Come vedere le cartelle esattoriali di un defunto?
Come conoscere i debiti fiscali del defunto: la richiesta di visione delle cartelle di pagamento ancora insolute.
Prima di accettare un’eredità bisognerebbe sempre avere cura di conoscere la situazione debitoria del defunto. Difatti, l’erede subentra in tutti i debiti del de cuius, in proporzione alla propria quota. Né gli è consentito dalla legge di tornare indietro: l’accettazione dell’eredità è infatti irrevocabile.
Ora, se si escludono le pendenze con banche e finanziarie, l’indebitamento più frequente è di solito quello nei confronti del fisco. Ma come vedere le cartelle esattoriali di un defunto? Come fare a stabilire se la persona deceduta aveva delle cartelle non ancora pagate? La soluzione è molto facile e la illustreremo qui di seguito.
Indice
Come fare a sapere se il defunto aveva cartelle non pagate?
Ogni soggetto “chiamato all’eredità” (ossia colui che, per testamento o, in mancanza di testamento, per legge può diventare erede) ha il diritto di conoscere la situazione debitoria del defunto e quindi anche di vedere le cartelle esattoriali da questi non pagate. Solo così, infatti, può compiere una scelta consapevole in merito all’accettazione o alla rinuncia all’eredità.
La Pubblica Amministrazione – così come qualsiasi altro soggetto privato – non può negare ai “potenziali eredi” la conoscenza di tali informazioni.
A tal fine bisogna presentare una semplice istanza, allegando:
- copia di un documento d’identità;
- l’estratto di morte;
- l’autocertificazione in cui il richiedente dichiara di essere “chiamato all’eredità” del contribuente.
L’istanza va inviata all’Agente per la Riscossione esattoriale che:
- per le somme dovute allo Stato è Agenzia Entrate Riscossione;
- per le somme dovute agli Enti locali è, il più delle volte, una società privata con cui l’ente stesso ha stretto apposita convenzione (a tal fine è possibile conoscerne gli estremi rivolgendosi al Comune, alla Provincia o alla Regione del luogo di residenza del defunto).
Agenzia Entrate Riscossione ha messo a disposizione un apposito modulo (modello RD1), scaricabile dal sito stesso dell’Esattore o che puoi trovare anche cliccando su questo link.
Per quanto riguarda le società private di cui si valgono gli enti locali, bisognerà verificare sul sito delle stesse se è prevista apposita modulistica. In caso contrario, l’erede potrà redigere una richiesta specificando i propri estremi e quelli del contribuente deceduto. Si tratta di una normalissima istanza di accesso agli atti amministrativi che la Pubblica Amministrazione o qualsiasi altro soggetto svolgente un pubblico servizio (come appunto gli Esattori) deve riscontrare entro 30 giorni.
Come presentare l’istanza di visione delle cartelle del defunto?
L’istanza può essere presentata alternativamente:
- direttamente allo sportello;
- per PEC all’indirizzo dell’Esattore;
- con raccomandata a/r;
- con il servizio “invia e-mail” accessibile dal sito di Agenzia Entrate Riscossione.
Cosa succede dopo la richiesta?
Dopo la presentazione della richiesta, l’Esattore esibisce all’erede il cosiddetto estratto di ruolo, ossia un documento in cui sono indicate tutte le cartelle già notificate al contribuente deceduto e da questi non ancora pagate. Bisogna fare molta attenzione però: in tale estratto potrebbero esservi dei debiti da non pagare, come diremo a breve.
Cosa fare se risultano cartelle non pagate?
Se il contribuente si accorge che ci sono cartelle non pagate dal defunto deve innanzitutto verificare se queste si sono nel frattempo prescritte: nel qual caso non dovrà fare nulla. Le stesse, infatti, hanno perso efficacia e non vanno pagate. Semmai l’Esattore dovesse procedere con un pignoramento o con l’invio di ulteriori solleciti, gli eredi potranno impugnare questi ultimi atti dinanzi al giudice in quanto illegittimi.
Diversamente, è possibile chiedere una rateazione del debito.
Gli eredi devono sapere che le obbligazioni del defunto vengono ripartite, tra di loro, secondo le rispettive quote di eredità. Fanno eccezione le cartelle relative a imposte sui redditi (Irpef, Ires, Irap), per le quali sussiste la responsabilità solidale di ciascun erede per l’intero importo.
Come non pagare le cartelle del defunto
Ultima ma non meno importante verifica che l’erede deve fare è accertarsi che tra le cartelle non vi siano importi dovuti a titolo di:
- sanzioni amministrative;
- sanzioni tributarie;
- multe stradali;
- sanzioni penali.
Tali debiti infatti non si trasferiscono mai agli eredi e, pertanto, non vanno pagati neanche da chi accetta l’eredità. Sicché, è sempre possibile chiederne lo sgravio.