi didattici o di ricerca che fanno parte dei corsi di studio offerti dalla sede principale dell’università straniera. L’obiettivo principale è arricchire l’esperienza formativa degli studenti iscritti presso la sede madre, offrendo loro l’opportunità di seguire un periodo di formazione in Italia. Questa esperienza permette di approfondire singole materie o esami previsti dal loro curriculum, aggiungendo così valore al loro percorso educativo grazie all’acquisizione di competenze e conoscenze ulteriori, che sarebbero difficilmente ottenibili rimanendo nel proprio Paese d’origine.
È importante sottolineare che le filiazioni estendono l’offerta formativa senza sostituire la sede principale dell’università straniera; pertanto, i titoli di studio conseguiti attraverso questo percorso sono riconosciuti come titoli esteri.
La normativa che regola l’istituzione delle filiazioni in Italia risale a una direttiva del 2000, la quale stabilisce che le università interessate debbano presentare una specifica richiesta al Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), nonché al Ministero dell’Interno (Viminale) e al Ministero degli Affari Esteri (Farnesina). Una volta inoltrata la richiesta, l’autorizzazione a procedere con l’attivazione della filiazione può essere concessa direttamente con un decreto del Mur o, in assenza di una risposta entro 90 giorni, per effetto del cosiddetto “silenzio-assenso”.
Al momento, in Italia, sono presenti circa 190 filiazioni di università straniere, che spaziano in una varietà di discipline e settori di studio. Tra queste, figurano anche alcune istituzioni di prestigio internazionale, come
Guida alla scelta universitaria: università italiane e straniere
Per gli studenti in procinto di scegliere il proprio cammino universitario, è essenziale orientarsi correttamente tra le molteplici opzioni disponibili. Di seguito, una guida passo-passo per effettuare una scelta informata:
- iniziare visitando il portale Universitaly o il sito del Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) per consultare l’elenco aggiornato delle università italiane pubbliche, private e telematiche riconosciute. Queste istituzioni sono le uniche autorizzate a rilasciare titoli accademici validi in Italia;
- se l’interesse si rivolge verso un’istituzione straniera presente in Italia, è importante verificare che questa abbia ricevuto l’autorizzazione o la filiazione necessarie per operare. Questo passaggio garantisce la validità del percorso di studi intrapreso;
- per i titoli accademici ottenuti all’estero, inclusi quelli da università straniere in Italia, è necessario un processo di riconoscimento per conferirgli valore legale nel sistema italiano.
A seconda dell’obiettivo perseguito, esistono due percorsi principali:
- equipollenza: indicata per chi desidera proseguire gli studi in Italia dopo aver conseguito una laurea all’estero (ad esempio, da una triennale a una magistrale). La richiesta va presentata a un’università italiana, che valuterà individualmente il percorso di studi e gli esami sostenuti rispetto al corrispondente corso di laurea italiano. Potrebbe essere richiesto di sostenere esami integrativi o di elaborare un progetto finale.
- equivalenza: necessaria per chi intende utilizzare il proprio titolo straniero per partecipare a concorsi pubblici in Italia. In questo caso, la decisione finale spetta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, su parere del Mur. Il processo può richiedere almeno 150 giorni e potrebbe essere soggetto a ulteriori verifiche.
Consigli finali
Quando si sceglie un percorso di studi, è fondamentale informarsi in modo approfondito sulle opzioni disponibili e sui passaggi necessari per garantire il riconoscimento del proprio titolo. La pianificazione anticipata e la conoscenza delle procedure sono essenziali per navigare con successo nel sistema educativo e garantire una transizione fluida verso le successive fasi accademiche o professionali.