Dipendenti pubblici al lavoro fino a 70 anni: la misura che fa discutere
La provincia autonoma di Bolzano consente agli ex dipendenti di rientrare in servizio su base volontaria. Una soluzione da estendere a tutta l’Italia?
Nella Provincia di Bolzano i dipendenti pubblici potranno continuare il lavoro anche dopo il raggiungimento della pensione, in forma volontaria, fino a un massimo di 70 anni. La decisione è stata da poco adottata dalla giunta provinciale con l’obiettivo di contrastare la carenza di personale all’interno dell’amministrazione e di preservare competenze maturate in decenni di servizio.
L’iniziativa, già operativa in via sperimentale, prevede che gli ex dipendenti interessati possano rientrare in servizio su base volontaria. Secondo l’amministrazione provinciale, le prime adesioni sono già arrivate, segno che la misura potrebbe trovare un certo riscontro tra chi, pur avendo maturato i requisiti per il ritiro, desidera ancora contribuire all’attività della pubblica amministrazione.
Indice
I numeri e le esigenze di personale
Dati ufficiali indicano che, nei prossimi mesi, circa 407 dipendenti pubblici della Provincia andranno in pensione, di cui 44 con oltre quarant’anni di servizio.
Una perdita significativa in termini di esperienza e conoscenze, che ha spinto le istituzioni a cercare soluzioni per evitare vuoti di organico.
Tuttavia, non mancano perplessità. Alcuni rappresentanti sindacali ritengono che, pur essendo positivo valorizzare l’esperienza dei lavoratori anziani, non si debba rinunciare a politiche di assunzione rivolte alle nuove generazioni.
L’apporto di personale giovane, infatti, garantirebbe non solo un ricambio generazionale, ma anche nuove competenze e approcci innovativi al lavoro pubblico.
Giovani, stipendi e attrattività del settore pubblico
Uno dei nodi principali rimane la scarsa attrattività delle posizioni offerte nella pubblica amministrazione locale.
In alcune aree della provincia, trovare candidati giovani disposti a lavorare negli uffici pubblici è difficile, e il problema sarebbe legato principalmente ai livelli retributivi.
Il problema, però, non è solo della provincia di Bolzano ma dell’intero territorio nazionale.
Secondo diverse voci sindacali, gli stipendi attuali non sarebbero sufficienti a coprire il costo della vita – soprattutto in Regioni come il Trentino Alto Adige, rendendo meno competitiva l’offerta lavorativa rispetto al settore privato.
Senza un adeguamento delle retribuzioni, avvertono gli esperti, sarà difficile attirare nuove leve e garantire un ricambio generazionale adeguato.
Una soluzione temporanea?
La possibilità di estendere il servizio fino ai 70 anni viene vista da alcuni come una misura utile nell’immediato per evitare carenze di personale, ma non come una soluzione definitiva.
Rischierebbe, infatti, di rinviare il problema della scarsità di giovani nelle amministrazioni senza affrontarne le cause strutturali, come la questione salariale e l’attrattività complessiva del settore pubblico.
In sintesi, la proposta rappresenta un tentativo di mantenere in servizio competenze preziose, ma apre un dibattito più ampio sulla previdenza, sul futuro occupazionale dei giovani e sulla sostenibilità del modello di gestione del personale nella pubblica amministrazione.
Tabella riepilogativa
Data di avvio | Durata massima | Requisiti | Obiettivo | Criticità |
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1° gennaio 2025 | Fino a 70 anni | Ex dipendenti pubblici in pensione, su base volontaria | Evitare carenze di personale e mantenere competenze | Scarso ricambio generazionale, stipendi poco attrattivi |