Nuova leva obbligatoria: ecco il testo di legge e come funziona

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La proposta di Salvini e della Lega di ripristinare il servizio militare: tutti i dettagli.

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Ecco i dettagli del nuovo disegno di legge presentato alla Camera dalla Lega, per volontà di Salvini, che vuole reintrodurre la leva obbligatoria. Addentriamoci in quello che potremmo definire l’“effetto guerra”: un ritorno non solo a una economia di guerra ma una società che invece di rafforzare l’istruzione e agevolare le possibilità occupazionali, preferisce che i giovani sappiano imbracciare un fucile per diventare eventualmente carne da macello.

Che forma avrà la nuova legge sulla leva obbligatoria?

Partiamo subito con l’aspetto formale. Si tratta di una proposta di “legge ordinaria formale”, di quelle che passano regolarmente una sola volta dalle due Camere del Parlamento per poi diventare appunto legge dello Stato.

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Questo perché il servizio militare non era stato abrogato ma solo sospeso. Difatti per la sua abrogazione sarebbe servita una riforma della Costituzione che, all’articolo 52, stabilisce che la difesa della patria è dovere, anzi “sacro dovere” dei cittadini. Da notare la parola “sacro” che, in uno Stato laico, suona un po’ eccessiva e anacronistica. I padri costituenti l’hanno voluta usare per enfatizzare l’obbligo, ma ciò non cambia la sua natura: resta sempre un dovere giuridico e non morale.

Quanto tempo durerà il nuovo servizio militare?

La nuova legge istituisce il servizio di leva solo per 6 mesi, che dovrà essere fatto in Italia. Quindi, tranquilli: nessuno verrà spedito al fronte a combattere.

Dove si farà il servizio militare?

Il servizio militare verrà svolto nella propria Regione di residenza o domicilio, con priorità alla propria provincia, salvo espressa richiesta del cittadino ad essere impiegato in altri ambiti territoriali nazionali.

Chi sarà soggetto al servizio militare obbligatorio?

Chi sarà soggetto alla leva? I

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ragazzi e – novità – anche le ragazze dai 18 ai 26 anni. E chi si trova in questa forbice di età all’entrata in vigore della legge? Dovrà fare il servizio militare? Per rispondere bisognerà leggere il testo definitivo della legge, ma è verosimile che essa si applicherà a tutti, anche a coloro che già hanno compiuto 18 anni quando sarà emanata la legge e non solo a quelli che li dovranno ancora compiere.

Cosa succede agli studenti?

E se stai studiando all’università? Lo Stato aspetterà che ti laurei per poi chiamarti dal giorno dopo. E chi lavora? Dovrà lasciare l’occupazione ma manterrà il diritto alla conservazione del posto fino al suo rientro.

Si può essere obiettori di coscienza?

Per gli obiettori di coscienza ci sarà il servizio civile, sempre per sei mesi.

I partecipanti al servizio civile si occuperanno della tutela del patrimonio culturale e naturale, di soccorso pubblico e Protezione civile.

Cosa rischia chi si sottrae alla leva senza fare l’obiezione di coscienza?

Chi si sottrae alla leva e al servizio civile sarà punito penalmente. Lo dice l’articolo 14 della legge 230 del 1998: si commette reato e si è puniti con la reclusione da sei mesi a due anni.

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Nuova leva obbligatoria: si farà davvero?

C’è una maggioranza sufficiente? Alcuni alleati di governo sono molto scettici: è una manovra di facciata. Non ci sono i soldi per ripristinare le vecchie caserme. Lo stesso ministro della Difesa Guido Crosetto, sottolineando che “le forze armate hanno bisogno di professionalità, non è un luogo dove insegnare o educare i giovani. Una leva universale non è in discussione. Altra cosa se si parla di servizio civile.

E poi ai politici fa più comodo spendere i soldi in bonus che portano voti che non in un servizio militare che invece li toglierebbe. Però è anche vero che alcuni Stati europei stanno ripristinando la leva dopo l’invasione dell’Ucraina. La Danimarca ad esempio. E anche in Germania si sta valutando lo stesso. La Francia ha poi alzato i limiti di età per i riservisti.

La domanda piuttosto è: ce n’era davvero bisogno in un’epoca in cui i giovani faticano a formarsi e a immettersi nel mercato del lavoro? Secondo la Lega è una grande forma di educazione civica. In verità, a mio avviso, l’educazione civica è tutta un’altra cosa e basterebbe insegnarla seriamente nelle scuole, magari con corsi di diritto. E poi diciamoci la verità: l’amore per la patria non si insegna con le marce forzate. Anzi, in molte caserme le persone escono peggiori di prima.

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