Nuovo codice della strada 2024: quando entra in vigore?

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Approvata la Riforma del Codice della Strada: la legge è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale , con nuove norme su guida in stato di ebbrezza, uso di droghe, distrazioni al volante e sospensione della patente.

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Il Codice della Strada è stato nuovamente riformato. La legge n. 177 del 25 novembre 2024, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, introduce importanti modifiche per contrastare l’incidentalità stradale e migliorare la sicurezza. Le nuove norme entreranno in vigore il 14 dicembre 2024.

La riforma si è resa necessaria a causa degli elevati livelli di incidentalità, spesso causati da distrazione, mancato rispetto della precedenza, eccesso di velocità e guida sotto l’effetto di alcol o droghe.

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Quindi dal 14.12.2024 entrano in vigore i nuovi limiti e le sanzioni più aspre per chi viola il codice della strada.

Principali novità della riforma:

  • Guida in stato di ebbrezza: inasprimento delle sanzioni e introduzione dell’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del veicolo se il conducente ha un tasso alcolemico superiore al limite consentito.
  • Guida sotto l’effetto di droghe: il reato scatta a prescindere dallo stato di alterazione psicofisica, semplificando l’accertamento e rafforzando la prevenzione.
  • Omicidio stradale e lesioni stradali: modifiche agli articoli 589-bis e 590-bis del Codice Penale, con pene più severe per chi causa incidenti mortali o con lesioni gravi guidando in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe.
  • Sospensione breve della patente: introduzione della sospensione breve della patente per una serie di infrazioni gravi, come la guida contromano, in base al punteggio residuo sulla patente.
  • Uso di smartphone e dispositivi alla guida: inasprimento delle sanzioni e prolungamento del periodo di sospensione della patente per chi usa il cellulare o altri dispositivi alla guida.

La riforma completa è prevista nel giro di un anno (in teoria)

Tra le novità del Codice della strada, si è parlato molto delle nuove normative e veramente poco dei

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criteri di delega che costituiranno le direttive cui il Governo dovrà attenersi nel redigere la nuova normativa in materia di circolazione stradale. Sono i classici decreti attuativi e le leggi di attuazione, la cui emanazione potrebbe richiedere diversi mesi.

La delega è contenuta nell’articolo 35 della legge di modifica e contiene un novero di criteri decisamente lungo.

Il Governo dovrà innanzitutto prevedere la revisione delle norme di comportamento, del sistema sanzionatorio, dei ricorsi, della notificazione e pagamento dei verbali senza le spese di notificazione: innumerevoli interventi, spesso non coordinati, hanno dato origine a norme oscure, a procedimenti non lineari, e di sovente è intervenuta la magistratura con sentenze di revisione.

Tutto questo, stando ai criteri di delega, si dovrebbe concretamente in una revisione delle norme, per esempio, sulla sosta dei veicoli fino quelle alla tutela dell’utenza debole, alla circolazione delle biciclette, alla semplificazione delle procedure e al miglioramento della fluidità della circolazione (principio che può essere riempito di tantissimi contenuti, anche contrastanti tra loro),

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Le aggiunte del Parlamento

Non bisogna sottacere il fatto che un numero piuttosto nutrito di emendamenti proposti durante l’esame del progetto di legge, sono stati trasformati in raccomandazioni che impegnano il Governo ad apportare una serie di correttivi in sede di emanazione dei decreti legislativi.

Sono richieste molto variegate, d’interesse più o meno generale. Solo per fare qualche esempio, si possono citare:

  • la non punibilità dei casi in cui un conducente utilizzi la cannabis per prescrizione terapeutica;
  • la richiesta di eliminare ogni limite anagrafico previsto per l’ottenimento della patente D, permettendo ai lavoratori del settore (conducenti di bus) di proseguire nel servizio su base volontaria anche oltre i 68 anni;
  • la richiesta di valutare la possibilità di inserire il modello scooter Vespa della Piaggio fra i veicoli di interesse nazionale, anche prevedendo la sua esclusione dalle eventuali limitazioni alla circolazione per emissioni di inquinanti atmosferici;
  • la revisione organica della disciplina sui limiti di velocità.

Il termine per l’adozione dei decreti legislativi che dovranno adattare il Codice della strada alle nuove direttive, è di

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12 mesi dall’entrata in vigore della nuova legge: obiettivo davvero arduo, anche in considerazione della complessità sempre maggiore che la normativa ha assunto negli ultimi due decenni.

Frammentazione, regole particolari e particolariste, esigenze specifiche non ricondotte a regole generali, carenza di modelli di ampio respiro, hanno determinato una situazione normativa estremamente complessa dove anche gli esperti fanno fatica a ritrovarsi, senza parlare degli utenti, molte volte smarriti e con conoscenze approssimative o addirittura errate.

Sospensione della patente

Il nuovo Codice prevede la sospensione della patente da 7 a 15 giorni per chi commette infrazioni come:

  • superamento dei limiti di velocità (tra i 10 e i 40 km/h);
  • passaggio con il semaforo rosso;
  • inversione di marcia vietata;
  • sorpasso vietato o a destra;
  • mancata precedenza;
  • mancato rispetto dell’alt di un agente;
  • mancato rispetto della distanza di sicurezza;
  • circolazione contromano;
  • infrazioni in autostrada;
  • mancato o irregolare uso del casco;
  • mancato o irregolare uso dei sistemi di ritenuta per bambini e dei dispositivi anti abbandono;
  • uso del cellulare alla guida.

Revoca della patente

In caso di infrazioni gravi e ripetute, la patente potrà essere revocata definitivamente. Inoltre, se si causa un incidente, i giorni di sospensione raddoppiano.

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Ad esempio, un conducente con meno di 20 punti sulla patente, sorpreso a utilizzare il cellulare durante la guida, potrebbe subire una doppia sospensione: una breve (da 7 a 15 giorni) e una ordinaria (in base alla gravità dell’infrazione).

Patente sospesa per chi usa il cellulare alla guida

Il Codice della strada prevede multe più salate e controlli più severi per chi guida usando il cellulare:

  • ritiro della patente per una settimana se il conducente ha tra 10 e 20 punti, al di sotto di questa soglia è prevista la sospensione della patente di 15 giorni;
  • multa da 250 a 1.697 euro e sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi (oggi si va da 165 a 660 euro) per la prima infrazione;
  • multa da 350 a 2.588 euro, sospensione della patente da 1 a 3 mesi e decurtazione da 8 a 10 punti in caso di recidiva.

Nuovi limiti per neopatentati

Per i primi tre anni, i neopatentati potranno condurre autoveicoli con una potenza fino a 75 kW/t e autovetture fino a 105 kW, rispetto agli attuali limiti di 55 kW/t per gli autoveicoli e 70kw/h per autovetture. È sempre prevista la confisca del veicolo quando la circolazione contromano causa un incidente con morti o lesioni personali gravi o gravissime.

Test salivari

Il disegno di legge, per il resto, prevede pene più severe per chi guida sotto effetto di droga o alcol e introduce l’obbligo di casco, targa e assicurazione per i monopattini, oltre alla tolleranza zero per chi abbandona animali per strada.

Con il nuovo Codice, se il test salivare risulta positivo, scatta automaticamente il reato di guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, anche senza la necessità di dimostrare l’alterazione del conducente, come richiesto in precedenza.

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