Come richiedere la Naspi anticipata se si apre partita iva?
A quali condizioni è possibile chiedere la liquidazione anticipata e in un’unica soluzione dell’indennità di disoccupazione?
I dipendenti – pubblici e privati – che perdono incolpevolmente il lavoro possono ottenere un’indennità di disoccupazione il cui importo è parametrato allo stipendio che percepivano in precedenza. Si tratta di una provvidenza economica erogata mensilmente su richiesta dall’Inps, per una durata non superiore a due anni. Con il presente articolo ci occuperemo di una questione particolare: vedremo cioè come richiedere la Naspi anticipata se si apre partita iva.
In buona sostanza, si tratta di capire come e quando è possibile chiedere all’Inps che l’
Indice
Naspi: cos’è e a chi spetta?
La Naspi (Nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego) è l’indennità di disoccupazione che l’Inps eroga mensilmente a tutti i dipendenti, pubblici e privati, che si trovano in uno stato di disoccupazione involontaria.
Per essere più precisi, la Naspi spetta a tutti i dipendenti che:
- sono stati licenziati, anche per giusta causa, cioè per gravissimo inadempimento a loro imputabile;
- hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa, cioè per una condotta gravemente scorretta del datore (mancato pagamento della retribuzione, mobbing, molestie, ecc.);
- si sono dimessi nel periodo di tutelato di maternità, durante il quale vige il divieto di licenziamento, a patto che la risoluzione del contratto passi per l’Ufficio territoriale per il lavoro;
- hanno risolto consensualmente il contratto, con validazione dell’ispettorato del lavoro o con procedura di conciliazione;
- sono rimasti disoccupati per mancato rinnovo del contratto a termine;
- hanno risolto il contratto per essersi rifiutati di trasferirsi in un’altra sede distante più di 50 km dalla residenza.
Naspi anticipata: cos’è?
Come anticipato, la Naspi è una provvidenza economica
Si parla di “Naspi anticipata” per far riferimento alle ipotesi in cui è possibile chiedere la liquidazione dell’intera indennità di disoccupazione – o della parte restante – in un’unica soluzione.
Ricevere la Naspi anticipata può essere un’ottima soluzione per quanti decidono di rimettersi in gioco, magari aprendo una partita iva per diventare lavoratori autonomi: in questa ipotesi, la Naspi anticipata consentirebbe di investire l’indennità di disoccupazione nella propria nuova attività.
Naspi anticipata: requisiti
I beneficiari della Naspi possono chiedere la liquidazione dell’indennità in un’unica soluzione se intendono:
- avviare un’attività lavorativa autonoma;
- avviare un’impresa individuale;
- sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa da parte del socio;
- sviluppare a tempo pieno e in modo autonomo l’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato luogo alla Naspi.
Partita iva e Naspi anticipata: come fare?
Per ottenere la Naspi anticipata occorre fare
La domanda va presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma, dell’impresa individuale o dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.
Se l’attività è iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato luogo alla prestazione di disoccupazione, la domanda di anticipazione deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla domanda di indennità Naspi.
Al beneficiario della prestazione che opta per la Naspi anticipata non spetta la contribuzione figurativa. Va inoltre ricordato che sull’importo erogato è operata la trattenuta Irpef.
La Naspi anticipata si considera non imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche quando la stessa è destinata alla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio.
Naspi anticipata: quando si perde?
Se il beneficiario instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per il quale l’indennità corrisposta in forma anticipata sarebbe durata se fosse stata erogata in forma mensile, l’indennità va restituita.
Da questa fattispecie è escluso il caso del rapporto di lavoro frutto dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.