Carabinieri e poliziotti possono usare body cam?
Forze dell’ordine e uso dei filmati per tutelarsi: cosa prevede la legge sulla privacy?
Ad oggi in Italia non esiste ancora una normativa che regolamenti l’utilizzo di dispositivi di registrazione video da parte delle forze dell’ordine. Tutto quindi è rimesso all’iniziativa individuale dei singoli agenti, che dovranno tuttavia rispettare le regole sulla privacy che ogni cittadino deve osservare. A riguardo, quindi, ci si chiede se carabinieri e poliziotti possono usare body cam. Sul punto è intervenuto il Garante della Privacy per fornire alcuni importanti chiarimenti.
In linea generale, la tutela dei dati personali trova un limite laddove sussistano finalità di polizia e di sicurezza pubblica
Nella newsletter del 10.09.2021, il Garante Privacy ha avuto modo di specificare che l’uso delle body cam da parte delle forze dell’ordine – e in particolare dei Carabinieri – è possibile solo per documentare:
- situazioni di concreto e reale pericolo;
- situazioni di turbamento dell’ordine pubblico;
- commissione di reati.
In ogni caso, le body cam non possono contenere dispostivi che consentano il “riconoscimento facciale” (facial recognition).
Le videocamere indossabili dai reparti mobili non possono quindi rimanere sempre “accese”: dovranno essere invece attivate solo ricorrendo almeno una delle tre ipotesi sopra elencate.
È dunque illecita:
- la registrazione continua di immagini;
- la registrazione di episodi non critici o che non costituiscono reato.
Il Garante ha specificato che i dati raccolti potranno includere solo immagini, audio, data, ora e coordinate GPS delle registrazioni. Questi dati dovranno essere trattati in conformità con le normative vigenti sulla protezione dei dati personali. Ogni registrazione sarà salvata unicamente nella memoria interna della camera e solo il responsabile del contingente o della squadra avrà accesso a queste, mediante una password custodita in una busta sigillata.
Una volta che i dati vengono scaricati, saranno automaticamente cancellati dalla memoria della body cam e trasferiti ai server centrali della Polizia di stato o dei Carabinieri, dove saranno conservati per un periodo massimo di sei mesi. Del resto l’utilizzo delle body cam durante le manifestazioni pubbliche aumenta significativamente la possibilità di raccogliere dati che potrebbero rivelare le opinioni politiche, sindacali, religiose o l’orientamento sessuale dei partecipanti.