Rc auto, stretta sui risarcimenti: 90 giorni o si perde il diritto

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Un emendamento al ddl concorrenza propone di ridurre da 2 anni a 90 giorni il tempo per chiedere il risarcimento Rc auto. Previste anche altre norme anti-frode.

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Una proposta di legge potrebbe presto cambiare radicalmente le regole per ottenere un risarcimento dopo un incidente stradale. Attualmente, chi subisce un danno ha due anni di tempo per presentare la richiesta alla propria compagnia di assicurazione, ma un nuovo emendamento punta a ridurre questo termine a soli 90 giorni.

Questa modifica, se approvata, rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione nel settore dell’Rc auto, imponendo ai danneggiati di agire con estrema rapidità per non perdere il diritto al rimborso.

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La proposta: da due anni a 90 giorni

La proposta di modifica è contenuta in due emendamenti identici al disegno di legge per la concorrenza, presentati da Damiani (Forza Italia) e Ancorotti (Fratelli d’Italia). L’intervento andrebbe a modificare l’articolo 2947 del codice civile, che regola la prescrizione del diritto al risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli.

Se l’emendamento dovesse passare, il tempo a disposizione per chiedere il risarcimento si ridurrebbe drasticamente, passando dagli attuali due anni a novanta giorni. Superato questo termine, il diritto decadrebbe, lasciando il danneggiato senza possibilità di rivalsa.

Il contesto legislativo

Questi emendamenti fanno parte di un pacchetto di circa 450 proposte di modifica depositate in commissione Industria al Senato, che verranno messe al voto nelle prossime settimane. L’obiettivo dichiarato di queste misure è quello di contrastare le frodi nel settore dell’Rc auto, un fenomeno che incide pesantemente sui costi delle polizze per tutti gli automobilisti.

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Tuttavia, prima di diventare legge, le proposte dovranno ottenere il parere favorevole dei ministeri competenti, ovvero il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e il Ministero dell’Economia.

Altre misure anti-frode

Oltre alla riduzione dei tempi per la richiesta di risarcimento, il pacchetto di emendamenti include altre importanti novità volte a prevenire le truffe assicurative.

Obbligo di identificare i testimoni

Una delle proposte mira a estendere l’obbligo di identificare e indicare eventuali testimoni presenti sul luogo dell’incidente anche ai casi di danni alla persona. Attualmente, questo obbligo è previsto principalmente per i danni materiali. Secondo l’emendamento, i nominativi dei testimoni dovrebbero essere forniti già nella denuncia di sinistro o nel primo atto formale inviato alla compagnia assicurativa.

Accertamenti sulle riparazioni

Un’ulteriore modifica introdurrebbe la possibilità per le compagnie di assicurazione di effettuare accertamenti sui veicoli fatti riparare presso le carrozzerie scelte liberamente dal danneggiato. Questa misura consentirebbe alle assicurazioni di verificare la congruità dei danni e dei costi di riparazione, evitando preventivi gonfiati.

In sintesi, le prossime settimane saranno decisive per il futuro dell’Rc auto in Italia. Se queste proposte venissero approvate, gli automobilisti dovrebbero abituarsi a nuove regole molto più stringenti, con tempi ridotti per le richieste di risarcimento e maggiori controlli per prevenire le frodi.

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