Dirigente, quadro, funzionario: quali sono le differenze?
Guida semplice alle differenze tra dirigenti, quadri e funzionari nel mondo del lavoro. Ruoli, responsabilità, autonomia e poteri decisionali spiegati con esempi pratici.
Nel complesso universo del mondo del lavoro, sia che si operi nel settore pubblico sia in quello privato, ci imbattiamo di frequente in qualifiche professionali come “dirigente”, “quadro” o “funzionario”. Questi termini, pur essendo di uso comune, non sempre risultano chiari nel loro significato e nelle distinzioni che comportano per quanto attiene al ruolo e alle responsabilità. Comprendere appieno le caratteristiche di tali figure è fondamentale non solo per chi si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro o per chi aspira a una crescita professionale all’interno di un’organizzazione, ma anche per le aziende e gli enti stessi, al fine di definire in modo corretto ed efficiente i propri organigrammi, le linee gerarchiche e l’attribuzione delle responsabilità. Ma esattamente
Indice
Chi è e cosa fa un “dirigente” in azienda?
I dirigenti rappresentano le figure apicali all’interno della struttura di un’azienda o di un ente. Possiamo immaginarli come i “comandanti” o i “timonieri” dell’organizzazione. La loro caratteristica principale è un
Le responsabilità fondamentali di un dirigente includono:
- la promozione, il coordinamento e la gestione degli obiettivi generali dell’impresa o di una sua branca significativa;
- la presa di decisioni strategiche che hanno un impatto rilevante sull’intera organizzazione o su una sua parte fondamentale (Tribunale di Roma, Sentenza n. 3547 del 24 marzo 2024; Tribunale Di Roma, Sentenza n. 9560 del 1 ottobre 2024);
- la definizione e l’attuazione delle strategie aziendali a medio e lungo termine;
- spesso, il potere di rappresentare l’azienda nei confronti di soggetti esterni, come altre imprese, istituzioni pubbliche o organizzazioni di settore (come indicato in alcuni CCNL, ad esempio quello per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia o quello per i settori metalmeccanico e odontotecnico).
In sostanza, il dirigente è colui che, grazie alla sua autonomia e al suo potere, imprime una direzione all’azienda e ne è responsabile del buon andamento complessivo.
Pensiamo all’Amministratore Delegato (CEO) di una grande società per azioni: è lui che, d’intesa con il consiglio di amministrazione, definisce le strategie di crescita, decide importanti investimenti, approva i piani industriali e risponde dei risultati economici globali.
Un altro esempio potrebbe essere il Direttore Generale di un’azienda ospedaliera pubblica, che ha la responsabilità complessiva del funzionamento dell’ospedale, della gestione del personale e del raggiungimento degli obiettivi sanitari ed economici. Anche il direttore di una divisione molto grande e autonoma all’interno di una multinazionale (es. Direttore Marketing Globale) rientra tipicamente in questa categoria.
Qual è il ruolo del “quadro” nell’organizzazione del lavoro?
I quadri si collocano in una posizione intermedia all’interno della gerarchia aziendale, situandosi tra la dirigenza e il restante personale (impiegati e operai). Si tratta di lavoratori che, pur non avendo il potere decisionale e la responsabilità strategica tipici dei dirigenti, svolgono
Le caratteristiche distintive dei quadri sono:
- un elevato contenuto professionale delle loro mansioni, che richiedono competenze specialistiche e una significativa esperienza;
- un certo grado di autonomia operativa nella gestione delle attività e dei progetti loro affidati, sebbene sempre nell’ambito delle direttive generali impartite dalla dirigenza (Tribunale di Roma, Sentenza n. 3547 del 24 marzo 2024; Tribunale Ordinario Tivoli, sez. LA, sentenza n. 733/2017; Tribunale Di Livorno, Sentenza n. 167 del 19 marzo 2025);
- la responsabilità funzionale per specifiche aree di attività, reparti, uffici o progetti all’interno dell’azienda (Tribunale di Caltanissetta, Sentenza n. 519 del 6 dicembre 2024; Tribunale Ordinario Rovigo, sez. LA, sentenza n. 49/2016);
- molto spesso, il coordinamento del lavoro di altri dipendenti (impiegati o operai) che operano all’interno del loro settore di competenza (come previsto da diversi CCNL, ad esempio quello per i servizi di pulizia o quello per i Dirigenti, Quadri, Impiegati e Operai del Terziario Avanzato).
I quadri, quindi, traducono le strategie decise dai dirigenti in azioni operative concrete, gestendo risorse e processi per il raggiungimento di obiettivi specifici.
