Il cane deve avere la museruola nell’area riservata del parco?
Un cane diffidente e aggressivo anche in area cani deve sempre indossare guinzaglio e museruola.
La Cassazione, con la sentenza n. 9620/2025, ha risposto a un interessante quesito: nell’area riservata del parco il cane deve avere la museruola? La questione non è così scontata: è chiaro infatti che chi lascia libero il proprio animale nell’area cani lo fa proprio per farlo sfogare, giocare e correre liberamente. Mettergli costrizioni come guinzagli o museruole vanificherebbe questo obiettivo. Ma cosa succede se il cane morde un altro cane o aggredisce il relativo padrone?
Secondo la Cassazione, l’area cani del parco non è un “porto franco” dove le responsabilità dei loro accompagnatori si azzerano. Questo significa che le norme di legge (sia quelle civili, sia quelle penali) operano anche in questi appositi spazi destinati ai quadrupedi.
Indice
La vicenda
Un Pitbull libero, un cagnolino aggredito, un proprietario ferito: la cronaca di un incidente che ha portato la Suprema Corte a ridefinire i confini della responsabilità. Non più solo guinzaglio, ma anche museruola, se il cane mostra un’indole “diffidente”, un termine che, da oggi, pesa come un macigno sulle spalle dei padroni.
La Cassazione ha confermato così la condanna penale nei confronti della proprietaria di Pitbull che, lasciando il cane libero in un’area cani, aveva causato l’aggressione di un altro cane e del suo proprietario. La sentenza stabilisce che la responsabilità del proprietario non si limita alla semplice presenza del cane, ma include anche la valutazione del suo temperamento e l’adozione di misure preventive adeguate. La Cassazione non criminalizza le razze, ma alza la soglia dell’attenzione, ricordando a tutti che la sicurezza, anche nel regno del gioco, non è un optional.
Quali sono gli obblighi del proprietario?
Il proprietario è tenuto a conoscere il carattere del proprio cane e a valutare il rischio di comportamenti aggressivi. In caso di cane diffidente o aggressivo, è obbligatorio l’uso di guinzaglio e museruola, anche all’interno delle aree cani.
L’accompagnatore deve vigilare attentamente sul comportamento del proprio cane e intervenire tempestivamente in caso di necessità.
Anche nell’area cani del parco opera l’articolo 672 del codice penale che stabilisce testualmente: «Chiunque lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti, o ne affida la custodia a persona inesperta, è punito con la sanzione amministrativa da euro 25 a euro 258». Tale norma sanziona a livello amministrativo l‘incauta custodia di animali e sottolinea il generale dovere di diligenza e prudenza che l’ordinamento pone in capo a chiunque abbia il dominio di un animale dotato di capacità lesiva, sancendo l‘assunzione di una posizione di garanzia rispetto alla possibilità del verificarsi di eventi dannosi.
Immagina di avere un Pastore Tedesco che, pur essendo generalmente docile, si mostra diffidente verso i cani di piccola taglia. Anche se ti trovi nell’area cani, è prudente tenerlo al guinzaglio e, in caso di avvicinamento di altri cani, valutare l’opportunità di mettere la museruola.
Pensa a un pitbull che ha avuto in precedenza episodi di aggressività, anche se lievi. In questo caso è necessario usare la museruola, a prescindere dal fatto che ci si trovi in un’area cani o meno, in quanto la Cassazione ha stabilito che per determinate razze serve un “onere di custodia e vigilanza accentuato”.
L’ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013, prorogata con ordinanza del 25 giugno 2018, stabilisce che il proprietario di un cane è sempre responsabile del controllo e della conduzione dell’animale e deve utilizzare il guinzaglio e portare con sé una museruola da applicare in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali.
La museruola è obbligatoria per tutti i cani con indole aggressiva, indipendentemente dalla taglia.
Se ti stai chiedendo «posso lasciare il mio cane libero nell’area cani se è sempre stato docile?» sappi che dovrai valutare il contesto e il comportamento degli altri cani presenti.
Quali sono le responsabilità del proprietario del cane?
La violazione degli obblighi di custodia può comportare sanzioni amministrative, civili e penali, tra cui:
- la sanzione amministrativa per omessa custodia che va da 25 a 258 euro;
- la responsabilità civile e quindi l’obbligo di risarcimento dei danni causati a persone o animali;
- la condanna penale per lesioni colpose o altri reati.
Da un punto di vista civilistico, la responsabilità del proprietario di un cane che, senza museruola in un parco, aggredisce persone o altri cani è disciplinata dall‘articolo 2052 del Codice Civile, che prevede:
«Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito».
Tale norma prevede una responsabilità di tipo oggettivo, fondata non sulla colpa del proprietario, ma sul semplice rapporto di fatto con l’animale. Ciò significa che il proprietario risponde dei danni causati dal proprio cane indipendentemente da qualsiasi suo comportamento negligente o colposo
Per liberarsi dalla responsabilità, il proprietario deve provare il caso fortuito, ossia l’intervento di un fattore esterno imprevedibile, inevitabile e straordinario che ha causato il danno. Si può trattare di un comportamento imprudente e imprevedibile della vittima o di un terzo che sia stato l’unica o la prevalente causa del danno.
Ecco alcuni esempi tratti da sentenze:
- quando il danneggiato interagisce in modo sconsiderato con l’animale, come nel caso in cui una persona tenti di togliere il cibo dalla bocca di un cane di grossa taglia, provocando una reazione istintiva e aggressiva dell’animale. In questo caso, la condotta imprudente del danneggiato può assorbire l’intero nesso causale, escludendo la responsabilità del proprietario del cane;
- quando il danneggiato si espone volontariamente al rischio, come nel caso in cui una persona ignori gli avvertimenti di non interagire con un cane noto per essere aggressivo. Se il comportamento del danneggiato è tale da inserirsi nel rapporto causale con forza determinante, può essere considerato un caso fortuito che esclude la responsabilità del proprietario;
- Se una persona entra in una proprietà privata e interagisce con un cane senza il consenso del proprietario, e il cane reagisce in modo aggressivo, il comportamento del terzo può essere considerato un fattore esterno che interrompe il nesso causale tra il proprietario e l’evento dannoso.
Chi è responsabile del cane?
La responsabilità non è necessariamente del proprietario ma di colui che ha il cane in custodia, ossia di chi lo porta a spasso in quel preciso momento. Sarà quest’ultimo a dover risarcire i danni alla vittima e a rispondere penalmente delle eventuali lesioni procurate a terzi.