Cassazione d'agosto, le sentenze che pesano: da TikTok al lavoro

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La giustizia non si ferma a Ferragosto. Dalle Sezioni Unite sulla proprietà alla diffamazione su TikTok, le sentenze, con i loro estremi, che segnano l’attualità.

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Mentre l’Italia era in pausa estiva, le aule della Corte di Cassazione hanno continuato a lavorare, depositando una serie di sentenze di grande impatto. Dalle questioni di proprietà immobiliare affrontate dalle Sezioni Unite alla diffamazione sui social network, passando per i diritti dei lavoratori e il diritto penale, le decisioni di Ferragosto tracciano un quadro preciso dell’evoluzione della giurisprudenza su temi di stretta attualità.

Quali sono le decisioni più importanti su casa e proprietà?

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Sezioni Unite civili hanno emesso una pronuncia di portata storica in materia di proprietà immobiliare (sentenza n. 23093). Hanno stabilito che la rinuncia alla proprietà di un immobile da parte del titolare è un atto valido in sé, che non necessita di accettazione da parte di altri e non può essere sindacato dal giudice sulla base di un presunto “fine egoistico”.

Sempre in ambito familiare, è stato precisato che, in presenza di figli maggiorenni con grave handicap, il giudice deve valutare il legame concreto del figlio con la casa familiare prima di deciderne l’assegnazione (sentenza n. 23443), senza considerare future e ipotetiche sistemazioni alternative. In materia edilizia, la Cassazione penale ha ribadito che la prescrizione del reato di lottizzazione abusiva non impedisce la confisca del bene (sentenza n. 29432).

Cosa è cambiato per il mondo del lavoro e della previdenza?

Diverse pronunce hanno inciso su delicati equilibri nel rapporto di lavoro e nel sistema previdenziale. È stato escluso il licenziamento del lavoratore che, durante un permesso per la legge 104, si reca al mare con il figlio, se l’azienda non prova che l’assistenza al familiare non sia stata comunque prestata in altri orari della giornata (sentenza n. 23185).

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È stato invece confermato legittimo il licenziamento per giusta causa del dipendente risultato positivo all’alcoltest a inizio turno (sentenza n. 23367), rafforzando la linea della tolleranza zero. Per quanto riguarda la previdenza forense, è stato stabilito che la pensione di vecchiaia degli avvocati va calcolata sui redditi effettivamente rivalutati, anche se il coefficiente applicato è stato inferiore a quello dovuto (sentenza n. 23312).

Come si adatta la giustizia penale ai nuovi tempi?

Il diritto penale si confronta con le sfide della società digitale e con vicende di grande eco mediatica. Un’offesa pubblicata tramite un video su TikTok è stata qualificata come diffamazione aggravata (sentenza n. 29458), poiché il social non permette alla vittima un contraddittorio immediato e ad armi pari.

È stata dichiarata inammissibile l’istanza di revisione della condanna di un ex alto dirigente di polizia per i fatti della caserma Diaz al G8 di Genova (sentenza n. 29418). Sul fronte delle pene, è stato stabilito che la conversione di una pena pecuniaria non può diventare un privilegio per i ricchi (sentenza n. 29463). Infine, è stata confermata l’aggravante dell’odio razziale per un’aggressione verbale e fisica (sentenza n. 29528) ed è stato negato l’affidamento terapeutico a un condannato dell’inchiesta “Mondo di Mezzo” per la sua pericolosità sociale (sentenza n. 29513).

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Quali novità in materia di immigrazione e fisco?

Le decisioni estive hanno toccato anche i settori dell’immigrazione e del diritto tributario. È stata confermata l’espulsione di un imam per istigazione all’odio razziale e religioso (sentenza n. 23232), ritenendo l’allarme sociale prevalente sul suo diritto alla vita familiare. Sono stati inoltre chiariti i diritti per il coniuge di un cittadino italiano che ha esercitato la mobilità europea (sentenza n. 23034).

In ambito fiscale, la Cassazione ha ritenuto legittima la riforma tributaria nel suo nuovo sistema sanzionatorio (sentenza n. 23149). Ha inoltre sanato la mancata prova della spedizione di un atto se l’avviso di ricevimento riporta il timbro postale che attesta la notifica nei termini (sentenza n. 22921) e ha escluso il beneficio fiscale per le spese di costruzione di immobili pertinenziali realizzate dopo il 2009 (sentenza n. 23296).

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