Ad esempio, il Responsabile dell’Ufficio Acquisti di un’azienda manifatturiera è tipicamente un quadro: ha autonomia nel selezionare i fornitori e negoziare le condizioni di acquisto delle materie prime, seguendo però le linee guida e il budget stabiliti dal Direttore di Produzione (che è un dirigente). Altri esempi includono il Capo Reparto in una fabbrica, che organizza il lavoro della sua squadra di operai per rispettare i piani di produzione, o il Responsabile Commerciale di Area, che coordina un gruppo di venditori e risponde al Direttore Commerciale (dirigente).
Cosa si intende per “funzionario” e quali compiti svolge?
Il termine “funzionario” identifica generalmente quei dipendenti che svolgono compiti di natura amministrativa o tecnica di particolare rilievo, spesso caratterizzati da un alto grado di specializzazione in un determinato campo. Questa qualifica è molto diffusa nel settore pubblico, dove i funzionari sono personale con specifiche responsabilità nella gestione di procedimenti amministrativi, nell’applicazione di normative o nella fornitura di servizi tecnici. Tuttavia, la figura del funzionario con compiti specialistici si ritrova anche nel settore privato, specialmente in aziende di medie e grandi dimensioni.
Le caratteristiche principali dei funzionari sono:
il possesso di competenze tecniche o amministrative specifiche e approfondite, spesso acquisite attraverso percorsi formativi dedicati (come indicato, ad esempio, nell’Ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per il personale dipendente da imprese di assicurazione);
una responsabilità di tipo prevalentemente esecutivo: i funzionari eseguono compiti importanti e complessi per l’operatività dell’ente o dell’azienda, ma solitamente con un’autonomia decisionale più limitata rispetto ai quadri e, a maggior ragione, ai dirigenti. Essi applicano procedure, normative o metodologie definite a livelli superiori (Corte Cost., sentenza n. 164 del 29 luglio 2020);
la funzione di supporto operativo e tecnico ai livelli gerarchici superiori (quadri e dirigenti), fornendo analisi, elaborando dati, gestendo pratiche o processi specifici.
Si pensi, ad esempio, a un funzionario amministrativo presso un Comune che si occupa dell’istruttoria delle pratiche per il rilascio delle concessioni edilizie: questi svolge un compito specialistico e di responsabilità, applicando normative complesse, ma le decisioni finali di rilascio o diniego spettano solitamente a figure dirigenziali o a organi politici.
Nel settore privato, un analista finanziario senior in una banca, che elabora report complessi per la direzione, o un Tecnico Specializzato in un laboratorio di controllo qualità che esegue test e redige relazioni tecniche, possono essere considerati figure assimilabili a quelle di funzionari con elevata specializzazione.
Come distinguere facilmente un dirigente da un quadro o un funzionario?
Per orientarsi meglio, possiamo riassumere le differenze principali tra queste tre figure professionali sulla base di tre criteri chiave: autonomia e potere decisionale, tipo di responsabilità e ruolo nell’organizzazione:
- autonomia e potere decisionale:
- dirigenti: hanno il massimo livello di autonomia. Sono loro che definiscono le strategie e prendono le decisioni di più alto impatto per l’intera organizzazione o per sue parti fondamentali;
- quadri: godono di una significativa autonomia operativa all’interno del loro specifico settore di competenza e nell’ambito delle direttive strategiche ricevute dai dirigenti. Gestiscono l’applicazione delle strategie e prendono decisioni tattiche;
- funzionari: hanno un’autonomia decisionale più limitata, generalmente focalizzata sull’esecuzione corretta e competente dei compiti specifici e sull’applicazione di procedure e normative definite;
- tipo di responsabilità:
- dirigenti: hanno una responsabilità di tipo strategico, che si misura sui risultati complessivi dell’azienda o di una sua ampia divisione (es. profitto, quote di mercato, sviluppo a lungo termine);
- quadri: hanno una responsabilità di tipo funzionale e operativo, legata alla gestione efficace ed efficiente di specifiche aree, progetti o team, e al raggiungimento di obiettivi settoriali;
- funzionari: hanno una responsabilità sull’esecuzione corretta, tempestiva e competente dei compiti tecnici o amministrativi loro affidati, e sulla conformità del loro operato a norme e procedure;
- ruolo nell’organizzazione:
- dirigenti: sono i leader che forniscono la visione, guidano l’intera organizzazione o sue parti fondamentali, e ne determinano le sorti;
- quadri: sono i manager intermedi che fungono da cerniera tra la dirigenza e la base operativa. Coordinano le risorse (umane, materiali, finanziarie), implementano le strategie decise dall’alto e assicurano il raggiungimento degli obiettivi operativi;
- funzionari: sono gli specialisti o gli esecutori qualificati che, grazie alle loro competenze specifiche, assicurano lo svolgimento di attività essenziali e forniscono un supporto tecnico o amministrativo indispensabile per il funzionamento dell’organizzazione.